Moscow’s INION Library Burns

Russia: brucia biblioteca storica dell’ accademia delle scienze. Milioni di libri distrutti.

Questa è una delle  grandi biblioteche  al  mondo.  Materiali unici vi  sono raccolti  e il suo lavoro scientifico è organizzato in modo che ogni istituto scientifico russo usa questa libreria.” Per noi, tutto questo assomiglia Chernobyl. “

 Non è una grande perdita non  solo  per il mondo accademico russo; è una tragedia per le scienze sociali internazionali. Inion è una delle migliori librerie della Russia. Per chi non ha familiarità con la sua importanza accademica, la biblioteca di Inion è stata fondata nel 1918 e ospita oltre 14 milioni di libri, testi rari in antiche lingue slave, documenti della Società delle Nazioni, UNESCO, le Nazioni Unite, l’Organizzazione internazionale del lavoro, e le relazioni dei legislatori degli Stati Uniti, l’Inghilterra, l’Italia e  altri  paesi dal 1789.

Moscow’s INION Library Burns

I learned this morning from my Facebook feed that the Academic Institute of Scientific Information on Social Sciences (INION) caught on fire destroying the third floor and causing the roof to cave in. There are conflicting reports on whether any of INION’s library perished in the flames. Vladimir Fortov, the president of the Russian Academy of Sciences, told Kommersant that 15 percent of the materials in INION were damaged. However, the institute’s director Yuri Pivovarov told TASS that “The depositories were not harmed—the building was damaged and the employees of the institute have nowhere to work.” He credited the 147 firefighters who fought the blaze for saving the books. “These guys (the firefighters) did everything they could to save the books. What remains, I think, we will rebuild.” Let’s hope so. Still the situation is catastrophic. Fortov summed things up: “This is a major library in the world. Unique materials are collected there and its scientific work is arranged so that every Russian scientific institute uses this library. To us, all this resembles Chernobyl.”

This is not just a major loss for Russian academia; it’s a tragedy for international social sciences. INION is one of Russia’s best libraries. For those not familiar with its academic importance, INION’s library was founded in 1918 and houses over 14 million books, rare texts in ancient Slavic languages, documents from the League of Nations, UNESCO, the United Nations, the International Labor Organization, and reports from the legislatures of the United States, England, Italy and others since 1789. INION is also part of an international interlibrary loan system with 874 institutions spanning 69 countries. INION hosts the German Historical Institute Moscow and the Center for Franco-Russia Research as well. Last time I was there, it also housed two excellent academic bookstores, a ROSSPEN store and another I can’t remember the name of or locate on the internet.

The cause of the fire, it seems, was a short circuit in the electrical system. Moscow fire officials conducted an inspection of the institute in March 2014, fined 70,000 rubles, and gave it until January 30, 2015 to get things up to snuff. Whether the institute’s management made the repairs or not is unknown. Looks like all that doesn’t matter anymore . . .

I have really fond memories of working at INION during my dissertation research. It was a great alternative to the crowdedness of the Lenin Library. It was adjacent to a metro, had a comprehensive catalog and rich holdings, easy to navigate and a great cafeteria to boot. I also bought a lot of books from its bookstores. You couldn’t ask for more in a library. It will take a long time for INION to be a functioning library again, if ever. All I can say is what a tragedy.

http://seansrussiablog.org/2015/01/31/moscows-inion-library-burns/

In fiamme la biblioteca delle Scienze di Mosca, “custode” della storia russa

A rischio 14 milioni di titoli. Negli scaffali c’erano testi che risalivano al ’500. La causa ufficiale del rogo è un corto circuito, forse da impianti elettrici obsoleti

L’incendio alla storica Biblioteca delle Scienze di Mosca

31/01/2015
anna zafesova

Era un edificio che attirava subito lo sguardo, una astronave di modernità planata nella zona residenziale Sud-Ovest, prestigiosa ma piuttosto anonima. Pietra bianca e vetro, un ponte verso l’entrata gettato sopra una piscina, e un tetto puntellato da decine di oblò di vetro che anche nei giorni invernali inondavano di luce gli open space e le sale con le scale sospese nell’aria. Sulla facciata, una sigla criptica, “INION”, che non diceva nulla alla maggior parte dei passanti rimasti incuriositi da questo fortino alieno nella Mosca dell’architettura sovietica, un po’ Le Corbusier e un po’ Nimeyer. Ma ancora più preziosi erano i contenuti: INION stava per Istituto di informazione sulle scienze sociali, e per la sua biblioteca. Anzi, prima veniva la biblioteca: il centro di ricerca è nato anni dopo intorno a quella che era considerata la più ricca collezione di testi su argomenti politici, sociali, linguistici ed economici della Russia. Almeno 14 milioni di titoli, la seconda collezione di Mosca dopo la Biblioteca Lenin, la quarta a livello nazionale, ma per molti ricercatori che oggi la stanno rimpiangendo la prima in assoluto, la più completa e aggiornata.

Oggi se ne parla al passato: l’edificio dell’INION sta bruciando da ore, e 60 squadre di pompieri non riescono a domare le fiamme. Il rogo è divampato venerdì notte, e la struttura della biblioteca si è rivelata una trappola mortale: nei passaggi stretti tra gli scaffali le fiamme si sono propagate rapidamente e spegnerle è stato impossibile. Il rischio ora, ha spiegato al primo canale tv russo il responsabile dei vigili del fuoco Alexandr Gavrilov, è il crollo completo dell’edificio: nel soffitto del pian terreno sono apparse crepe e i pompieri sono pronti a lasciare la biblioteca in caso di allarme. Ma per ora “stiamo riuscendo a contenere il fuoco tra la parte già distrutta e il deposito dei libri”, ha assicurato.

Sulla salvezza dell’immenso patrimonio della biblioteca però ci sono versioni contrastanti. Il direttore dell’INION Yuri Pivorarov ha parlato di “dramma e tragedia per la scienza russa”, ma ha ringraziato “gli eroici pompieri per aver salvato la migliore biblioteca europea di scienze sociali”. Secondo lui, parte dei volumi sono stati danneggiati non dal fuoco, ma dall’acqua e dalla schiuma degli estintori, ma verranno asciugati “con macchine speciali”. Il presidente dell’Accademia delle scienze Vladimir Fortov, che si è recato sul luogo del rogo per ringraziare i vigili del fuoco, ha ammesso la perdita del 15% dei fondi. E molti ricercatori temono il disastro definitivo.

Sarebbe un danno incalcolabile. Negli scaffali dell’INION c’erano libri che risalivano al ’500, in lingue europee e orientali antiche e moderne. Molti documenti erano unici per la Russia: la collezione completa di resoconti parlamentari americani (dal 1789), italiani (dal 1897) e britannici dal (1803), atti della Lega delle Nazioni e dell’Onu. Ma soprattutto era, sul modello della Biblioteca del Congresso Usa, un tesoro del ’900: fondata nel 1918 come Biblioteca dell’Accademia Socialista, collezionava un esemplare di ogni rivista, giornale o volantino usciti dalle stampe. Molte collezioni di periodici hanno più di un secolo, ed era il punto di riferimento per i ricercatori che tentavano di violare la cortina di ferro: all’INION si potevano ottenere riviste specializzate in diversi settori un mese dopo che erano state pubblicate in Europa. Superando mille ostacoli e ottenendo permessi speciali, ma le sale di lettura sulla Profsoyuznaya erano una finestra sul mondo, e con la fine del comunismo l’INION ha lanciato una serie di ricerche su argomenti globali, e ospitava nelle stanze della sua lussuosa sede costruita negli anni ’70 anche l’Istituto delle ricerche sulla Germania.

Con il comunismo erano però finiti anche i soldi per la ricerca, e la famosa piscina-fossato che circondava la biblioteca – e che serviva anche per raffreddare gli impianti di condizionamento dell’edificio – si era prosciugata e mostrava piastrelle rotte. La causa ufficiale del rogo per ora è un corto circuito, forse da impianti elettrici obsoleti. Ma una fonte della polizia ha rivelato al tabloid Lifenews che ci sono le prove di un incendio doloso: qualcuno puntava da tempo a un terreno grande e strategicamente piazzato all’incrocio tra due vie importanti di un quartiere che nel frattempo erano diventato quasi il centro di Mosca.

http://www.lastampa.it/2015/01/31/esteri/in-fiamme-la-biblioteca-delle-scienze-di-mosca-custode-della-storia-russa-5Vt2iv1h2jxfcqrhXn0nDM/pagina.html

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