JANACEK: Das schlaue Füchslein (Walter Felsenstein Edition), LA PICCOLA VOLPE ASTUTA

LA PICCOLA VOLPE ASTUTA

Opera in due atti e nove quadri

LEOS JANACEK, compositore cèco,

Moravia settentrionale, 1854-1928

E’ una delle opere più rappresentative del teatro musicale cecoslovacco moderno. Il libretto dello stesso compositore si ispira a un romanzo a puntate per una serie di illustrazioni di animali. Tutto il libretto si basa su un gioco di riflessioni fra un mondo di animali dal comportamento simile a quello degli uomini e un mondo di uomini vicini alla natura e al regno animale.

Immagini e rappresentazione scenica

Le scene dell’opera sono state realizzate con attori e pupazzi animati: la volpe, le galline, gli insetti, gli uccelli avevano dei colori vivaci.

Le immagini erano molto belle e anche molto colorate. A volte compariva una libellula: la libellula era vestita di rosa e di blu, con scarpine che erano abbinate al vestitino. La libellula era una ballerina che si muoveva a passi di danza, i passi erano molto lenti e certe volte erano più ritmati. Nelle immagini si vedevano degli effetti speciali,chei erano comedelle ombre che si muovevano al ritmo della musica interpretando i personaggi, ma prima di tutto Briscola che era il personaggio più importante

Gli attori indossavano costumi della Cecoslovacchia, dove è ambientata l’opera.

La musica rende perfettamente la poesia e il mistero di tale mondo servendosi di un linguaggio pieno di sfumature, di tocchi sfuggenti, di tipo impressionistico.

L’autore, nella musica, si rifà al canto popolare cèco e utilizza un declamato caratteristico di grande efficacia. Questa è senza dubbio una delle sue composizioni più liriche e melodiose.

Trama – Un guardiacaccia, dopo aver catturato la volpe Briscola, inutilmente cerca di educarla al mondo degli uomini: essa fa la rivoluzione nel pollaio, rompe i lacci e torna nel bosco dove ritrova la sua vita libera. Invano il guardiacaccia cerca di riafferrarla, infatti è per lui l’immagine di Térinka, creatura bella e selvaggia, amata in gioventù e in seguito corteggiata invano da un maestro di scuola. Quando Térinka sposerà un vagabondo libero come lei, la volpe morirà per mano dello stesso uomo, desideroso di donarne la pelliccia alla moglie. Ma la morte della volpe è parallela alla fine di Térinka. Il ciclo sembra così concludersi, ma, all’inizio della primavera, il guardiacaccia, trovandosi nella medesima radura dove aveva catturato Briscola,scorgerà gli occhi di una piccola volpe identici a quelli della madre che lo fissano con lo stesso desiderio di vita. La musica dell’opera era ritmata e vivace, soprattutto nei momenti della caccia e dolce nei momenti di pace e d’amore. La musica era spesso accompagnatada balli.

 

La storia

Un giorno un guardiaboschi stava passando per un sentiero quando vide una pietra molto comoda per schiacciare un pisolino; poco più in là si svolgeva un concerto di animali; un gruppo di volpi lì presente li stava ascoltando, quando ad un tratto una rana si presentò.

Una piccola volpe la inseguì, fino a incontrare il guardiaboschi che si svegliò e catturò Astuta, la volpe. La portò a casa sua anche se la moglie non era tanto d’accordo. Dopo poco dei ragazzini la stuzzicarono, allora intervenne la moglie mandandoli a studiare. La volpe che era sistemata vicino al pollaio disse alle galline che non erano costrette a stare sotto il potere maschile del gallo .

Volle aiutarle a essere libere, quindi decise di mangiare il gallo. La moglie del guardiacaccia ordinò al marito di uccidere la volpe, ma lui non volle, perciò fece finta di ucciderla, ma senza volerlo la liberò. Astuta tornò nel bosco ove incontrò una volpe maschio che si innamorò di lei, chiedendole di sposarlo .

Ma essa voleva essere libera , ed era stupita dal gesto della volpe . Alla fine decise di sposarlo; le nozze si tennero nella casa del picchio, che interpretava il parroco .Le volpi fecero una cucciolata di quattro volpacchiotti . Intanto comparve un venditore ambulante di polli, che cercava una volpe per farne un manicotto da regalare a Terinka, la bellissima zingara di cui tutti erano innamorati. Sul sentiero, il venditore di polli incontrò le volpi che discutevano su quando avrebbero fatto la prossima cucciolata. Il venditore voleva uccidere il maschio, ma Astuta volle difenderlo distraendo il venditore di oche, così sacrificò la sua vita per il marito. Per molto tempo il guardiaboschi la cercò invano; la primavera successiva seppe che era morta, e cercando consolazione ritornò nel posto dove aveva trovato Astuta. Le cose si ripeterono allo stesso modo, il guardiaboschi rifece il sonnellino, e quando si svegliò ritrovò una rana che era il nipote di quella rana, all’angolo vide una cucciola di volpe uguale a Astuta con i suoi stessi occhi che ricordavano la bellissima Terinka.

http://ospitiweb.indire.it/~cnee0004/giornale4/volpe.html


L. Janáček : Die Schlaue Füchslein 1 –

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