Poeti e compagnia pdf di Joseph von Eichendorff – Dichter und ihre Gesellen Projekt Gutenberg

Poeti e compagnia

Poeti e compagnia – Jacques ei suoi quaderni

Dichter und ihre Gesellen von Joseph Freiherr … – Projekt Gutenberg

Walter alla fine giurò che non avrebbe fatto più neppure un passo, legò il cavallo e gli si

sedette accanto, brontolando. Anche Fortunat si sdraiò sul prato, mentre il suo compagno

teneva ogni sorta di discorsi sul quel romanticismo fuori luogo e sulla perdita di tempo.

Fortunat non replicò e, poiché la ramanzina sembrava non avere fine, si coprì il capo con il

mantello e si addormentò subito, esausto.

Quando si risvegliò, Walter si era nel frattempo addormentato per la rabbia. Si guardò lieto

intorno: la profonda solitudine, la regione sconosciuta, l’uomo addormentato e i cavalli

illuminati dalla luna; tutto era per lui così nuovo e meraviglioso. Girovagò tra gli alberi

cantando fra sé e sé:

Com’è bello sognando trascorrere

la notte nel bosco silente,

quando fra gli alberi scuri

riecheggia la favola antica.

I monti al chiaror della luna

si ergono come pensosi,

e tra le confuse rovine

fluiscon gemendo le fonti.

Poiché a riposar la bellezza

sui prati si reca, già stanca,

ricopre la tenera amata

la notte con ombre più fresche.

E’ questo il lamento perduto

nel placido incanto del bosco

ne cantano mille usignoli,

da sera al finir della notte.

Sorgono e calan le stelle –

quando verrai, lieve brezza

le ombre di nuovo a scacciare

da quella sognante bambina?

Già gli alberi accennano un moto,

l’allodola presto la sveglia –

io voglio sognando trascorrer

la notte nel bosco silente

Traduttore: Linda Biancotti

«Caro amico, […] vorrei che il Romanticismo non fosse stato mai inventato! Simili romantici innamorati, e certo la nobile dama lo è, così come la vecchia zia e l’amico giurista e la sua cameriera, giocano in una mattinata sola più brutti tiri di quanto uno scrittore riconosciuto possa riaggiustare nell’ultimo capitolo».

Nelle parole di Fortunat, uno dei giovani protagonisti del romanzo della maturità di Joseph von Eichendorff, che all’epoca della pubblicazione (1834) aveva quarantasei anni, l’autore sintetizza lucidamente l’obiettivo polemico di questo problematico – e pertanto frequentemente incompreso – bilancio dell’esperienza romantica da parte di uno dei suoi più appassionati interpreti.Con quest’opera, considerata «l’ultimo romanzo romantico» (De Angelis), Eichendorff ripercorre, da perfetto conoscitore, tutti i principali topoi del romanticismo (castelli diroccati, apparizioni misteriose, città di sogno, follia per amore…), inscrivendoli però in un romanzo programmaticamente antiframmentario, autocritico ma provocatoriamente concluso da un lieto fine.Erede del grande romanzo di formazione di Goethe e Tieck, Eichendorff sfida i contemporanei sublimando l’esperienza di Wilhelm Meister e di Franz Sternbald in un’allegoria della redenzione: la morte di Otto, vittima del sopravvento della fantasia sulla realtà, non impedisce al conte eremita Victor la formulazione di un’estrema saggezza.

http://www.anobii.com/books/Poeti_e_compagnia/9788876924613/017c9bc837b50e9a22


Vita di un perdigiorno. Aus dem Leben eines Taugenichts Projekt .

Lindes Rauschen in den Wipfeln Gutenberg , BRAHMS – Lied Op. 3 No. 6 , Songs, Vol 6—Ian Bostridge

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