Notizia scritta il 18/03/17 alle 08:10. Ultimo aggiornamento: 18/03/17 alle: 10:24
ALITALIA: SCIOPERO IL 20 MARZO E IL 5 APRILE CONTRO 2037 ESUBERI E TAGLI SALARIALI FINO AL 32%
Oltre 2000 licenziamenti in Alitalia tra il personale di terra e tagli agli stipendi fino al 32% per il personale di volo.
E’ quanto emerge dal nuovo Piano industriale presentato dal Cda di Alitalia. Confermate le indiscrezioni delle scorse settimane che parlavano di un piano lacrime e sangue con tagli al personale e ai mezzi a fronte di investimenti ridotti.
Il piano industriale prevede in sostanza un esubero di 2037 persone tra il personale di terra ( non è ancora chiaro quanti saranno esternalizzati e quanti sono invece esuberi effettivi). Per quanto riguarda il personale navigante ad agosto scade la solidarietà per 400 dipendenti, e potrebbe non essere rinnovata. Riguardo agli organici degli uffici, l’aviolinea avrebbe chiesto una riduzione del 51% dell’organico sostenendo che sarebbe in linea con le migliori pratiche degli altri vettori.
Tagli anche agli stipendi: per gli assistenti di volo dovrebbe essere decurtato del 32% mentre quello dei piloti verrebbe ridotto dal 28% per gli addetti al medio raggio e al 22% per chi è impiegato sul lungo raggio.
“ Ancora una volta si chiedono tagli e sacrifici ad un tessuto sociale già provato da decenni di crisi e da 8 anni di ristrutturazioni senza senso– scrive in un comunicato l’Usb Lavoro privato– Ancora più grave il fatto che gli azionisti hanno vincolato i finanziamenti all’accettazione da parte dei sindacati dei tagli al costo del lavoro e all’occupazione“.
Piano che non piace ai sindacati che infatti lo hanno bocciato e hanno annunciato lo stato di agitazione. Il primo sciopero dei controllori di volo è previsto per lunedì 20 marzo, a scioperare per l’intera giornata è anche il sindacato di base Cub. Alitalia ha già cancellato il 40% dei voli per quella data. Ai nostri microfoni Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti. Ascolta o scarica
La seconda giornata di sciopero invece è prevista per il 5 aprile ed è stata indetta dai sindacati confederali. A incrociare le braccia lo stesso giorno anche l’Usb che nella prossima settimana sta organizzando diverse assemblee e mobilitazioni. Uno sciopero quello del sindacato di base non solo contro il piano Alitalia ma anche per denunciare i tanti casi di crisi industriale del settore e per chiedere l’intervento diretto del governo: “ Serve una politica industriale di settore che parta da regole uguali per tutti gli operatori, sono necessari investimenti per il rilancio di Alitalia e anche la nazionalizzazione non deve essere un tabù” è il commento di Francesco Staccioli, Usb Lavoro privato che abbiamo raggiunto ai nostri microfoni. Ascolta o scarica