Lavagna, sedicenne suicida per 10 grammi di hashish: non era assicurato né rassicurato

Lavagna, sedicenne si getta dalla finestra di casa e muore durante una perquisizione

di STEFANO ORIGONE

Già subire una perquisa da adulti è tosta con tutto il vicinato in allarme (finché non ci fanno il callo) , ma tu, Stato ,fai perquisizioni a casa di un ragazzino quando si spaccia droga per piazze e vie alla luce del sole?.

Risultato : ragazzo morto, genitori non solo affranti ma con sensi di colpa, la mafia se la ride e lo Stato con lei.

13 febbraio 2017

Un mese senza calcio perché andava male a scuola. La guardia di finanza che perquisisce la sua camera alla ricerca di droga dopo che gli erano stati trovati in tasca una decina di grammi di hashish durante i controlli all’uscita dell’istituto scolastico di Lavagna che frequentava. Si è sentito perduto davanti alla mamma che piangeva e si sentiva colpevole di non aver fatto abbastanza quando ha iniziato a sospettare che il rendimento scolastico del figlio fosse calato per via della droga. Divise militari, l’auto con il lampeggiante acceso sottocasa. La gente che mormora in piazza. Il rischio di una segnalazione in prefettura come consumatore di sostanze stupefacedenti. Marchi indelebili per Carlo (il nome è di fantasia per tutelare il minore e la sua famiglia) che non ha retto il peso della vergogna e di aver tradito la fiducia dei genitori. Si è tolto la vita a 16 anni, lanciandosi dalla finestra della sua abitazione di Lavagna.

Tutto è iniziato in mattinata durante un controllo anti droga a scuola. Gli trovano una decina di grammi di hashish. Scatta il sequestro e i finanzieri avvisano i genitori per convocarli a casa poiché, come è previsto, deve essere eseguita una perquisizione. Il ragazzo rischiava solo una segnalazione al prefetto. In casa, la perquisizione dà esito negativo. I due finanzieri, secondo una prima ricostruzione, stavano parlando con i genitori  quando il ragazzo ha aperto la finestra e si è lanciato dal terzo piano. Era ancora vivo quando è stato soccorso. Viene chiamato l’elicottero per un trasporto urgente al San Martino. La Finanza carica in auto i genitori e si dirige al pronto soccorso. Ma quando l’ambulanza arriva all’appuntamento con l’elicottero il sedicenne è già morto.

“Se si poteva evitare la perquisizione? E’ d’obbligo in tutti i casi e ancora di più in caso di un minore, il nostro compito è tutelarlo”, interviene il tenente colonnello Emilio Fiora, comandante del Primo Gruppo della Guardia di Finanza da cui dipende la compagnia di Chiavari che ha eseguito i controlli nell’abitazione del giovane. Certo è che la morte del ragazzo, riapre il dibattito sulla legalizzazione dele drogre leggere. “. “Chi glielo spiega ora, ai genitori del sedicenne di Lavagna, cui erano stati sequestrati dieci grammi di hashish, che la normativa sulle sostanze stupefacenti mira a tutelare la salute e l’integrità fisica e psichica dei giovani? Legalizzare i derivati della cannabis”. Lo dichiara il senatore del Pd, Luigi Manconi.

http://genova.repubblica.it/cronaca/2017/02/13/news/lavagna_sedicenne_si_getta_dalla_finestra_di_casa_e_muore_durante_una_perquisizione-158221879/

Questa voce è stata pubblicata in carcere repressione e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.