Lunedì 18 Febbraio 2013 14:29
Madrid: scontri tra polizia e lavoratori dell’Iberia
L’Iberia ha deciso di licenziare 3800 dipendenti e i lavoratori rispondono con 5 giorni di sciopero. Oggi migliaia di lavoratori hanno occupato il terminal 4 dell’aeroporto di Barajar nonostante le dure cariche e gli arresti.
Scontri sono scoppiati all’aeroporto Barajas di Madrid tra poliziotti armati di manganelli e lavoratori dell’Iberia, che hanno indetto cinque giorni di sciopero per protestare contro i draconiani tagli al personale decisi dalla compagnia di bandiera: 3800 licenziamenti su un totale di circa 20 mila dipendenti.
Nella tarda mattinata circa 4000 lavoratori dell’Iberia e dell’indotto hanno marciato all’interno dell’aeroporto e poi hanno cercato di entrare all’interno del Terminal 4 dell’aeroporto al grido di “Si se puede!” (una sorta di Yes we can…), fronteggiando e spintonando gli agenti in tenuta antisommossa che sbarravano loro l’ingresso. La polizia ha caricato i dipendenti della compagnia aerea e di altre aziende che operano all’interno dell’aeroporto ed ha effettuato alcuni fermi: almeno due lavoratori sono stati arrestati e portati via ammanettati.
Ma dopo ripetute e violente cariche i celerini sono stati costretti a indietreggiare di fronte alla determinazione dei lavoratori che hanno spinto letteralmente via gli agenti e si sono riversati all’interno del terminal, già praticamente deserto a causa della protesta, per far valere le loro ragioni, bloccando di fatto del tutto arrivi e partenze già notevolmente ridotte a causa dello sciopero.
Già nel corso della mattinata, gli effettivi delle Unità di Intervento della Polizia avevano dissolto con la forza, a spintoni, alcuni picchetti realizzati dai lavoratori davanti agli ingressi dei terminal e degli uffici.
Il personale di cabina, di terra e quello addetto alla manutenzione della compagnia di bandiera spagnola si asterrà dal lavoro da oggi fino a venerdì in maniera ininterrotta nel primo di una serie di pacchetti di cinque giorni di sciopero per protestare contro i piani della compagnia di tagliare 3.800 posti di lavoro. Iberia ha già cancellato 415 voli tra Spagna ed Europa per questa settimana, 81 dei quali soltanto oggi, giorno in cui ha detto di prevedere 135 collegamenti, alcuni dei quali però sono saltati o sono stati notevolmente ritardati dopo l’occupazione del terminal 4 di Barajas. In totale i voli annullati a causa dello sciopero oggi sono 240, perchè a quelli operati da Iberia si vanno ad aggiungere quelli delle compagnie controllate Iberia Express, Air Nostrum e Vueling. Alla fine della cinque giorni di sciopero – il più massiccio nella storia della compagnia aerea iberica – i voli lasciati a terra potrebbero essere in totale circa 1220.
Nonostante i tentativi di sabotare lo sciopero da parte della compagnia e del governo di Madrid, che ha dichiarato ‘servizi minimi’ i collegamenti aerei da e per Baleari e Canarie – cosa mai avvenuta in passato – e di fatto proibendo lo sciopero in queste tratte l’adesione alla protesta è stata praticamente totale, vicina al 100%. “Solo tre dipendenti hanno preso servizio stamattina a Barajas, nessuno a Barcellona, Malaga e Bilbao” ha spiegato ai giornalisti un portavoce dei sindacati del settore.
http://www.contropiano.org/it/esteri/item/14615-madrid-scontri-tra-polizia-e-lavoratori-delliberia
Manifestantes y Policía protagonizaron enfrentamientos este lunes en el aeropuerto de Madrid en el primer día de una huelga de Iberia con cientos de vuelos anulados y fuerte seguimiento, según los sindicatos, para protestar contra la supresión de miles de empleos.
Varios miles de empleados de la aerolínea española intentaron forzar la entrada a media mañana a la Terminal 4 del aeropuerto de Barajas, chocando con la policía, comprobó una periodista de la AFP.
Tras varias cargas policiales a golpe de porra, los huelguistas lograron ingresar en la terminal, donde prosiguieron la manifestación.
“La huelga tiene un seguimiento de casi el 100%”, aseguró José Carrillo, responsable del sector aéreo del sindicato Comisiones Obreras (CCOO).
Los principales sindicatos de la compañía convocaron tres series de cinco días de huelga –del 18 al 22 de febrero, del 4 al 8 de marzo y del 18 al 22 de marzo– para protestar contra la supresión de 3.800 puestos de trabajo anunciados por el grupo en el marco de un plan de ajuste.
“Entre los empleados que no están destinados a los servicios mínimos, prácticamente ninguno está trabajando”, subrayó el sindicalista, poniendo como ejemplo el aeropuerto madrileño donde, según afirmó, sólo tres de “varios cientos” de empleados no hacían huelga.
“Solo salen los vuelos garantizados en el marco de los servicios mínimos”, aseguró.
Iberia, propiedad de International Airlines Group (IAG) desde su fusión con British Airways en enero de 2011, había previsto este lunes mantener 135 vuelos y anular otros 81.
“Los vuelos protegidos por los servicios mínimos están operando según estaba previsto”, afirmó la aerolínea en un comunicado, precisando que a las 11H00 (10H00 GMT) ya había despegado 54 de ellos.
En total, Iberia prevé anular 415 vuelos hasta el viernes.
Según las listas publicadas por el grupo en internet, también se habían anulado 20 vuelos de su filial de bajo coste Iberia Express y 57 de su subsidiaria nacional Air Nostrum.
El sábado, Iberia afirmó haber logrado recolocar al 85% de los pasajeros afectados en vuelos de otras compañías, teniendo que devolver el dinero al 15% restante.
La huelga afectaba asimismo a la compañía de bajo coste Vueling, que subcontrata servicios en tierra proporcionados por Iberia como facturación y tratamiento de equipajes.
Los paros de los empleados de Iberia “provocarán en Vueling importantes restricciones en el transporte aéreo”, informó la aerolínea, publicando una lista de vuelos anulados esta semana que incluía 78 sólo para el lunes.
La Federación de Usuarios Consumidores Independientes (FUCI) llamó por su parte a sindicatos y dirección “a que no se utilice a los consumidores como rehenes de estas situaciones”, en palabras de su presidente Gustavo Samayoa.
AFP
El País Digital