19 aprile 1943 inizia la Rivolta del ghetto di Varsavia

La rivolta del ghetto di Varsavia, o rivolta di Varsavia del 1943 (in yiddish Varshever geto oyfshtand, in polacco Powstanie w getcie warszawskim, in tedesco Aufstand im Warschauer Ghetto), fu l’insurrezione, avvenuta dal 19 aprile al 16 maggio 1943, compiuta dalla popolazione ebraica reclusa nel ghetto di Varsavia, avverso le autorità tedesche occupanti la capitale polacca durante la seconda guerra mondiale[5].

DER MYTUS MEMORIA E RIVOLTA DEL GHETTO DI VARSAVIA

Pubblicato il 19 aprile 2013 da admin

DER MYTUS MEMORIA E RIVOLTA DEL GHETTO DI VARSAVIA

La memoria che conta quella che non è un rituale istituzionale, ma che resta un monito e un esempio nella Storia è LA RIVOLTA DEL GHETTO DI VARSAVIA.

Non credo che si possa parlare della Rivolta della ghetto di Varsavia senza alcuni cenni ad Alfred Rosenberg, anzi penso che sia doveroso di questo tempi di troppa confusione, dove si arriva a mettere la parola “annientamento” fra virgolette. Ebbene si l’annientamento ed una politica di annientamento vi è stata e non bisogna NEGARLO perchè non si ripeta.

Troppe cose si danno per scontate e invece troppe cose non sono conosciute.

Fuori dai rituali, parliamo della teoria di Rosenberg, contro ogni rituale.

Purtroppo per troppo tempo gli esseri umani, sottoposti al dominio del potere si sono riconosciuti in entità razziali che poi trovano sbocco nelle identità nazionali, con Clauss e Rosenberg, però, avviene una svolta epocale, finalizzata agli interessi espansionistici del Terzo Reich.

Si è vero si trovano in Der Mytus i paradigmi esteriori della razza pura, Ariana.: gli occhi azzurri, i capelli biondi, dichiarazioni favorevoli alla eugenetica contro ogni miscuglio di razze, ma la base, la base teorica di Rosenberg è “la verità organica” e quando la si studia a fondo si vede che non è una questione biologica ma bensì è una verità religiosa, una verità religiosa che si fa Stato, infatti il suo interesse è rivolto alle espressioni culturali di questa razza superiore, superiore proprio per questa cultura che in finale è di origine divina: gli uomini sono divisi in chi ha le prerogative della vera e giusta e pura arte, politica, filosofia e morale, a gli altro solo le stigmate del rifiuto.

Questi esseri superiori per dono divino, hanno il diritto di raggiungere la propria meta e di imporla a tutto il mondo: tutte le espressioni umane dice Rosenberg”sono al servizio della verità organica, cioè al servizio del carattere nazionale legato alla razza”.Secondo questa teoria l’uomo deve sentire, pensare ed agire in modo conforme alla propria razza. Infatti per ribadire la supremazia razziale Rosenberg fa riferimento non tanto ai dati esteriori biologici, ma a tutto lo scibile: dalla Storia, alla etnologia, alla archeologia, alla scienza delle religioni, alla filologia…….dimostrando come le influenze straniere frenino, contamino, distorcano, impediscano lo sviluppo di questa razza superiore “il sapere ultimo di una razza si trova incluso nel suo primo mito religioso”, vulgata mal tradotta delle teorie di Nietzsche.

Questa la base teorica su cui poi si modella la politica del partito nazista “combattere lo spirito ebraico-marxista dentro e fuori di noi” che attraverso il cristianesimo aveva contaminato i tedeschi razzialmente puri “la nostra anima è stata contaminata dall’ebraismo”, attraverso i marxisti, TIRATORI DELLE FILA del complotto giudaico massonico contro il popolo tedesco e il suo Reich.

RISTABILIAMO LA VERITA’ STORICA

CONTRO OGNI REVISIONISMO PIÙ O MENO BENE MASCHERATO..

Nel contempo prendiamo coscienza come alla base delle ideologie legate alla razza e alle identità nazionali c’è sempre una concezione religiosa, di origine divina.

Contro le Religioni, le Nazioni, gli Stati sempre!

«Oggi si ridesta però una nuova fede: il mito del sangue, la credenza di difendere soprattutto col sangue l’essenza divina dell’uomo. La fede incarnata colla più chiara consapevolezza che il sangue nordico rappresenta quel mistero che ha sostituito e superato i vecchi sacramenti» .

Non sto qui “negando” che oltre ebrei e comunisti l’olocausto ha visto altre etnie altre categorie dagli zingari, ai rom a chi aveva comportamenti ritenuti devianti sul piano sessuale, con queste premesse di purezza divina era scontato che la contaminazione della pura razza riguardasse anche loro, sto ribadendo quello che oggi si tende a NEGARE per un malinteso senso di condivisone della causa palestinese.

Sento che questo è mio dovere come comunista .

Del resto le teorie il potere le fa a misura delle necessità storiche, politiche economiche dei suoi fini, c’erano le rivolte del proletariato da contrastare, c’erano i popoli del’est da sottomettere, c’erano mercati da conquistare, c’era mano d’opera da asservire; alcune costanti presenti sempre altre particolari del periodo storico:il Capitale trova sempre dei couturierès per le teorie da ammannire al popolo bue, che ci stanno a fare gli intellettuali? almeno certi, i più.

La Germania aveva conquistato L’Europa, doveva suddividere le conquiste in quattro Commissariati del Reich per annetterli al Grande Reich, Rosenberg viene nominato capo del Ministero per i territori orientali occupati; suo compito è quello di programmare lo sfruttamento di quei territori e quindi bonificarli da comunisti, ebrei alleati dei comunisti, lavativi, zingari e “tarati” non produttivi.

Questo preambolo era necessario per parlare di quella che per me è la vera memoria, quella che come rivoluzionari va rivendicata: ricordare non solo i lager ma anche la rivolta del Ghetto di Varsavia non solo in date fisse.

Si le memorie delle vergogne del potere vanno ricordate, ma ricordato va sopratutto il riscatto, la rivolta.

Resta il dato storco inconfutabile che la pianificazione dello sterminio degli Ebrei

trovò la sua codificazione in una serie di leggi progressive a partire dal 1933

ricordiamole in questi tempi di pacchetti sicurezza!

7 aprile 1933 – Legge per il rinnovo dell’Amministrazione Pubblica.

14 luglio 1933 – Legge per la protezione dei caratteri ereditari.

15 settembre 1935 – Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco.

15 settembre 1935 – Legge sulla cittadinanza tedesca (leggi di Norimberga).

14 novembre 1935 – Primo Decreto supplementare alla legge sulla cittadinanza tedesca.

17 agosto 1938 – Secondo Decreto di attuazione della legge sui nomi

5 ottobre 1938 – Legge sul passaporto degli Ebrei

12 novembre 1938 – Ordinanza per l’esclusione degli Ebrei dall’economia tedesca.

21 settembre 1939 – Istruzioni di Reinhard Heydrich ai Comandanti degli Eisatzgruppen sulle operazioni di polizia riguardanti gli Ebrei residenti nella Polonia occupata.

1º settembre 1941 – Decreto di polizia relativo all’ identificazione degli Ebrei

20 gennaio 1942 – Verbale della Conferenza di Wannsee.

16 marzo 1942 – Lettera di W. Stuckart ai partecipanti della Conferenza di Wannsee sulla “Soluzione Finale” della questione Ebraica.

18 settembre 1942 – Decreto per il razionamento alimentare per gli Ebrei.

Fermiamoci a pensare come da cose che sembrano apparentemente, banalmente amministrative, burocratiche si nutre la protervia e lo sconcio del potere: un anno dopo l’occupazione della Polonia il 16 ottobre 1940, il governo di Berlino emana un decreto in base al quale forzatamente tutti gli Ebrei residenti fuori dal ghetto sono obbligati ad abitare nel ghetto di Varsavia, d’altro canto tutti GLI ARIANI residenti nel ghetto debbono traslocare a loro volta.in zone “pulite”; pensiamoci quando vediamo sgombrare i campi Rom, quando vediamo che si danno fuoco alle baracche, quando si fanno ordinanze di certo tenore in nome della sicurezza, del lindore, degli stupri, pensiamoci e non neghiamo la verità storica se realmente siamo contro certe cose, se non è tutto un gioco, un gioco solo.

Quello che all’apparenza pare un scambio di alloggio è la programmazione dello sterminio.

La Polonia dall’inizio del 1940 era diventata come una grande Lampedusa dove i nazisti deportarono oltre tremilioni di Ebrei in ghetti sovraffollati, il più grande di tutti era quello di Varsavia.

Dal dicembre del 1942, in collaborazione con ariani esterni al ghetto cominciò l’approvvigionamento delle armi: solo 10 pistole all’inizio,Molotov,bombe a mano, dicono che ci fosse solo un mitra, un mitra solo; si fanno trincee, con uscite di sicurezza, trincee sotterranee e trincee mansarde collegate per le vie di fuga.

Il 18 gennaio del 1943 ebbe luogo il primo episodio di insurrezione armata, quando Himmler ordina la deportazione di 24.00O ebrei; fu ostacolata armi in pugno.

A marzo erano ancora nel ghetto a resistere a lottare.

Nella notte tra il 18 e il 19 aprile comincia l’insurrezione;

messi le donne e i bambini al sicuro nelle trincee attesero i nazisti, entrarono i nazisti e il fuoco delle armi li accolse dalle mansarde.Per quasi un mese dovettero bombardare il ghetto di Varsavia, il 13 maggio i nazisti piegarono la rivolta di Varsavia.

Contro i Miti e le mistificazioni la Memoria sia la rivolta del Ghetto di Varsavia.

vittoria

L’avamposto degli Incompatibili

www.controappunto.org

DER MYTUS MEMORIA E RIVOLTA DEL GHETTO DI .

18 gennaio 1943: gli ebrei si difendono | controappuntoblog .

Sonderkommando : È SCOMPARSO SHLOMO VENEZIA 01/10/2012

http://www.controappuntoblog.org/2012/10/01/sonderkommando-e-scomparso-shlomo-venezia-01102012/

Se Auschwitz è nulla : Contro il negazionismo- Robert Faurisson, portrait d’un négationniste, de Valérie Igounet e alcuni video

http://www.controappuntoblog.org/2013/01/25/se-auschwitz-e-nulla-contro-il-negazionismo-robert-faurisson-portrait-d%E2%80%99un-negationniste-de-valerie-igounet-e-alcuni-video/

25 aprile, a Milano pro Palestina insultano gruppo ex deportati e …

La rivolta del ghetto di Varsavia – Rai Storia

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