Le false memorie “quasi umane” dei bombi – bombi e gatti

27 febbraio 2015

Le false memorie “quasi umane” dei bombi

Il bombo, un insetto della famiglia degli apidi, ha problemi di memoria poiché può fondere diversi ricordi in uno solo, proprio come può capitare agli esseri umani.  Lo dimostra un nuovo studio, in cui vari esemplari di questa specie sono stati addestrati a ottenere una ricompensa dopo aver riconosciuto fiori di colori diversi. Il fenomeno ha un preciso significato adattativo: dimenticare i particolari e ricordare solo le caratteristiche generali di un oggetto fa risparmiare risorse cognitive(red)

La memoria umana spesso fa cilecca, con conseguenze a volte disastrose per esempio quando si tratta di sostenere un esame universitario o testimoniare in tribunale. Un nuovo studio pubblicato su “Current Biology” firmato da Kathryn Hunt e Lars Chittka della Queen Mary University di Londra ha ora dimostrato che anche il bombo (Bombus terrestris), un insetto della famiglia degli apidi, ha problemi di memoria. In particolari occasioni, può infatti fondere diversi ricordi in uno solo, in modo del tutto simile a quanto avviene per gli esseri umani. Lo studio, sottolineano gli autori, è il primo ad analizzare il fenomeno dei falsi ricordi in una specie diversa dalla nostra, suggerendo che potrebbe essere molto diffuso nel regno animale.

Il bombo è un insetto con buone capacità cognitive: può infatti ricordare forma, colore e profumo di vari tipi di fiori, il che gli permette per esempio di bottinare fiori molto lontani dal nido e ritrovare senza problemi la strada del ritorno.

Le false memorie "quasi umane" dei bombi
Un esemplare di Bombus terrestris su un fiore (©entomart/Wikimedia Commons)

Hunt e Chittka hanno addestrato un gruppo di bombi ad aspettarsi una ricompensa quando visitavano prima un fiore artificiale di colore giallo e poi un fiore colorato con anelli bianchi e neri concentrici, o viceversa. Nella fase successiva, i bombi erano sottoposti, a diversi giorni di distanza, a un test: dovevano scegliere tra tre tipi di fiori: due identici a quelli dell’addestramento, e un terzo fiore con anelli concentrici gialli e bianchi, quindi con caratteristiche intermedie rispetto agli altri due.

Se il test veniva condotto pochi minuti dopo l’addestramento, i bombi mostravano una chiara preferenza per l’ultimo dei fiori da cui avevano ottenuto la ricompensa, indicando quindi che la loro memoria a breve termine per i fiori era buona.

Se però il test veniva effettuato a distanza di tre giorni, i bombi non erano più così certi nelle loro scelte. Posti di nuovo di fronte ai fiori, all’inizio la scelta era simile a quella fatta subito dopo l’addestramento, ma via via che il tempo passava sembravano sempre più confusi: in metà dei casi, hanno iniziato a scegliere il fiore che non avevano mai visto.

Hunt e Chittka ritengono che questa fusione dei ricordi a lungo termine sia simile a quella che si verifica nella memoria umana. La loro ipotesi è che questi falsi ricordi non siano dei malfunzionamenti nel sistema di memoria, ma l’esito di un processo adattativo che per altri versi funziona piuttosto bene.

“La capacità di estrarre schemi e regolarità tra differenti eventi nel nostro ambiente ha un profondo significato adattativo: in effetti, l’abilità di memorizzare principi gerarchici per categorizzare gli oggetti può aiutarci a rispondere alle nuove situazioni”, ha spiegato Chittka. Ma queste abilità potrebbero andare a discapito della memorizzazione corretta di ogni dettaglio”.

Alcuni studi su esseri umani hanno dimostrato che le persone più abili nel classificare un gran numero di oggetti sulla base di alcune caratteristiche generali sono più esposte al rischio di falsi ricordi. Ciò può essere dovuto alla necessità del cervello di economizzare le risorse: nel caso degli insetti questo fenomeno sarebbe molto intenso, data la loro capacità cerebrale limitata.

http://www.lescienze.it/news/2015/02/27/news/bombo_memoria_fusione_ricordi-2502053/

axwolf la mia Susyna, ancora giovincella, passa buona parte della giornata ad osservare i movimenti intorno ai cespugli della lavanda.
Ora data la giocosità felina vorrei aver conferma se l’insettuccio qui sotto, pelosone vellutato, HA IL PUNGIGLIONE ????

non chiedetemi il nome scientifico, anzi se qualcuno lo sa …..

Grazie

minnieminou

Quote:


E’ un Calabrone, pericolosissimo


Bombo, calabrone, anche a me sembra proprio uno di quelli e il pungiglione ce l’hanno eccome, da piccola uno mi ha punto su un piede e non ho camminato per una settimana

sono pacifici, non aggressivi come le vespe, però hanno più veleno di un’ape (mio padre le allevava ed ho ricevuto qualche pinzata, ma tutta un’altra cosa) e se vengono attaccati…

certo che come biologa faccio un po’ pena nel linguaggio tecnico , speriamo che dopo la laurea….


uaua

Il nome scientifico è Vespa Crabro…
Laura


axwolf

potatura anticipata in vista …

uff … alcuni mi han detto che non pungono…. sgrunt…. speravo….

vado in ricerca sul web ,intanto grazie !!!


axwolf

fermi un attimo….
ma questo non è come una grossa ape (che qui viene chiamato “ammazzacavallo”) … è piu’ ciccione ed ha il corpo rivestito di peluria tipo velluto….
ho guardato la foto su wikipedia e animalieanimali ma non è quello …
devo fare altre foto…..

mannaggia ieri ce ne era uno morto, potevo tenerlo ma mi faceva impressione fotografarlo stecchito .

http://www.clinicaveterinaria.org/public/permalink.php?topic=10375

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