Due giovani senza lavoro si uccidono a Milano, Lunedì, 22 Aprile 2013

Due giovani senza lavoro si uccidono a Milano

Lunedì, 22 Aprile 2013

Milano 22 apr. (Re. Ma.) – Ancora una tragedia causata dalla crisi economica. Due giovani di 33 anni si sono uccisi. Li hanno trovati stesi su due letti, senza vita, ciascuno con un sacchetto intorno al collo collegato a una bombola contenente gas ad uso domestico. Le vittime sono due giovani, G.S e F.B., italiani, entrambi nati nel 1980, che abitavano in un appartamento di piazza Tommaseo, zona Conciliazione. A spiegare il gesto due lettere – scritte dalla stessa mano, presumibilmente – in cui si lamenta la mancanza di lavoro e di relazioni familiari. I corpi sono stati trovati dopo la segnalazione della madre di uno dei due, che da giorni non aveva sue notizie. La donna è andata a casa del figlio per avere spiegazioni, ma nessuno le ha aperto sebbene ci fossero le chiavi nella serratura. Per entrare è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno trovato i due amici nella stessa stanza. . Uno dei giovani – il figlio della signora che ha dato l’allarme – era ingegnere, ma non aveva lavoro e anche l’altro era disoccupato.

 

http://www.corrierenazionale.it/home/cronache/2013/04/22/news/95779-Due-giovani-senza-lavoro-si-uccidono-a-Milano

La crisi continua ad uccidere: cinque suicidi in 24 ore

è chi ha deciso di farla finita con una fucilata, chi invece è talmente disperato che si è messo una corda al collo ed è morto impiccato. Non si fermano le tragedie legate alla crisi e, a farne le spese sono sempre i più deboli: imprenditori, operai, disoccupati, pensionati che non riescono più a vedere una via d’uscita dalla situazione difficile nella quale si trovano. Il bollettino nelle ultime ore parla di cinque casi avvenuti tra il Nord e il profondo Sud.
CRISI E DEPRESSIONE. Ad Asolo un muratore trevigiano di 52 anni, che da tempo viveva un grave stato di sofferenza perché non riusciva a trovare lavoro, si è ucciso nella sua abitazione a Castelcucco (Treviso). E sempre in Veneto un operaio vicentino 33enne, sposato e padre di due figli, si è tolto la vita appendendo la corda ad un albero. In questo caso però, secondo gli investigatori, non sarebbe stato il lavoro la causa scatenante del tragico gesto, dal momento che l’uomo soffriva già di depressione.
In Sicilia, a Taormina poi si è tolto la vita un altro imprenditore. L’uomo di 76 anni, titolare di un residence nella località turistica siciliana, secondo quanto è stato riferito dai familiari, soffriva di crisi depressive. Non è escluso però che l’imprenditore potesse avere preoccupazioni economiche tanto che i carabinieri stanno esaminando i suoi conti.
PAURA PER IL FIGLIO IN ARRIVO. Ma la triste lista dei morti non è ancora finita. La sera del 16 aprile un muratore si è ucciso impiccandosi dopo avere saputo dalla ditta che il lavoro, un cantiere alla periferia di Torino, era finito e che non c’era più posto per lui.  L’uomo, 38 anni, conviveva con la compagna incinta di sei mesi in un appartamento del popolare quartiere Barriera di Milano, nella zona nord-orientale della città. Dopo avere ricevuto improvvisamente il benservito, ha perso la speranza di trovare un nuovo lavoro e ha visto l’unica soluzione nella morte. Arrivata l’ora di cena, il muratore ha detto alla compagna che doveva recarsi in cantina per recuperare un attrezzo. Lei non ha sospettato nulla, ma, quando i minuti sono diventati oltre un’ora di attesa, è scesa a vedere che cosa fosse successo, trovandosi davanti una scena raccapricciante. Lui si era appeso a una trave della cantina utilizzando del filo elettrico.
IMPRENDITORE ABBANDONATO DA TUTTI. Sempre il 16 aprile, ma la notizia si è saputa il 17, si è suicidato allo stesso modo un  imprenditore del settore del marmo, Carmine Mancazzo, di 60 anni. L’uomo si è legato ad una trave del capannone della sua azienda, in via Traiana, a Bitonto (Bari). In un biglietto trovatogli addosso da agenti di polizia c’è scritto: «Nel momento del bisogno tutti mi hanno abbandonato». L’uomo era sposato, ma non aveva figli e, a quanto si è appreso, attraversava un momento di difficoltà. La mancanza di commesse lo avevano costretto a licenziare alcuni operai continuando a tenere con sé i due che lo seguivano da 30 anni. Poi si è trovato a non poter più neanche pagare con puntualità gli stipendi ai due rimasti. Persone a lui vicine hanno sostenuto che vantava anche crediti mai incassati.

Mercoledì, 17 Aprile 2013

http://www.lettera43.it/cronaca/la-crisi-continua-ad-uccidere-cinque-suicidi-in-24-ore_436759189

“Peuchet : Du suicide” (Karl Marx)

http://www.controappuntoblog.org/2012/01/13/%E2%80%9Cpeuchet-du-suicide%E2%80%9D-karl-marx/

La catena dei suicidi. Tre in un giorno a causa della crisi

http://www.controappuntoblog.org/2012/05/03/la-catena-dei-suicidi-tre-in-un-giorno-a-causa-della-crisi/

NON DISPREZZATE CHI SI UCCIDE PERCHE’ SENZA LAVORO

http://www.controappuntoblog.org/2013/02/10/non-disprezzate-chi-si-uccide-perche-senza-lavoro/

CIVITANOVA: DOPO I SUICIDI PER LA CRISI video ; “Peuchet : Du suicide” (Karl Marx)

http://www.controappuntoblog.org/2013/04/09/civitanova-dopo-i-suicidi-per-la-crisi-video-%E2%80%9Cpeuchet-du-suicide%E2%80%9D-karl-marx/

 

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