Carlo Ginzburg: I benandanti pdf ed altro di C. Ginzburg + De Martino

i benandanti – Labirinto magico

Con questo volume (apparso in prima edizione nel 1966) Carlo Ginzburg ha ricostruito una vicenda, che getta nuova luce sul problema generale della stregoneria. l «benandanti» – cosí si chiamavano nel Friuli, tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento, i portatori di un culto della fertilità – si presentarono in un primo tempo come difensori dei raccolti contro le streghe e gli stregoni. Poi, in meno di un secolo, sotto la pressione degli inquisitori, eccoli inaspettatamente assumere i tratti degli odiati antagonisti. Questa trasformazione ha probabilmente valore esemplare. Le diramazioni al di là delle Alpi delle credenze imperniate sui «benandanti» consentono di avanzare un’ipotesi generale sul significato e le origini della stregoneria popolare. «Il Ginzburg – ha scritto Alberto Tenenti su “Studi storici” – propone all’attenzione degli studiosi una massa di documenti che nessuno prima di lui aveva sfruttato. In un campo in cui le indagini sono cosí scarse e lo stesso ritrovamento di materiale nuovo è assai arduo, non si può non plaudire alla sua ricerca e annettere la piú grande importanza alle serie archivistiche da lui messe in luce» http://www.anobii.com/books/I_benandanti/9788806161880/01c9b3c3b1afff8baf

Paura reverenza terrore

Autore

Carlo Ginzburg  

Risvolto
Siamo circondati, sommersi dalle immagini. Dagli schermi dei computer e degli apparecchi televisivi, dai muri delle strade, dalle pagine dei giornali, immagini d’ogni genere ci seducono, ci impartiscono ordini (compra!), ci spaventano, ci abbagliano. Questo libro ci invita a guardare le immagini lentamente, attraverso alcuni esempi, notissimi e meno noti: Guernica, il manifesto di Lord Kitchener con il dito puntato verso chi guarda, il Marat di David, il frontespizio del Leviatano di Hobbes, una coppa d’argento dorato con scene della conquista del Nuovo Mondo. Immagini politiche? Sì, perché ogni immagine è, in un certo senso, politica: uno strumento di potere. Siamo soggiogati da menzogne di cui noi stessi siamo gli autori, ha scritto Tacito – e sono parole indimenticabili. È possibile infrangere questo rapporto? https://www.adelphi.it/libro/9788845930041

Il formaggio e i vermi è un saggio storico di Carlo Ginzburg edito da Einaudi per la prima volta nel 1976.

Il saggio ha per oggetto la vita e, soprattutto, i due processi per eresia sopportati da Domenico Scandella, contadino e mugnaio di Montereale Valcellina, nato nel 1532. Il libro si inserisce nel filone di ricerca sulla storia delle classi subalterne; non per niente, l’ampia prefazione si apre con la citazione da Bertolt Brecht “Chi costruì Tebe dalle sette porte?”.

Il protagonista della vicenda narrata, infatti, pur sapendo leggere e scrivere, non appartiene certamente né al clero né alla nobiltà e fa parte dello sterminato numero di persone di cui la storia spesso non si occupa. Il titolo del libro è tratto da un verbale del processo nel quale l’imputato descrive come crede si sia formato il cosmo: in un caos primordiale, i quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) erano tutti fusi insieme. Il caos si va poi condensando in una massa come il formaggio nel latte e dentro di esso, proprio come si creano i vermi nel formaggio, nascono gli angeli e Dio, per volontà della Santissima Maestà. Nel corso del libro, l’autore mostra come dietro a questa descrizione della Cosmogonia si celino influssi della Bibbia e di altri libri conosciuti dal mugnaio friulano, ma anche elementi della cultura popolare, alcuni dei quali presumibilmente di origine antichissima. L’idea della nascita del vivente dal non vivente (i vermi dal formaggio), peraltro, era in quel periodo appannaggio della cultura ufficiale e non solo delle credenze popolari, e paradossalmente era considerata un’idea di tipo scientista in quanto contrapposta all’idea di creazione da parte di un essere superiore.

Il libro non si limita solamente a trattare la vicenda del mugnaio friulano, ma interviene autorevolmente su due grandi questioni storiografiche.

  1. L’analisi del metodo, dell’importanza e delle finalità della “storia dal basso”, sulla quale l’autore si intrattiene specialmente nella prefazione.
  2. L’analisi del rapporto tra la cultura ufficiale, o cultura delle classi dominanti, e cultura popolare.

In questo secondo tema, che costituisce probabilmente il frutto più affascinante dell’intero libro, l’autore analizza la cultura popolare per capire, in primo luogo, se si possa parlare veramente e in che senso di cultura popolare, dopodiché per comprendere quali sono i prodotti della cultura popolare, come essa si sviluppa e come si tramanda tra generazioni, quali sono gli influssi reciproci tra cultura popolare e cultura ufficiale ed infine quali le ripercussioni politiche e sociali della cultura popolare.

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_formaggio_e_i_vermi

‘Storia Notturna’ by Carlo Ginzburg – controappuntoblog.org

ERNESTO DE MARTINO – controappuntoblog.org

“La terra del rimorso”: le ragioni di una ricerca | controappuntoblog.org

Ernesto De Martino : Sud e Magia pdf – controappuntoblog.org

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