CONTROLLO E REPRESSIONE SOCIALE: EMARGINAZIONE, RIMOZIONE, RELEGAZIONE : incontro con Maria Rosaria D’Oronzo il 18 aprile al circolo l’urto a Viterbo

CONTROLLO E REPRESSIONE SOCIALE: EMARGINAZIONE, RIMOZIONE, RELEGAZIONE
incontro con Maria Rosaria D’Oronzo il 18 aprile al circolo l’urto a Viterbo

Compagni, dedichiamo questo nostro incontro ai compagni di Bologna che stanno scontando la loro rivolta contro un TSO in galera e al compagno Busa ristretto nel lager di Poggioreale. in sciopero dei medicinali che possono prolungargli la vita, perché riteniamo che sia doveroso ricordare la lotta di questi compagni, il gesto di solidarietà dei compagni di Bologna e il coraggio del compagno Busa che con la sua lotta fa un gesto emblematico che denuncia non solo la sua condizione ma quella di tutti coloro che si trovano a vivere il suo stesso travaglio in un regime di detenzione inumana e scandalosa; del resto la sua storia è un paradigma per le questioni che andremo ad affrontare.

Il controllo e la repressione non sono una novità nell’organizzazione sociale: finora ci sono succedute società basate sulla divisione fra chi ha il potere economico e quindi legislativo e militare e chi è sottoposto a tale potere.

Al potere economico politico e militare dirigenziale, a coloro che imponevano e impongono le loro regole sociali le classi subalterne hanno sempre opposto la loro rivolta.
Anche questa è una costante storica.
basta pensare alla rivolta di Spartaco e dei suoi schiavi che tennero a lungo in scacco l’impero romano, alla comune di Parigi, alla repubblica di Spagna..
Sacerdoti, magistrati, leggi e luoghi di contenzione ci sono sempre stati;ci sono sempre stai sbirri e soldati, col loro codazzo di spioni e traditori; e a voi giovani auguro di vedere un mondo in cui tutto questo non ci sia più, anche se non vi nascondo che sono pessimista, dato lo stato di cose presenti che attualmente viviamo.
Avrete molto da lottare e da patire.

Ora noi oggi vogliamo analizzare come tali meccanismi di controllo e repressione nell’era della rivoluzione tecnologica siano diventati ancora più pervasivi e più subdoli.
Molto spesso sento parlare di telecamere che spiano da ogni parte, di controllo telefonico e telematico, non so quanto però ci sia effettiva coscienza di come e a che livello sia diffuso questo controllo totale. Intanto cominciamo col dire che qui tutti sono controllati, non solo noi compagni o tipi più o meno “balzani”. Maria Rosaria vi illustrerà come si incominci ad essere controllati fin da bambini, in età scolare, cosa non nuova del resto; la scuola serve a forgiare alla disciplina sociale, ma lei vi dirà i passaggi recenti e pericolosi che sono in atto attualmente attraverso la psichiatrizzazione dei fanciulli definiti “iperattivi” e l’uso di psicofarmaci in particolare il Ritalin per mezzo di operatori scolastici e come in questa operazione di controllo e repressione vengano coinvolti insegnati e genitori.
Vi parlerà con la sua competenza dell’uso indiscriminato del TSO e dell’elettroshock, pratiche altamente lesive della dignità e della salute umana, e di come sia diffuso l’uso degli psicofarmaci cioè come attraverso la psichiatria si attui il controllo dell’infelicità umana.

Io con questa introduzione al dibattito voglio puntualizzare alcune cose che ritengo fondamentali.
Per ritornare al controllo noi parliamo tanto di telecamere ed intercettazioni ,di microspie e schedature, ma troppo spesso ci dimentichiamo dei satelliti, della miriade di satelliti che ci controllano dall’alto e di come tutti questi dati siano poi digitalizzati e messi in computer di Ditte di Enti e di segreterie di vari Stati.
Anni fa fece scalpore il caso Echelon, a cui poi seguirono una serie di casi similari.
Fatto sta che si da per scontato che così debbano andare le cose in quanto ci sono necessità oggettive, inderogabili per il funzionamento del sistema sociale complesso dei nostri tempi e che tali mezzi di controllo in finale servono per assicurare il nostro benessere e sopratutto la nostra “sicurezza”, al massimo si levano solo suppliche alla tutela di una ipotetica privacy, anche se in effetti non si capisce in cosa consiste questa privacy, l’unica cosa che si capisce è che è stata creata un’altra figura istituzionale che dovrebbe “controllare” i “super controllori”.

Non so quanti di voi sanno che la nuova carta sanitaria magnetica, serve sia come pass per le banche che come codice fiscale, io non lo sapevo l’ho imparato pochi giorni fa.
Mi sembra particolarmente significativo che alla carta sanitaria siano demandati questi compiti, è da prevedere che la carta sanitaria digitale corredata da impronte vocali e da marcature iridi sia destinata a sostituire tutta la pletora di documenti di riconoscimento.
Perché questo? perché attraverso il corpo, il corpo materiale, si hanno dei dati particolarmente privati e perché sostanzialmente si può essere sottoposti ad una psichiatrizzazione di massa.

Attraverso la carta sanitaria sanno se una donna ha praticato un aborto, se prende la pillola, oppure se maschio prende il viagra e così via, se fa uso di sostanze o alcool, tutti dati fondamentali per farsi un quadro totale e totalizzante del singolo individuo, dati che forniscono, sopratutto, il tuo punto debole, il tuo tallone di Achille attraverso cui poi far passare i meccanismi di emarginazione, rimozione e relegazione in strutture o manicomiali o galere, anche se fra le due cose non c’è una sostanziale differenza.

Pensate quali ricatti ci saranno per noi anarchici o comunisti rivoluzionari in generale, ma sopratutto quali meccanismi di emarginazione e rimozione per i soggetti più ricattabili e deboli: migranti, rom, accattoni ,”matti” e i capri espiatori di turno.
Il riferimento alla carta sanitaria come riconoscimento di facente parte del corpo sociale è partito da mondo anglosassone non solo perché la sanità è lì totalmente privata, ma sopratutto perché parecchi americani trovavano il sistema di spostarsi attraverso gli Stati dell’Unione se avevano una qualche grana dove si trovavano o se non volevano assolvere ad obblighi imposti dalla legge, la necessità di controllo divenne ancora più impellente con le grandi migrazioni dal Messico sopratutto e da altri paesi dell’America Latina.
Siccome per un verso o per l’altro tutti debbono passare ad un posto di guardia medica, quale miglior modo di controllo totale se non con la carta e l’assicurazione sanitaria?

Possiamo dire che le forme classiche di controllo: scuola e lavoro tendono ad essere superate nella loro scansione di formazione ed in inquadramento per andare oltre, molto oltre.

Tutto ciò avviene , secondo me, per due motivi fondamentali; uno perché la società altamente tecnologica in realtà è sostanzialmente, malgrado le sueapparenze, molto vulnerabile, basta un nulla per metterla tilt: basta un sabotaggio ben fatto;

e anche, se non sopratutto, perché a questa debolezza si somma la debolezza della crisi economica strutturale del capitalismo, crisi economica che si avvia ad un punto di non ritorno, di non scappatoie possibili.
Compagni avete visto che in America hanno cominciato a distribuire le carte annonarie? Questo ci da il segno dei tempi di fame,. ma fame nera che dovremo affrontare, di tutte le insicurezze, quelle vere, quelle reali a cui ci troveremo di fronte, non quelle di cui blaterano sempre loro, del presunto terrorismo.

Qui in tutto il mondo le masse, si le masse! si troveranno senza cibo, senza casa, senza nulla di nulla, le rivolte del pane in Egitto indicano la direzione verso cui si va, e nel mondo globale di ora non ci si può illudere che la crisi sia solo lì, nei paesi un tempo detti del terzo e quarto mondo, infatti la crisi è ovunque dall’America, all’Europa, alla Cina alla Russia….
E’ facilmente prevedibile, e temibile per loro,che queste masse si rivoltino che ci sia una moltiplicazione esponenziale di banlieues. E allora deve scattare la guerra preventiva non tanto contro di noi compagni, ma contro queste masse rivoltose in fieri.
Non basta la guerra vera reale col suo carico di morti e distruzioni, che tra l’altro è uno dei fattori della crisi in cui il sistema capitale è precipitato, occorre anche questa di guerra.

Questo è il loro gioco, questo è il gioco che dobbiamo attrezzarci a giocare, per mandarlo a puttane, che quello è il posto che gli spetta!

L’infelicità che il sistema crea sta diventando troppo insostenibile, la vita è diventata una guerra giornaliera fra morire di lavoro o non lavoro, non solo si crepa straziati sul lavoro ma si è arrivati al punto che i contadini indiani si suicidano perché non hanno i semi da ripiantare e gli operai francesi delle industrie automobilistiche francesi si suicidano perché rimasti senza lavoro.
E allora c’è l’industria farmaceutica che interviene col suo “aiutino” con gli psicofarmaci il cui uso si sta diffondendo in maniera esponenziale In Italia secondo gli ultimi dati che ho trovato e che risalivano al 2006 l’uso di psicofarmaci era aumentato dell’8% rispetto al 2005 per un totale di 650milioni di euro, ecco un’altra forma subdola di rimozione che ti da l’illusione di non emarginazione.

Mi pare che da questa mia introduzione sia chiaro il perché, i motivi reali per cui attualmente ora si viva in tempi in cui tutte le garanzie che tendevano a rendere almeno sopportabile l’esistente debbono essere negate per i loro luridi profitti:
primo perché non c’è spazio per nessun contentino, nessuna carota solo bastone! poi perché debbono piegarti per preparati al peggio, infatti i media di Stato lo ripetono di continuo che il peggio deve venire: che vi credete? il peggio deve venire!!! così intanto magari sopporti l’oggi, emargini e rimuovi il male di oggi per il peggio che deve venire! e se ti incazzi per il male che c’è oggi ,se non vuoi rimuovere, prima ti emarginano, poi ti relegano.
Ed è chiaro, quindi, come in questo quadro generale avvengano gli attacchi alla 194, perché hanno riscoperto questo tema proprio ora, perché l’autodeterminazione della donna sul proprio corpo, su se mettere al mondo o no dei figli in questo mondo infame è troppo destabilizzante: le si può lasciare questo “potere”?
non è in linea colla struttura sociale di controllo totale che a loro preme, e di sicuro tutti questi difensori della vita, Ferrara in testa, li troveremo a breve a tifare perché alle donne sia tolto il peso di figliare : i figli è meglio, molto meglio che siano fatti da una provetta così, da “laici” si cassa la questione dell’aborto!!!!

Contemporaneamente in maniera subdola e strisciante senza clamore lo sanno solo “gli addetti ai lavori” e chi ne è coinvolto è messo in atto la rimozione della 180, della legge Basaglia, per tornare nuovamente alla emarginazione totale, visto che non era stata mai attuata totalmente, per tornare, di nuovo, alla punizione distruttiva della fossa dei serpenti: anche lo scandalo dei “matti” deve essere negato emarginato e relegato, come lo scandalo dei lavavetri ,quello dei mendicanti e delle mignotte e di tutte le figure non collimanti con “le sane regole sociali”, con tutte le figure che col loro vissuto dicono “qui , in questo mondo c’è qualcosa che non va!”.
E così nel silenzio generale si tagliano i fondi a tutte le piccole strutture di reinserimento, i finanziamenti non arrivano, gli operatori stanno senza gli stipendi e piano, piano silenziosamente parecchie di queste strutture stanno chiudendo, mentre si aprono di nuovo grandi strutture per lo più private, in mano al clero o a grossi baroni della psichiatria che sono i MANICOMI.
Si stanno riaprendo i MANICOMI, compagni.
A questo quadro di sfacelo aggiungete, come vi spiegherà meglio Maria Rosaria che il TSO è praticato alla grande, alla faccia di Basaglia, basta la firma di un sindaco perché ti facciano il TSO se rompi i coglioni una sera che ti gira di brutto, non solo ma se continui a rompere letto di contenzione ed elettroshock; infatti insieme alla rivalutazione del creazionismo ora c’è anche la rivalutazione dell’eletroschock, quando è dimostrato che questa pratica distrugge le cellule cerebrali.

Sarebbe bello se proprio dai compagni di Viterbo che anche loro hanno vissuto questi meccanismi di controllo emarginazione e relegazione, in diversi modi e in diverse forme, partisse un urlo di rivolta contro tutto questo, perché tanti dicono che dato che siamo controllati e spiati e monitorati e schedati bisogna stare zitti nel proprio angoletto.

NO E’ORA DI URLARE FORTE!!!!

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Il giorno 18/4/2008 noi compagni del circolo L’URTO abbiamo avuto un incontro con Maria Rosaria D’Oronzo.

un giorno da ricordare non solo per la sua presenza cordiale ed informale e per l’atmosfera che si è venuta a creare tra di noi, ma anche per le informazioni che lei ci ha dato e che consideriamo fondamentali per il nostro pensare ed agire politico.

Abbiamo imparato una cosa fondamentale che la psichiatria non è una scienza, ma una non scienza che si gabella per scienza.
Cosa studia la psichiatria? dice di studiare il cervello umano, su cui interviene coi i suoi strumenti: psicofarmaci , elettroshock e ricoveri più o meno coatti, secondo la situazione.
In effetti del cervello umano si sa poco o nulla, il suo funzionamento è in larga parte ancora ignoto, si conosce giusto un pò di chimica di questo oggetto misterioso.

Quello che la psichiatria pretende di curare, ma in effetti sanziona è il comportamento umano.

Tutti quei comportamenti che non sono ritenuti accettabili dalla società,che sono considerati scandalosi dalla società o per la loro carica eversiva o per la loro espressione di insostenibilità di adeguarsi a ruoli codificati, sono per la psichiatria devianze, devianze pericolose per l’ordinamento costituito.
Prima dell’intervento di Maria Rosaria avevamo visto il documentario” senza ragione”, che presentava un escursus storico delle istituzioni di relegazione manicomiali : si partiva dalla nave dei folli, dai tempi in cui il clan, il borgo espelleva il deviante mandandolo alla deriva su una nave al destino che gli spiriti dei venti e delle onde avrebbe loro riservato, poi si è visto come col progredire della società e della divisione in classi si procedesse alla creazione di istituzioni relegative.

Fino al 600 i cosiddetti malati mentali venivano relegati in carcere, basta pensare a Torquato Tasso imprigionato perché “malinconico” ma in effetti perché aveva osato insultare Alfonso D’Este duca di Ferrara.

Tra il XVIII e il XIX secolo come giustamente osserva Foucault, con l’avvento della rivoluzione francese si attua un passaggio importante nell’evoluzione della psichiatria: l’illuminismo e il trionfo del razionale, anzi della RAGIONE, nuovo Dio della borghesia trionfante porta alla creazione di luoghi relegativi specifici per “i disturbati mentali”. Nasce il primo manicomio nell’Hospital General di Parigi, a cui seguiranno altri in varie città. E’ il trionfo delle scienze dette positiviste. Pinel in Francia fu un eminente esponente della scuola positivista psichiatrica. E a lui si deve una codificazione dei vari “disturbi” rimasta pressoché invariata fino ai nostri giorni. Pinel riferendosi a Willis infatti parla di “neurosi”:l’ipocondria è una neurosi gastro-intestinale; l’isteria una neurosi dell’apparato genitale femminile; il priapismo una neurosi dell’apparato genitale maschile. Le psicosi vere e proprie chiamate insaniae (mania e melanconia) sono scatenate da eventi stressanti, da un abbandono sfrenato alle emozioni e alle passioni.

Qui dobbiamo precisare una cosa per capire la reale portata politica di questo passaggio: con la rivoluzione francese nasce la città moderna, e con la città moderna nasce il manicomio.
La urbanizzazione di massa, l’abbandono degli agri porta nelle città persone sradicate da quello che era il loro contesto, la difficoltà ad adattarsi, la messa in discussione delle loro certezze, delle loro abitudini e il disagio provocato da questo brusco cambiamento nonché le misere condizioni economiche a cui dovevano sottostare nonché l’espressione visibile del loro disagio rende necessaria la relegazione.
Medici, infermieri, preti e monache cominciarono a lucrare su questa sofferenza sociale.

I mutamento sociali portano sempre alla creazione di luoghi di detenzione ad hoc, ai nostri giorni infatti vediamo come all’ondata migratoria si risponda con la creazione di luoghi detentivi specifici: i CPT.

Alla scuola positivista si successero varie scuole che facevano riferimento al pensiero filosofico borghese: sull’onda del pensiero volontaristico di Shopenahuere si strutturano le teorie psicodinamiche, per esempio: la patologia ha origine da una debolezza dei centri superiori del cervello che non permette il controllo dell’automatismo di una ipotetica parte inferiore. Per giungere, alla fine, alla teoria dell’inconscio con la psichiatria romantica espressione, come tutto il romanticismo, della crisi della borghesia di fronte ai sommovimenti delle masse in lotta contro il potere borghese. Kraffit-Ebing con il suo “Psichopathia sexualis” influenzerà Freud: la borghesia, sempre in cerca di alibi, vede nella sessualità la fonte dell’irrazionale e della follia.

Abbiamo quindi constato e dal documentario e dall’intervento di Maria Rosaria come le “tecniche” di questa pseudo scienza siano poi rimaste pressoché immutate sino ai giorni nostri.
Tecniche altamente punitive e degradanti della dignità umana: docce gelate, contenzione, punizioni corporali e mortificazioni morali, il tutto in un ambiente malsano e degradato che doveva corrispondere al disordine interiore, doveva rendere visibile il disordine interiore; per giungere sino ai nostri giorni al controllo delle pulsioni con i gli psicofarmaci l’elettroshock e l’alimentazione forzata.
Abbiamo appreso come questa pseudo scienza al servizio della stabilità sociale classifica i comportamenti umani con categorie che sono solo pretesti: “isteria” “nevrosi” “psiconevrosi” “schizofrenia” “paranoia” “depressione”: ogni comportamento deviante ha la sua catalogazione per arrivare sino a Lombroso che affermava che dalla forma del cranio si può dedurre se qualcuno è anarchico o no, per esempio. Si è discusso di come le donne siano state vittime non solo dei roghi e della inquisizione, non sono solo state considerate streghe, ma dopo streghe sono passate ad esser considerate “matte”, qualsiasi atto di insubordinazione all’autorità patriarcale: padre, marito o altro componente maschile del nucleo familiare era pretesto per essere relegate, la voglia di esprimere liberamente la sessualità femminile era sufficiente per essere confinate in un manicomio.

A questo punto il discorso si è incentrato sul ruolo rivoluzionario dell’antipsichiatria: dopo un breve accenno a Laing e Cooper che negli anni 60 irruppero violentemente con la loro critica radicale sul ruolo della psichiatria, negando la divisione fra normale e anormale e togliendo ogni valore al termine malattia mentale.La loro rottura col sistema vigente fu importante anche se quasi esclusivamente teorica, non verificata fino in fondo sul campo dell’agire, in ogni caso restano pur sempre legati ad un aspetto terapeutico della questione è pur vero che furono osteggiati pesantemente nel mettere i pratica le loro teorie rivoluzionarie. Importante rimane il loro contributo
Bastano queste citazioni di Cooper

“la follia è una proprietà sociale comune di cui siamo stati derubati, come siamo stati derubati della realtà dei nostri sogni e delle nostre morti: dobbiamo riappropriarci politicamente di queste cose perché possano diventare creatività e spontaneità in una società trasformata”

“la consapevolezza dell’oppressione è innanzitutto una coscienza della nostra oppressione personale, non quella di sventurati nostri simili; altrimenti saremmo quei celebri «liberatori di professione di altri» che sono certi psichiatri, preti, operatori sociali, insegnanti, eccetera”

“quando agli inizi degli anni sessanta, io presentai alla fine il termine infelice e infinitamente distorto di antipsichiatria, non esisteva una coscienza collettiva della necessità dell’impegno politico. In quegli anni eravamo tutti isolati nei nostri contesti nazionali di lavoro. Oggi ci sono migliaia e migliaia di noi che cominciano a riconoscere una dialettica nella nostra lotta attraverso la crescente solidarietà della nostra azione. C’è una dialettica che scaturisce dalla psichiatria e che confluisce attraverso l’antipsichiatria nella non-psichiatria (ovvero l’abolizione finale di tutti i metodi psicotecnologici di sorveglianza e di controllo). Lo sviluppo di questa dialettica è inseparabile dallo sviluppo della lotta di classe.”

Il Pensiero di Laing e Cooper viene sintetizzato mirabilmente in questo “slogan”
IL SAGGIO E’ FOLLE IL FOLLE E’ SAGGIO

A questo punto la discussione è passata ad analizzare l’esperienza Italiana in merito all’antipsichiatria con la figura di Giorgio Antonucci e della sua esperienza rivoluzionaria e qui sono emerse le differenze tra l’esperienza di Basaglia e quella del tutto eversiva verso il sistema psichiatrico di Antonucci. Pur non rinnegando la validità di civilizzazione, diciamo così, dell’esperienza di Basaglia è stato messo in evidenza come il suo agire fosse sempre interno al sistema di codificazione psichiatrica e come in finale, poi, la figura del medico rimanesse centrale.

E’ stata una esperienza importante e decisiva quella di Basagli per l’abolizione del sistema manicomiale come sino all’ora era praticato e anche per l’inserimento dei soggetti qualificati “disturbati psichici” nella società, per tentare di esorcizzare la loro demonizzazione. Ma era ed è sempre un approccio che marca la differenza di questi soggetti e vede tutta una serie di figure a proteggere il “disturbato psichico” e da se stesso e dalle reazioni brutali della società, bisogna dare atto a Basaglia che ha detto chiaramente che tali disturbi sono reazioni alle regole imposte dalla società.
Antonucci invece è andato oltre, per lui la psichiatria è una ideologia che nasconde i problemi reali delle persone, non è l’inconscio che conta ma l’analisi della situazione reale che una persona vive, pensiamo per esempio al complesso di Edipo, di cui tanto si chiacchiera, dice Antonucci: il complesso di Edipo è legato ad un certo tipo di famiglia, ad una certa società, ad una determinata cultura, si possono capire le reazioni di un bracciante calabrese colla categoria del complesso di Edipo? Freud analizza i borghesi dell’ottocento.
Partendo da questo dato materiale, Antonucci sviluppa tutta il suo modo di agire rispetto a quello chi viene considerato malato mentale, non li slega soltanto, non abbatte mura e apre porte, cancelli, non toglie solo sbarre e mette fiori e fontane, parla con loro, con tutti quelli che gli stanno intorno, gli lascia libertà di decisione, senza l’appoggio di un “tutor” ma solo con il supporto amicale e di affettività, quello che conta per ciascun individuo vivente.Elimina psicofarmaci ed elettroshock, per far ritrovare la propria autonomia di essere pensante.
Il medico dice Antonucci ha sempre un rapporto da superiore ad inferiore, cosa che se può essere valida per una qualsiasi forma di malattia al cuore o al rene, non è certo praticabile quando si tratta della sofferenza causata dalla convenzioni e dalle regole sociali.
Fatto questo escurs si è passati a parlare della situazione attuale. Se le cose che sono dette e fatte da Antonucci sono considerate scandalose,perché mettono in crisi tutto un sistema, anche il sistema di potere della psichiatria e l’industria degli psicofarmaci, parimenti, in linea col quadro generale della società attuale, del suo regredire e della sua tendenza all’intolleranza, al razzismo e alla xenofobia, assistiamo allo smantellamento anche delle conquiste civili della legge Basaglia. Infatti non solo è praticato l’elettroshock e i TSO marciano alla grande, ma si sta sviluppando un controllo psichico dei bambini e degli adolescenti attraverso i farmaci, in particolare del Ritalin, per andare verso un mondo in cui piccoli robot ubbidienti e in riga potranno domani diventare, mano d’opera docile e soldati fidati Attraverso gli psicofarmaci si sta creando un mondo in cui ciascuno diventalo sbirro di sé stesso!
Ci aspetta quindi una lotta molto dura e difficile, da un lato portare avanti il pensiero rivoluzionario di Antonucci, farsi portavoce della sua diversità di approccio alla questione di diversità e devianza; dall’altro difendere quelle conquiste, anche parziali, della legge Basaglia.
Apparentemente sembra una contraddizione, ma cosa non è contraddizione nel vivere?

http://www.controappunto.org/documentipolitici/psich.html

 

 

 

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