32 Symbols Found in Caves All Over Europe – Radio3 Scienza Dacci un segno ; Herzog !Mozart!

Le caverne hanno un certo non so che.. un’apertura ombrosa in una scogliera calcarea che invita ad avvicinarsi. Attraversando l’ingresso, tra luci e ombre si entra in un mondo sotterraneo. Uno spazio fatto di perpetua oscurità, di profumo di terra, di quieto silenzio.

0:33 Molto tempo fa, in Europa, anche le popolazioni primitive entrarono in questi mondi sotterranei. Per lasciare un segno di sé incisero e dipinsero misteriosi disegni, come questo pannello di figure umane, triangoli e linee a Ojo Guareña in Spagna. Adesso passiamo per gli stessi luoghi di questi antichi artisti. E in questo surreale posto ultraterreno, si riesce quasi a immaginare il rumore attutito di stivali di pelle sul terreno morbido, o il bagliore di una torcia oltre la prossima curva.

1:08 Quando sono in una grotta mi chiedo spesso che cosa abbia spinto queste persone così in profondità, ad affrontare stretti passaggi pericolosi per lasciare la propria impronta. Questo video è stato girato mezzo chilometro, o un terzo di miglio, sottoterra, nella caverna di Cudon, in Spagna. Trovammo sul soffitto una serie di dipinti rossi in una sezione ancora inesplorata della caverna. Andavamo avanti strisciando come dei soldati, il soffitto sempre più basso. Alla fine arrivammo a un punto dove il soffitto era così basso che mio marito, e fotografo del progetto, Dylan non riusciva più a metterlo a fuoco con la reflex. Perciò mentre mi filmava, io continuavo a seguire la traccia di pittura rossa con una torcia e una macchina fotografica compatta che usiamo in queste situazioni. Mezzo chilometro sottoterra.

1:59 Davvero… Cosa facevano lì sotto con una torcia o un lume di pietra?

2:03 (Risate)

2:05 Ha senso che ci vada io, no?

2:07 Sapete, questa è la domanda a cui cerco di rispondere con le mie ricerche. Studio alcune delle forme d’arte più antiche al mondo. Create da questi primi artisti in Europa, tra i 10.000 e i 40.000 anni fa. E il fatto è che non le sto studiando solo perché sono belle, anche se alcune lo sono davvero. Ciò che mi interessa è lo sviluppo della mente moderna, dell’evoluzione della creatività, dell’immaginazione, del pensiero astratto, di ciò che significa essere umani. Tutte le specie comunicano, in un modo o nell’altro. Solo noi umani ci siamo spinti più in là. Il desiderio e l’abilità di condividere e collaborare ha contribuito molto al successo della nostra storia. Il mondo moderno si basa su una rete di scambio di informazioni globale, resa possibile, in gran parte, dalla nostra abilità nel comunicare — in particolare, usando forme di comunicazione scritte e grafiche. Ma il fatto è che abbiamo continuato le conquiste intellettuali di quelli che ci hanno preceduto per tanto di quel tempo, che è facile dimenticare che certe abilità esistevano già. È una delle cose che trovo più affascinanti nello studio del a storia primitiva. Questi individui non potevano stare sulle spalle di nessun gigante. Erano loro le prime spalle. E mentre un numero sorprendente di invenzioni importanti ebbero origine in quest’epoca lontana, oggi voglio parlarvi dell’invenzione della comunicazione grafica.

3:41 Ci sono tre tipi principali di comunicazione: verbale, gestuale, come il linguaggio dei segni, e grafica. La verbale e la gestuale sono effimere di natura. Per inviare e ricevere un messaggio si richiede un contatto ravvicinato. E non appena il messaggio è stato trasmesso, è finito, per sempre. Al contrario, la comunicazione grafica scompone questa relazione. Con la sua invenzione fu possibile, per la prima volta, trasmettere e conservare un messaggio oltre un singolo momento dato nello spazio e nel tempo.

4:15 L’Europa è stato uno dei primi luoghi dove abbiamo iniziato a notare dei disegni ricorrenti in caverne, su pareti rocciose e anche in pochi siti esterni sopravvissuti. Ma non era l’Europa che conosciamo oggi. Era un mondo dominato da imponenti strati di ghiaccio alti tre o quattro chilometri, tra pianure erbose battute dal vento e tundra ghiacciata. L’Era Glaciale.

4:39 Nel secolo scorso, sono stati scoperti più di 350 siti d’arte dell’Era Glaciale in tutto il continente, tutti decorati con animali, figure astratte e a volte anche umane, come queste figure incise nella Grotta dell’Addaura in Sicilia. Ci offrono una rara dimostrazione del mondo creativo e dell’immaginazione di questi artisti primordiali.

5:00 Da quando sono stati ritrovati, la maggior parte degli studi si è concentrata sugli animali, come i cavalli neri di Cullavera, in Spagna, o l’insolito bisonte viola di La Pasiega. Ma nel mio caso sono state le forme astratte, i segni geometrici, che mi hanno ispirato a studiare quest’arte. La cosa strana è che, nella maggior parte dei siti, i segni geometrici superano di molto il numero delle figure animali e umane. Ma quando iniziai, nel 2007, non esisteva nemmeno una lista definitiva di quante forme ci fossero, e nemmeno la certezza del fatto che si ripetessero o meno nello spazio e nel tempo. Ancor prima di iniziare a pormi queste domande, il primo passo fu creare un database con tutti i segni geometrici provenienti da tutti questi siti d’arte. Il problema era che mentre alcuni siti erano ben documentati, di solito quelli con dei begli animali, molti altri erano descritti in modo vago, non venivano descritti in dettaglio. Alcuni non erano stati visitati da cinquant’anni, o più. Diressi il mio lavoro su questi ultimi.

6:10 Per due anni io e il mio fedele marito Dylan trascorremmo più di 300 ore sottoterra, camminando, strisciando e dimenandoci in 52 siti in Francia, Spagna, Portogallo e Sicilia. E ne è decisamente valsa la pena. Trovammo dei nuovi segni geometrici nel 75% dei luoghi che visitammo. Era questa l’accuratezza di cui avrei avuto bisogno se volevo iniziare a rispondere a domande più ampie.

6:39 E allora parliamo di queste risposte. Tranne una manciata di eccezioni, ci sono solo 32 segni geometrici. Solo 32 segni in tutto il continente europeo, nell’arco di 30.000 anni. È davvero poco. Se fossero scarabocchi o decorazioni casuali, ci si aspetterebbe di vedere molte più variazioni; invece, si scopre che i segni si ripetono identici nello spazio e nel tempo. Alcuni si diffusero molto, prima di perdere popolarità e sparire, mentre altri furono inventati più tardi. Ma il 65% di quei segni vennero utilizzati lungo tutto quell’arco di tempo: linee, rettangoli, triangoli, ovali e cerchi. Come questo, della fine dell’Era Glaciale, proveniente da un sito nei Pirenei risalente a 10.000 anni fa. Mentre alcuni segni sono diffusi per migliaia di chilometri, altri hanno un’area di distribuzione molto più ristretta: alcuni si trovano in un unico territorio, come questi rettangoli divisi nell’immagine, che si trovano solo nel Nord della Spagna, e che alcuni studiosi hanno ipotizzato siano distintivi di famiglie o clan.

7:48 Inoltre, sorprendentemente, questo tipo di arte primitiva si somiglia moltissimo, sia in Francia che in Spagna, che in Indonesia e in Australia. Avendo scoperto che molti di questi segni appaiono in posti così remoti, specie nell’intervallo tra i 30.000 e i 40.000 anni, inizia ad apparire estremamente probabile che quest’invenzione risalga in realtà allo stesso punto d’origine in Africa. Ma temo che questo sia un argomento per il prossimo talk .

8:16 Tornando a noi, non c’è alcun dubbio che questi segni volessero dire qualcosa per chi li ideò, come questo bassorilievo vecchio di 25.000 anni proveniente da La Roque de Venasque, in Francia. Per noi non hanno significato, ma di certo ne avevano per le persone di quell’epoca. La ripetizione degli stessi segni per così tanto tempo, e in così tanti siti, ci dice che gli artisti stavano facendo delle scelte consapevoli. Se parliamo di forme geometriche con significati specifici, culturalmente riconosciuti e concordati, allora potremmo essere di fronte a uno dei più antichi sistemi di comunicazione grafica al mondo.

8:56 Non si tratta ancora di scrittura. Non ci sono ancora abbastanza caratteri per rappresentare tutte le parole della lingua parlata, requisito indispensabile per un sistema di scrittura completo. I segni non appaiono con sufficiente regolarità da far pensare che fossero una specie di alfabeto. Ciò che abbiamo sono questi interessanti avvenimenti unici, come questo pannello da “La Pasiega” in Spagna, chiamato “L’iscrizione”, che presenta segni simmetrici a sinistra, una probabile rappresentazione di un paio di mani al centro, e una specie di parentesi sulla destra.

9:28 I più antichi sistemi di comunicazione grafica al mondo, il cuneiforme sumero, i geroglifici egizi, la prima grafia cinese, emersero tutti tra i 4.000 e i 5.000 anni fa e ognuno di loro ebbe origine da protosistemi precedenti, fatti di segni per contare e rappresentazioni pittografiche, dove il significato e l’immagine coincidevano. Perciò l’immagine di un uccello rappresentava l’animale stesso. Solo in seguito si nota che questi pittogrammi diventano più stilizzati, fino a diventare quasi irriconoscibili, e che vengono inventati anche altri simboli per rappresentare tutte le parole mancanti in una lingua, come pronomi, avverbi, aggettivi.

10:09 Alla luce di tutto ciò, pare altamente improbabile che i segni geometrici dell’Era Glaciale siano dei segni di scrittura astratti. Ciò che sembra più probabile, invece, è che questi artisti primitivi facessero questi segni per contare, come questa serie di linee proveniente da Riparo di Za Minica, in Sicilia, oltre a delle rappresentazioni stilizzate di oggetti del mondo circostante. Questi segni rappresentano armi o abitazioni? Oppure oggetti celesti, come costellazioni? O magari fiumi, montagne, alberi, paesaggi, come questo penniforme nero, circondato da strani segni simili a campane, proveniente dal sito di El Castillo, in Spagna. La parola “penniforme” significa “a forma di piuma”, in latino, ma questa potrebbe essere anche la raffigurazione di una pianta o di un albero. Alcuni ricercatori hanno iniziato a porsi queste domande, riguardo certi segni provenienti da siti specifici. Ma io ritengo sia giunto il momento di ripensare l’intera categoria. Ovviamente in tutto ciò il paradosso è che dopo aver classificato con attenzione tutti questi segni in una sola categoria ho la sensazione che il prossimo passo sarà distruggerla completamente, man mano che tipologie di immagini diverse vengono identificate e isolate.

11:23 Intendiamoci, la successiva creazione di sistemi di scrittura completi è stata un’impresa notevole di per sé. Ma è importante ricordare che questi primi sistemi di scrittura non vennero fuori dal nulla. E che anche 5.000 anni fa gli uomini facevano affidamento su qualcosa di molto più antico, le cui origini risalivano a decine di migliaia di anni prima, a quei segni geometrici dell’Europa dell’Era Glaciale e oltre, fino al momdnto in cui, nelle profondità della nostra storia comune, a qualcuno per la prima volta venne in mente di tracciare un segno grafico, cambiando così per sempre la natura della comunicazione.

11:58 Grazie.

11:59 (Applausi)

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