Almeno 95 i morti nell’attentato contro la manifestazione pacifista

Ankara, 11 ott. (askanews) – All’indomani della carneficina contro il corteo pacifista di Ankara, migliaia di persone hanno risposto all’appello di sindacati, forze di sinistra e filo curde e si sono riunite nuovamente nella capitale turca per rendere omaggio alle 95 vittime, uccise da due kamikaze, e per puntare il dito contro il governo islamico conservatore del presidente Recep Tayyip Erodogan, al grido di “Erdogan assassino” e “governo dimettiti”. Secondo l’ultimo bilancio diffuso dall’ufficio del premier, le vittime della strage di ieri sono state 95, 246 persone sono rimaste ferite, 48 delle quali in terapia intensiva. Secondo fonti del partito filocurdo Hdp, invece, il bilancio è di 128 vittime. Il leader dell’Hdp, Selahattin Demirtas, ha denunciato un “delitto mafioso di stato” e una “mentalità da serial killer”. Il governo respinge tutte le accuse e il ministro degli Interni Selami Altinok ha escluso qualsiasi volontà di dimissioni. Cls-Plg