Ferito dopo gli insulti razzisti a Mbaye Moundiaye: «Difendevo un compagno»

Ferito dopo gli insulti razzisti: «Difendevo un compagno»

Torino, capitano di terza categoria in ospedale dopo una rissa all’interno di un parcheggio

lunedì 13 marzo 2017

TORINO – Picchiato e mandato all’ospedale per avere difeso dagli insulti razzisti un compagno di squadra di colore. Spiegano così alcuni calciatori di una squadra di calcio di Terza Categoria del Torinese, il Villaretto, l’aggressione al loro capitano, malmenato al parcheggio del campo di gioco, alla periferia di Torino, dove è scoppiata una rissa dopo la partita. Il movente e l’accusa vengono però respinti da un dirigente della squadra avversaria, la Mappanese: «Sembra – scrive su Facebook – che la squadra della Mappanese abbia fatto un agguato a un giocatore del Villaretto, ma non è così. Siamo stati attaccati da alcuni giocatori della squadra avversaria solo perché dicono che abbiamo offeso un giocatore di colore, quando questo per tutta la partita ha menato come un fabbro ed è stato espulso per una gomitata in faccia a un nostro giocatore». Il capitano del Villaretto, 28 anni, colpito a calci e pugni, è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dov’è tutt’ora ricoverato. Ha riportato una frattura nella parte orbitale superiore, all’altezza del sopracciglio, ed è stato operato per la rimozione di una scheggia che rischiava di ledere l’occhio. Ora dovrà affrontare un intervento maxillofacciale. La rissa è stata sedata dagli agenti di polizia arrivati sul posto

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del 13 marzo 2017 alle 22:28

In una settimana ricca di polemiche per il calcio italiano, la Terza Categoria ha assistito a una delle pagine più buie dello sport dilettantistico. E’ accaduto in Atletico Villaretto-Mappanese, match valido per il girone A di Torino terminato 3-4. Gianluca Cigna (foto de La Stampa), giocatore della squadra di casa, ha subito una vera e propria aggressione fuori dall’impianto sportivo. Il motivo dell’agguato? Cigna era “reo” di aver difeso un proprio compagno, preso di mira da orribili insulti razzisti. “Hanno iniziato a prendere di mira il nostro giocatore, Mbaye Moundiaye”, racconta il tecnico dell’Atletico Villaretto, Alessandro Padalino, a I Am Calcio Torino: “Gianluca Cigna, che è il capitano, ha preso le sue difese. L’arbitro ha fatto finta di non vedere. Al termine i carabinieri hanno preso i dati del nostro presidente e dell’arbitro e sembrava tutto finito lì. Invece fuori dall’impianto un giocatore con i genitori ha atteso Gianluca e gli ha tirato un pugno, buttandolo a terra. Mi sono subito fiondato per soccorrerlo. Il giocatore è scappato mentre il padre è rimasto lì”.

HA RISCHIATO L’OCCHIO – Ricoverato d’urgenza al San Giovanni Bosco, il ragazzo ha riportato lo sfondamento del cranio: è fuori pericolo, ma ha dovuto subire una nuova operazione per rimuovere dei frammenti ossei che hanno toccato i nervi, rischiando di privarlo di un occhio

http://www.ilbianconero.com/a/terza-categoria-difendeva-un-compagno-da-insulti-razzisti-picchi-64485

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