qui Radi’Orest’&C : IN MORTE DI MARCO PANNELLA 1 /3

…qui Radi’Orest’&C..omp..lici 21 maggio 2016

IN MORTE DI MARCO PANNELLA /3

sempre, anche nel riso e nella gioia, CON UN PO’ DI MORTE NEL CUORE come, quale, perché…

…Sapevo benissimo che nel momento dei bilanci, delle iperopsie*, dei ‘trapassi’, il ‘grumo di vissuto’ ippercomplesso – sorta di ologramma di ologrammi, rifrazioni, ‘pieghe/plichi’ nel senso deleuziano, piani e contropiani, medagli’&rovesci|°°°| che Marco, Pannella, Giacinto detto ”Marco” incarnavaNO, il ‘venir meno’ dell’uomo ANCHE pervicacemente portatore ANCHE di idee-forza «nemiche» per ‘noi’, inteso nel enso più lato, quali il liberal-liberismo, vale a dire, per capirci, il nucleo centrale de «La ricchezza delle nazioni»* e tutto quanto a quell’ ”Eureka !” risolventesi (of course a modesto avviso del sottoscritto e non solo, offerto ovviamente a refutazione…) in mortiferazione pandemica generalizzata è afferente, fino all’attuale agonìa – con la « formazione economico-sociale capitalistica» ormai atroce ‘zombi’* –, assai probabilmente agonìa, per cominciare, della specie, «razza umana», Sapiens-sapiens [°°°] ; nonché (come ho avuto, io ”ragazzino” più giovane di quasi una generazione – comunque, di diciassett’anni –, non ho mai mancato di obiettargli) essendo lui, Marco, un ”nonviolento relativo” e autocontraddittorio, tra il grande coraggio a cominciare da quello fisico : nonviolento ”relativo”, ché non rifiutava per cominciare il ‘principio attivo’ stesso della «forza legale», il principio dello Stato-«mostro freddo» confiscatore d’intelligenza, capacità di autonomia comune, comunanza, tessitura di una trama di co-esistenza radicalmente differente, dello Stato come ‘a-nomizzatore/eteronomizzatore’ a viva forza incessante ; e denunciava e attaccava come illegittime ”giustizie ingiuste” e legalità ”realmente esistenti” ma ad esse opponendo una vagheggiata altra legalità [°°°], ‘res abscondita’ come tutti i ”veri cristianesimi, socialismi, democrazie, islamismi, ebraismi…”, col paradosso della vertigine di purezze originarie dunque di epurazioni fino a restare ultimi, soli, assurdi e se del caso epurare se stessi come il giudice istruttore di Durrenmatt finisce per incriminarSI…

Sapevo dell’uragano passionale che si sarebbe scatenato (è cominciato per esempio contro ‘my Brother’ Franco Piperno…).

Proprio per questo io accetto la prova, mi fermo qui e – nella forma, lo so, meno efficace che lo scritto – dovessi pare dieci ”pezzi difficili” su questo che è anche ‘spunto’, voglio arrivare, non già ad uno ‘show down’, né ad una ‘chiarificazione’ (che forse è impossibile e comunque non ne ho la pretesa), né ad una qualche ‘vittoria’ e sopravvento logomachico, né alla grande illusione che semmai ho avuto certo non ho più, di ‘convincere’, ma ad una sorta di ”ecce me”, ‘stavolta tagliato con l’accetta e senza scrupoli di creare o rafforzare malintesi, e soprattutto di mettere a disagio, deludere, disorientare ad/dolorare persone che sento come fratelli/sorelle – insomma, ami’compa’…, complici. Dello sprezzo di chi ‘ama comandare’ e – forse ancor peggio – giudicare e mandare, stigmatizzare, annientare (…) di costoro, specie se sono in alto, ‘sovra-stanti’, ma anche quando sono copie conformi, calchi microlitici, proliferazioni omologiche e mimetiche, seppur alla speculare rovescia, non ho proprio più tempo e respiro per curarmene [°°°]

Oggi, qui, intanto, ricordo solo, non tanto il MP di battaglie « societali » di cui post mortem tanti parlano a buon mercato, quanto del rapporto con galere e carcerati.

Qualcuno dei sicumèrici sdegnati vada a chiedere a persone dietro le sbarre, a cominciare dagli ergastolani della battaglia a oltranza contro l’ergastolo (Musumeci, e altri/e).

Ma tutto diventa crescentemente complesso, ora faccio stop e neanche rileggo. Alle prossime !

SaluD !, O comunque (e, spero bene, &C…)

Oreste Scalzone

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