La fama tiene gli epitaffi a giacere; non va né inanzi né
indietro, perché son morti, e el loro operare è fermo.
Mille rimedi invan l’anima tenta:
poi ch’i’ fu’ preso alla prestina strada,
di ritornare endarno s’argomenta.
Il mare e ’l monte e ’l foco colla spada:
in mezzo a questi tutti insieme vivo.5
Al monte non mi lascia chi m’ha privo
dell’intelletto e tolto la ragione.
I’ fu’, già son molt’anni, mille volte
ferito e morto, non che vinto e stanco
da te, mie colpa; e or col capo bianco
riprenderò le tuo promesse stolte?
Quante volte ha’ legate e quante sciolte5
le triste membra, e sì spronato il fianco,
c’appena posso ritornar meco, anco
bagnando il petto con lacrime molte!
Di te mi dolgo, Amor, con teco parlo,
sciolto da’ tuo lusinghi: a che bisogna10
prender l’arco crudel, tirare a voto?
Al legno incenerato sega o tarlo,
o dietro a un correndo, è gran vergogna
c’ha perso e ferma ogni destrezza e moto.
Michelangelo : rime
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