Hedy Lamarr , la diva che inventò il telefonino in estasi

Hedy Lamarr – “la donna più bella del cinema” inventò il salto di frequenza (spread spectrum)

 

 
Disse di sé, con autoironia: « Non è difficile diventare una grande ammaliatrice: basta restare immobile e recitare la parte dell’oca »

 

 
Hedy Lamarr – (Vienna, 9 novembre 1913 – Altamonte Springs, 19 gennaio 2000),

Hedy Lamarr, nome d’arte di Hedwig Eva Maria Kiesler (Vienna, 9 novembre 1913 – Altamonte Springs, 19 gennaio 2000), è stata un’attrice e scienziata austriaca naturalizzata statunitense.

Nasce nel 1913 da genitori dell’alta borghesia ebraica: il padre Emil Kiesler era direttore di banca originario di Leopoli e la madre, Gertrud Lichtwitz, era una pianista nata a Budapest. Fu lanciata nel mondo dello spettacolo a fine anni venti poco più che adolescente da Max Reinhardt che la portò con sé a Berlino facendola lavorare in teatro. Hedy rinunciò così ai corsi di laurea in ingegneria che aveva intrapreso e dove era ritenuta un’allieva dall’intelligenza eccezionale. Lamarr sposò poco meno che ventenne Fritz Mandl, un imprenditore del settore dell’armamento che stava conducendo ricerche per giungere ad un sistema di guida a distanza di missili e siluri. Quando, dopo alcuni anni di matrimonio, Mandl strinse rapporti con il nazismo (che lei osteggiava) Lamarr lo lasciò, trovando riparo a Londra. Qui conobbe Louis B. Mayer, fondatore della MGM: attraverso la conoscenza del produttore, il salto verso Hollywood e il mondo del cinema, con il nome di Hedy Lamarr

Lamarr è stata definita “la donna più bella del cinema”. Ha legato il suo nome a due situazioni completamente differenti tra loro che hanno tuttavia contribuito a renderla leggendaria. È stata la prima donna dello schermo ad apparire in una scena di nudo integrale, e ciò accadde in “Extase” (Estasi), del regista cecoslovacco Gustav Machatý, girato nel ‘33 e presentato alla 2ª edizione della Mostra del cinema di Venezia, con il nome di Hedwig Kieslerová.

Nel 1941 Hedy Lamarr conobbe ad un party George Antheil, compositore d’avanguardia; fra i due si instaurò un’amicizia e da allora iniziarono a frequentarsi. Un giorno, mentre Antheil era al pianoforte, lei lo accompagnava con il canto e nonostante le variazioni di ritmo si accorse che si intendevano a perfezione.

Memore di quanto ascoltato nelle lunghe riunioni cui partecipava assieme all’ex marito, improvvisamente ebbe una sorta di folgorazione: non sarebbe stato possibile giungere ad un’analoga intesa nel cambiamento di frequenza del controllo radio, ad esempio, di un siluro? I due cominciarono a lavorare al progetto suddividendo il campo di frequenze disponibili in ottantotto sottocampi, o canali, vale a dire quanti i tasti di un pianoforte.

Il secondo evento destinato a segnare la sua vita fu il conseguimento del brevetto – assieme al compositore George Antheil – di un nuovo sistema di modulazione per la codifica di informazioni da trasmettere su frequenze radio, importante per comandare a distanza siluri e mezzi navali.


Brevetto n. 2.292.387 “Sistema di Comunicazione Segreta”

La scoperta fondamentale di Lamarr/Antheil fu che la trasmissione di onde radio poteva essere fatta rimbalzare da un canale all’altro a intervalli di tempo regolari in una sequenza di successione dei canali che fosse nota soltanto alle fonte di trasmissione ed al ricevitore.

Antheil suggerì di adottare – come rudimentale codice macchina – un sistema simile a quello dei rotoli di carta perforati usati nelle pianole meccaniche. Il progetto fu così presentato al “National Inventors Council” di Washington e brevettato l’11 agosto 1942 come “Sistema di Comunicazione Segreta – n. 2.292.387”.

Era ancora il tempo delle valvole termoioniche (e i transistor sarebbero arrivati solo anni dopo), così il progetto non suscitò grandi entusiasmi e fu bocciato dalla United States Navy, la marina militare degli Stati Uniti, che lo ritenne troppo complicato per essere adottato.

Respinta da Washington, dove avrebbe voluto lavorare per approfondire la sua invenzione, Lamarr fu invitata a restare a Hollywood per sfruttare il fascino di diva del cinema nella raccolta dei fondi necessari per finanziare la guerra.

La sua idea di modulazione codificata della portante di un segnale radio (spread spectrum) ossessionerà gran parte della sua vita. Il metodo sviluppato dalla coppia Lamarr/Antheil è, nella sostanza, un sistema di codifica delle informazioni da trasmettere ad un’entità che li riceverà nello stesso ordine col quale sono state trasmesse

Sebbene fortemente delusa per il naufragio del suo progetto con Antheil, Lamarr non poté che fare buon viso a cattiva sorte, accettando l’invito a fare da suffragetta a fianco dell’America contro il regime nazista, e offrendo un bacio a chi avesse sottoscritto almeno 25 mila dollari di obbligazioni (e secondo i gossip dell’epoca avrebbe racimolato in una sola serata 7 milioni di dollari); sarà successivamente al centro dell’attenzione anche di servizi segreti e apparati militari.

Lamarr avrà una sua personale rivincita nel 1962, quando la tecnica da lei ideata con Antheil verrà adottata dagli Stati Uniti come sistema di comunicazione a bordo di tutte le navi impegnate nel blocco di Cuba. Il concetto cardine di suddivisione di un ampio campo di frequenze in più canali trova oggi applicazione non solo nella crittografia o in scopi militari, ma anche nella telefonia mobile e nei sistemi informatici wireless. Da allora sono stati registrati oltre 1.200 brevetti riguardanti la tecnologia spread spectrum.

Hedy Lamarr morì il 19 gennaio 2000 ad Altamonte Springs nei pressi di Orlando in Florida. Assecondandone la volontà, il figlio Anthony Loder portò in Austria le sue ceneri e le disperse su una collina della Selva Viennese.

Note:

Spread spectrum

Lo spread-spectrum, in italiano espansione di spettro, è una tecnica utilizzata nelle telecomunicazioni in cui il segnale viene trasmesso su una banda di frequenze che è considerevolmente più ampia di quella dell’informazione contenuta nel segnale originario stesso (v. trasmissioni in banda larga). Tutto ciò viene fatto o allo scopo di migliorare il rapporto segnale/rumore, eliminando il maggior numero di interferenze e consentendo l’utilizzo contemporaneo della stessa gamma di frequenze a più utenti (miglioramento di efficienza spettrale), oppure allo scopo di mimetizzare il segnale radio trasmesso abbassandone la potenza specifica e portandolo quindi a confondersi con il rumore radio di fondo, in modo da sfuggire al rilevamento da parte delle stazioni di intercettazione radio.

Le origini del frequency hopping, espansione di spettro mediante il salto di frequenza (Frequency-hopping spread spectrum), si devono in realtà a Nikola Tesla,  nel giugno 1901 Tesla inventò un sistema analogo allo spread-spectrum il cui concetto di base era l’utilizzo del salto di frequenza, come risulta dai brevetti USA 723.188 e 725.605 registrati nel luglio 1900. A Tesla venne l’idea dopo aver presentato il primo sommergibile al mondo radiocomandato, nel 1898, quando fu chiaro che i segnali radio che controllavano il battello dovevano essere sicuri dall’essere “disturbati, intercettati o messi in interferenza in qualsiasi modo.” Nel 1942 l’attrice Hedy Lamarr e il musicista George Antheil riproposero, però il concetto di Tesla (con tutta probabilità all’oscuro del precedente dell’illustre scienziato), in altro modo (brevetto USA N. 2.292.387. Ispirandosi alle pianole meccaniche a rullo, i due proponevano di utilizzare un rullo di carta con cui sincronizzare i salti di frequenza del trasmettitore e del ricevitore. Il marito di Hedy Lamarr, ai tempi della seconda guerra mondiale, era fabbricante d’armi e le insegnò i segreti per bloccare i segnali radio per il controllo dei siluri. Quando scoprì che il marito Fritz Mandl,  un imprenditore del settore dell’armamento che stava conducendo ricerche per giungere ad un sistema di guida a distanza di missili e siluri, vendeva armi ad Hitler, fuggì a Hollywood per proseguire la sua carriera da attrice; qui, nel tempo libero, inventò la tecnica del frequency hopping per aiutare gli Alleati; il suo sistema utilizzava 88 frequenze (il numero dei tasti del pianoforte). Insieme al compositore George Antheil, ottenne il brevetto per la sua invenzione, ma non venne presa in considerazione dalle forze armate statunitensi. Solo anni dopo la scadenza del brevetto l’idea ricevette attenzione. Attualmente è utilizzata ampiamente nei più svariati sistemi di comunicazione, partendo dal campo militare – dato la difficoltà nel rilevare le trasmissioni e nel disturbarle – e arrivando allo standard del Bluetooth, nel campo della telefonia mobile e nelle comunicazioni Wi-Fi.

http://www.webalice.it/iw1pue/hedy_lamarr/hedy_lamarr.htm

Ritiratasi a vita privata in Florida divenne una sorta di eremita. Non parlava con nessuno, ne si mostrava, delegò qualsiasi contatto con quel mondo esterno che la ricordava al figlio, Tony Loder. Era diventata comunque irriconoscibile, sepolta sotto ore di operazioni chirurgiche. Fece di tutto per togliersi quella faccia, che tanti problemi le aveva dato “Mi ha fatto sposare 6 volte, fatto conoscere le persone sbagliate, provocato emicranie e attacchi di cuore. E’ una maschera che non riesco a togliere, è una maledizione“. La cosa buffa è che quel viso era il modello più richiesto negli anni 40 dalle donne che ricorrevano alla chirurgia estetica.
Durante gli anni 60 finì sulle prime pagine delle maggiori testate scandalistiche due o tre volte. La prima nel 1966 quando venne beccata a taccheggiare in un supermercato (ci ricascherà anche nel 1991). Le accuse caddero ma uno degli allievi di Andy Warhol ci fece su un filmetto, Hedy Goes Shopping, con un attore travestito da Lamarr, botulino compreso. La seconda a fine anni 60 quando uscì l’autobiografia Ecstasy and me. Fece causa al suo ghostwriter perchè si era permesso di inventarsi molti particolari, soprattutto della sua vita sessuale. Il libro alla fine era solo un riassunto dei suoi partner sessuali e cosa avesse fatto con essi. Nonostante il giudice definì il libro “disgustoso, oltraggioso e lesivo nei confronti della signora Lamarr” non le diede ragione.
Ormai lei aveva quella nomea, quella fama di donnaccia, ed era difficile capire quanto era finto, quanto era vero e quanto era verosimile. In Mezzogiorno e mezzo di fuoco c’è addirittura il personaggio Hedley Lamarr (e fece causa a Mel Brooks). Ormai è una leggenda, schiava della sua infausta reputazione.

http://filmbusterds.blogspot.it/2013/08/il-bianco-e-il-nero-52-hedy-lamarr-la.html

Controversial scene from Hedy Lamarr’s Debut Film, Ecstasy, 1933 from Robert Paul on Vimeo.


Hedy Lamarr (Hedwig Eva Maria Kiesler… di ouilsonpapa



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