Ho lasciato la casa paterna. Lettera alla madre. Sergej Esenin

“Ho lasciato la casa paterna.”

Ho lasciato la casa paterna,
l’azzurra Rus ho lasciato.
Con tre stelle sullo stagno il betulleto
scalda della vecchia madre la tristezza.
Come una rana d’oro
la luna si è riflessa nell’acqua calma.
Con il colore del melo la canizie
si è versata sulla barba del padre.
Non presto, non presto io ritornerò.
A lungo dovrà cantare e suonare la bufera.
Custodisce l’azzurra Rus
il vecchio acero su una sola gamba
e io so che allegria è in lui
perché la pioggia gli bagna le foglie,
perché quel vecchio acero
mi assomiglia con la sua testa.

SERGEJ ALEKSANDROVIČ ESENIN

Lettera alla madre.

Sei ancor viva, vecchiarella mia?

Anch’io son vivo. Salve a te, salve!

Fluisca ancora sulla tua casetta

Quella indicibile luce serale.

Mi scrivono che tu. celando l’angoscia,

Troppo ti rattristi per me,

Che spesso t’affacci sulla strada

Nella tua vecchia giubba fuori moda.

E che nel buio azzurro della sera

Ti si presenta spesso una visione:

Vedi qualcuno in una rissa di bettola

Cacciarmi in cuore un coltello finnico.

Ma non è nulla, cara! Sta’ tranquilla.

É soltanto un penoso delirio.

Non sono ancora un ubriacone ancora sì incallito

Da morire senza rivederti.

Ti voglio bene ancora come un tempo

E il mio sogno è solo di tornare,

Vinta la mia indomita tristezza,

In quella nostra misera casetta.

Tornerò quando il bianco giardino

Aprirà i suoi rami a primavera.

Solo tu non mi svegliare all’alba

Come facevi otto anni fa.

Non ridestare un sogno svanito,

Non turbare ciò che non s’è avverato;

Troppo precoci perdite e stanchezza

M’è toccato provare nella vita.

E non insegnarmi a pregare.

Non occorre! Non si può ritornare al passato.

Sei tu sola il mio aiuto e il mio conforto,

Tu sola la mia luce ineffabile.

Dimentica dunque la tua angoscia.

Non rattristarti troppo per me.

Non andare così spesso sulla strada

Nella tua vecchia giubba fuori moda…

SERGEJ ALEKSANDROVIČ ESENIN


Angelo Branduardi – Confessioni di un Malandrino

Esenin– Cantico del pane- La vacca | controappuntoblog.org

Georgy Sviridov’s “Poem in memory of Sergey Esenin .

Forse,ci fosse stato inchiostro all’«Angleterre»,non avreste …

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