Avete finito di festeggiare?

Avete finito di festeggiare?
Grazie PD-PDL-UDC-FLI
Con il primo dell’anno scatta un provvedimento che segnerà profondamente la vita degli italiani. La riforma della previdenza è entrata pienamente in vigore, dato che comincia a dispiegare concretamente i suoi effetti. Da oggi infatti si va in pensione con un’età maggiore: gli uomini a 66 anni e 3 mesi, le donne a 62 anni e 3 mesi.
Si è passati al sistema contributivo puro, spariscono le pensioni di anzianità e le cosiddette «finestre».
Saremo il paese con la più alta età d’uscita dal lavoro. Con una riduzione progressiva degli importi con cui si va in pensione. E’ stato calcolato che i nuovi coefficienti riducono gli assegni intorno al 2-3%. Inoltre, con il nuovo sistema il quando e il quanto della pensione future saranno agganciati alle statistiche sulla vita media. L’adeguamento, curato dall’Istat, sarà triennale sino al 2019 e poi biennale. Occorre infine ricordare che, per tutto il 2013, le pensioni tre volte superiori all’assegno minimo (pari a 1.405 euro lordi) non godono dell’indicizzazione all’inflazione, per il 2013. Quantificabile in 1.135 euro in meno peri 6 milioni di pensionati.

2013 nero per 6 milioni di pensionati: «perderanno 1.135 euro»

http://www.controappuntoblog.org/2012/12/28/2013-nero-per-6-milioni-di-pensionati-%C2%ABperderanno-1-135-euro%C2%BB/

 

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