Migranti, nuova strage con 10 morti nel Canale di Sicilia.

Migranti, nuova strage con 10 morti nel Canale di Sicilia. Seimila profughi soccorsi nel fine settimana

04 maggio 2015

PALERMO – Non succedeva da mesi. Un barcone è persino riuscito ad arrivare indisturbato fino al porto di Lampedusa, a “bucare” il via vai di soccorsi iniziato sabato mattina lungo il Canale di Sicilia. Quasi seimila persone soccorse in 48 ore, una ventina tra barconi e gommoni, dieci morti: alcuni di stenti, di sete, ustionati, trovati dai soccorritori sul fondo dei gommoni, tra i piedi dei loro compagni sopravvissuti, altri annegati in mare nel disperato tentativo di raggiungere un rimorchiatore. Ogni soccorso nasconde una tragedia. È stata un’altra domenica di passione per le navi della Guardia costiera e della Marina militare italiana, come al solito coadiuvate da mercantili di passaggio e rimorchiatori delle piattaforme petrolifere. Una nave francese, la Commandant Birot, ha invece sbarcato nel pomeriggio a Crotone 216 migranti di varie nazionalità.

Immigrati: 870 sbarcati a Pozzallo

“Mi vergogno perché l’Europa non fa ciò che dovrebbe e potrebbe fare per i migranti. L’Ue deve sapere cosa state facendo qui e io mi farò portavoce”, ha detto il vicepresidente del Parlamento federale tedesco e leader dei Verdi, Claudia Roth, in Sicilia da tre giorni in rappresentanza del Bundestag. Una nuova ondata di partenze dalla coste libiche approfittando del meteo favorevole e centri di prima accoglienza siciliani di nuovi pienissimi. Persino a Lampedusa, dove il centro è dall’anno scorso solo parzialmente agibile e dove ormai la regia di smistamento dei profughi tende ad evitare l’arrivo di migranti, ne sono stati sbarcati più di 500. Oggi l ministro dell’Interno Angelino Alfano sarà a Palermo e Catania dove presiederà due vertici, presso le rispettive prefetture, ai quali prenderanno parte i prefetti e i responsabili della sicurezza a livello territoriale. Tra i temi da affrontare ci sarà anche la nuova ondata migratoria.

Trapani, sbarcati 382 somali. C’è anche una neonata

Sono stati una ventina i barconi che ieri, nel giro di poche ore, hanno lanciato l’Sos con i telefoni satellitari. Per le navi dei soccorsi è stata una corsa contro il tempo per evitare l’affondamento di gommoni ormai semisgonfi e il ribaltamento di vecchi barconi stracarichi. Solo in uno erano state stipate ottocento persone, come sul peschereccio ribaltatosi quindici giorni fa con il suo carico di centinaia di migranti andati incontro a una morte terribile rinchiusi nella stiva. E in un gommone, la nave Fiorillo ha tratto in salvo ben 397 persone. In due dei gommoni raggiunti dai soccorsi sono stati trovati i cadaveri di quattro migranti, tre in uno, quattro nell’altro, probabilmente morti per gli stenti della traversata. Tra i 105 profughi tutti dell’Africa subsahariana agganciati dal mercantile Prince 1 a 45 miglia a nord est di Tripoli l’equipaggio ha pietosamente composto i corpi di tre persone. Altri quattro, ormai senza vita, erano tra i 73 soccorsi da un’altra imbarcazione privata, il mercantile Zeran, a 35 miglia a nord est di Tripoli. E altre due persone erano in condizioni gravissime, quasi disperate tanto che i marinai hanno tentato estreme manovre di rianimazione. C’erano feriti, donne incinte e una neonata sui sei gommoni soccorsi dal mercantile liberiano “Santa Giorgina”, che ieri ha sbarcato 382 profughi somali a Trapani.

Poche miglia più in là, in tre si sono lanciati da un gommone nel disperato tentativo di raggiungere un rimorchiatore, ma i tre migranti non ce l’hanno fatta e all’equipaggio non è rimasto che tirare a bordo i loro corpi tra le lacrime dei 78 compagni di viaggio incolumi. In extremis, quasi davanti le coste libiche, la Finanza ha soccorso un barcone con 330 migranti tra cui diciotto bambini e sessanta donne. A terra, in Sicilia e in Calabria dove il ministero dell’Interno ha dato disposizioni di sbarcare i nuovi arrivati, è stato approntato il dispositivo di primo soccorso e accoglienza, mentre Viminale e prefetture in queste ore cercano freneticamente nuovi posti liberi in strutture dalla Sicilia alla Val d’Aosta.

E nel frattempo è terminato da poco lo sbarco nel porto di Pozzallo (Ragusa) degli 870 migranti arrivati sul rimorchiatore Asso 29 attraccato stanotte alle tre. I profughi sono in maggioranza uomini: 718, per il resto 103 donne e 50 minori. Tra gli approdati anche una neonata di tre giorni che che è stata trasferita subito in ospedale insieme alla madre. Ricoverate anche due donne in gravidanza e due uomini con febbre alta. Diversi casi di scabbia (più di 80) e i portatori sono stati posti in isolamento per il trattamento adeguato. La maggioranza del gruppo sbarcato è di nazionalità subsahariana ma vi sono anche siriani e del Bangladesh. La polizia ha avviato le operazioni di trasferimento per 350 migranti, mentre, gli altri resteranno nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/05/04/news/migranti_nuova_strage_con_10_morti_nel_canale_di_sicilia

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