Neanderthals And Humans First Mated 50,000 Years Ago, Dna Reveals!…bastardi da lunga data

22 ottobre 2014

La storia dell’uomo raccontata da un femore del Paleolitico

SIAMO BASTARDI DA ALMENO  50.000-60.000  ANNI!

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I primi incroci tra Neanderthal ed esseri umani risalgono ad almeno 50.000-60.000 anni fa, nel  corso della prima espansione dei nostri diretti antenati verso l’Asia e verso l’Europa: lo dimostra l’analisi genetica dei resti di un antico siberiano vissuto 45.000 anni fa lungo le rive di un grande fiume dell’Asia centrale, nel cui DNA vi sono tracce di una commistione ancor più remota fra H. sapiens e neanderthaliani 

I primi incroci tra Neanderthal e umani anatomicamente moderni risalgono ad almeno 50.000-60.000 anni fa, nel corso della prima espansione dei nostri diretti antenati verso l’Asia e verso l’Europa, espansione che in seguito a questa scoperta andrebbe retrodatata di circa 20.000 anni rispetto a quanto ritenuto finora. E’ questo uno dei principali risultati dell’analisi genetica di campioni prelevati dal femore di un uomo vissuto circa 45.000 anni fa, quasi agli inizi del Paleolitico superiore, nelle pianure della Siberia occidentale.

Lo studio, pubblicato su “Nature”, è di un gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze e del Max-Planck-Institut a Lipsia, che – in collaborazione con altri centri di ricerca – hanno datato il reperto fossile con la tecnica del radiocarbonio per poi procedere a un’altra serie di analisi chimiche e genetiche. Il femore era venuto alla luce nel 2009 nel sito di Ust’-Ishim, lungo le rive del fiume Irtysh, uno dei più importanti affluenti dell’Ob’.

 

La storia dell'uomo raccontata da un femore del Paleolitico   
Svante Pääbo, direttore del Max Planck Institut di Lipsia, esamina il femore dell’uomo di Ust’-Ishim. (Cortesia Bence Viola, MPI EVA)

 

Vissuto in un periodo  caldo, l’antico siberiano seguiva una dieta – cui è stato possibile risalire grazie all’analisi radioisotopica – a base di vegetali e carne, con una ricca componente di pesce. I dati più interessanti sono però venuti dall’analisi genetica, che ha rivelato la presenza di un apporto genetico da parte dei Neanderthal.

Le sequenze di origine neanderthaliana rappresentano circa il 2,3 per cento del genoma  dell’uomo di di Ust’-Ishim, un valore non molto lontano da quello degli attuali abitanti dell’estremo oriente (in media dall’1,7 al 2,1 per cento circa) e degli europei (dall’1,6 all’1,8 per cento).

Sulla base della lunghezza media di queste sequenze neanderthaliane, da due a quattro volte quelle presenti nelle popolazioni odierne, i ricercatori hanno stabilito che l’incrocio fra Homo sapiens e Homo neanderthalensis sarebbe avvenuto fra le 232 e le 430 generazioni precedenti, ossia fra 7000 e 13.000 anni prima della nascita dell’uomo di Ust’-Ishim.

Non è stato invece trovato alcun contributo genetico da parte dell’uomo di Denisova – la terza specie umana arcaica identificata nel 2010 – che invece è rilevabile negli attuali abitanti dell’Oceania, e, in misura minore, negli abitanti dell’Asia orientale.

 

La storia dell'uomo raccontata da un femore del Paleolitico   
Il sito in cui è stato ritrovato il femore, lungo il fiume Irtysh. (Cortesia Bence Viola, MPI EVA)

 

Ciò suggerisce che la maggior parte del contributo dei Neanderthal alle moderne popolazioni non africane non vada attribuito a un mescolamento dei Neanderthal con i primi H. sapiens che si stabilirono in Medio Oriente, ma che l’incrocio sia avvenuto in epoca successiva.

Dato che il modello di colonizzazione dell’Asia più accreditato ipotizza che le attuali popolazioni dell’Oceania discendano da una prima migrazione dall’Africa di uomini moderni che spostarono (circa 60.000 anni fa) seguendo le coste meridionali dell’Asia, mentre europei e asiatici deriverebbero invece da una migrazione successiva, risalente a circa 37.000 anni fa.

Il fatto che la nuova ricerca indichi che gli antichi siberiani sono più affini ad asiatici e nativi americani che ai diretti discendenti dei protagonisti della prima migrazione, induce però a pensare che tra le due migrazioni già ipotizzate deve esservi stata anche una fase di colonizzazione dell’Asia avvenuta almeno 45.000 anni fa, compiuta dalla tribù a cui apparteneva l’uomo di Ust’-Ishim.

http://www.lescienze.it/news/2014/10/22/news/incrocio_uomo_moderno_neanderthal_60_000_anni_fa-2341191/

45,000 Year-Old Man’s Genes Tested – He Was Mix Between Human And Neanderthal!

Oct 23, 2014 03:45 PM EDT | By Victoria Guerra

45,000 Year-Old Man’s Genes Tested – He Was Mix Between Human And Neanderthal!

Oct 23, 2014 03:45 PM EDT | By Victoria Guerra

Neanderthals And Humans First Mated 50,000 Years Ago, Dna Reveals

Pictured above is the femur of the 45,000 year-old man, which helped uncover the mysteries behind interbreeding between humans and Neanderthals. (Photo : YouTube)

Scientists tested the genes of a 45,000 year-old man from Siberia -the earliest human genomes ever analyzed – and they discovered the man came from the time when both humans and Neanderthals were sharing spaces in the area, and both species were even mixing.

The 45,000 year-old man is the oldest modern human discovered outside of African continent or the Middle East.

As The Washington Post reports, scientists were able to determine the origins of the 45,000 year-old man through genome sequencing, in an attempt to get closer to the point of history when humans and Neanderthals first started interbreeding. Thanks to this new investigation, there’s a much more specific date as to when this phenomenon of interbreeding species occurred: between 50,000 and 60,000 years ago.

The research paper regarding the 45,000 year-old man is called “Genome sequence of a 45,000-year-old modern human from western Siberia” and was published in the international weekly journal of science Nature. Janet Kelson, a researcher at the Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology and one of the co-authors of the paper, said that the 45,000 year-old man’s femur provided genetic information comparable to what scientists know about humans today.

Before this came out, scientists had been unable to place when it had been that Neanderthals and humans had mixed, placing it in a range between 37,000 to 86,000 years ago.

However, the amount of Neanderthal ancestry found in the Siberian man (who is also called Ust’-Ishim, in honor of the region where he was discovered) is similar to that found in modern-day humans, which would suggest that the interbreeding had not only occurred at that point but it had also ended by the time Ust’-Ishim was walking the cold areas of Siberia.

Due to this, Kelson and her colleagues were able to determine from the DNA what was the time frame when the two species interbred, since it was a much more accurate time stamp thanks to being closer to the actual date. Now, it is estimated that this phenomenon happened 7,000 to 13,000 before Ust’-Ishim lived, or about 50,000 to 60,000 years ago.

http://www.foodworldnews.com/articles/7399/20141023/45000-year-old-man-neanderthal-human-genetics-genome-research.htm



ScienceShot: Stunning Skull Gives Early Humans a New Look

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