Brindisi non è un porto da poco dal 14 set 2002!

Traffico nei Balcani Brindisi è candidata

14 settembre 2002 —   pagina 11   sezione: BARI

BRINDISI – Un progetto internazionale con l’ obiettivo di favorire la nascita di un’ Agenzia che uniformi il controllo del traffico aereo nel sud dell’ Europa e nell’ area dei Balcani è stato presentato a Roma nella sede del ministero degli esteri in una riunione, durata due giorni e conclusasi ieri, sulla cooperazione regionale nel settore della gestione del traffico aereo superiore a 20.000 piedi. Alla riunione – informa l’ Ente nazionale per l’ aviazione civile – hanno partecipato i delegati delle Direzioni generali dell’ Aviazione civile di Bulgaria, Macedonia, Romania, Grecia, Albania, Malta e Iugoslavia. L’ Italia – si aggiunge nella nota – «in possesso delle conoscenze tecniche e del supporto industriale necessari a gestire un progetto di così ampio respiro, ha presentato la candidatura del Centro di Brindisi per l’ unificazione delle Fir (Flight information region), centri di controllo regionali di Belgrado, Tirana, Sofia, Varna, Bucarest, Atene, Macedonia, Malta, Nicosia, Brindisi e di una parte di Roma». Il progetto Enac prevede infatti nelle sue linee guida la riduzione dei centri di controllo di traffico aereo, la razionalizzazione dei flussi di traffico, l’ uso di tecnologie e protocolli armonizzati, la cooperazione tra controllori di volo civili e militari, l’ omologazione degli standard di professionalità del personale. L’ Agenzia per il controllo del traffico aereo nel sud Europa e nei Balcani «opererebbe – è detto ancora nella nota dell’ Enac – nell’ ambito delle politiche di Eurocontrol».

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/09/14/traffico-nei-balcani-brindisi-candidata.html

 

05/04/2012
Brindisi: piano Enac,sicurezza o altro?

La notizia e’ stata messa in stand by da un po’ tutti gli organi d’informazione ed invece rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei cittadini brindisini. Con la complicita’ del commissario Pezuuto e dei tecnici comunali la ns.amministrazione ha accettato senza neppure fare alcuna osservazione il piano di sicurezza presentato da Enac per il nostro aeroporto.La conseguenza di questa accettazione senza neppure interferire e’ che oramai non si puo’ piu’ intervenire per rendere piu’ accettabili questi vincoli .Per essere piu’ chiari la situazione nella quale si trovera’ la nostra citta’ sara’ questa:nelle zona di atterraggio degli aerei non sara’ possibile costruire in altezza ,e quindi l’indice di fabbricabilita’ e’ praticamente vicino allo zero.Inoltre non sara’ possibile neppure organizzare spettacoli aperti al pubblico e quindi l’intera parte del porto interno, del Casale e della gran parte del quartiere paradiso e di tanta parte del nostro porto esterno non saranno praticabili, e non saranno piu’ edificabili Un colpo mortale anche al calcio perché’ il campo Fanuzzi si trova nel pieno del cono di atterraggio e quindi stando alla norma di protezione Enac,nessuna partita si potra’ disputare,almeno in concomitanza con l’apertura dell’aeroporto e quindi praticamente nell’arco dell’intera giornata ad eccezione della notte. Ma come si fara’ anche per i progetti di riqualificazione del quartiere Paradiso? E per quelli tanto pubblicizzati della sciaia?E se per caso si volesse riprendere il progetto del terminal per i containers nel quale e’ naturale pensare a gru di notevole altezza per lo scarico ed il carico,? Gli abitanti del rione casale che volessero utilizzare la norma per costruire anche una villetta ad un piano non lo potranno piu’ fare. E tutto questo e’ stato possibile senza colpo ferire e cioe’ senza alcun avviso alla citta’, senza informare nessun organo di stampa senza neppure fare un semplice ricorso., Un fatto assai grave che andrebbe subito approfondito da parte dei partiti politici e dei candiati sindaci per confrontarsi su questo problema che potrebbe bloccare definitivamente zone di espansione anche sulla costa ,dove tutti dicono di voler studiare nuovi investimenti:Come si puo’ pensare ad una tale ipotesi con questo vincolo pesante?Speriamo solo che da palazzo di citta’ qualcuno voglia spiegare ai brindisini come stanno le cose ,e se magari ,si possono limitare i danni o se ci sono alternative che aggirino l’ostacolo .Insomma facciamo qualcosa ,muoviamoci e non lasciamo che altri vincoli blocchino Brindisi e le sue potenzialita’.- Il tutto senza voler pensare a male, perché’ il dubbio che puo’nascere e’ questo: non si sarebbe fatto risorso volutamente per avere maggiore cubatura disponibile per altre zone dove ,magari, e’ piu’ conveniente investire per alcuni gruppi in citta’, gia’ proprietari di quelle zone di espansione inserite del famoso

documento programamtico preliminare approvato in fretta e furia nello scorso agosto dal consiglio comunale nella sua ultima uscita ?

http://www.pugliatv.com/web/news.asp?id=30386

Questa voce è stata pubblicata in ORDINARIO STORIA D'ITALIA e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.