L’Eurozona nei guai. La Germania che vede il Pil scendere per la prima volta dal 2012. La Francia in stagnazione e fuori dai parametri del Patto di stabilità. La prima reazione potrebbe essere: mal comune mezzo gaudio. Ma questo principio “in economia non vale”, ha detto a poche ore dalla diffusione dei dati il premier Matteo Renzi. Anche pensare che quello che succede a Berlino e Parigi non ci riguardi, però, sarebbe miope. Un esempio: se i connazionali di Angela Merkel diventano più poveri, è probabile che taglino shopping e vacanze in Italia. Mentre se i francesi ottengono da Bruxelles l’agognata “flessibilità”, Roma potrà pretendere altrettanto. E, di conseguenza, evitare le temute manovre. Ilfattoquotidiano.it ha parlato delle conseguenze delle notizie di giovedì per le famiglie e le imprese italiane con Sergio De Nardis, capo economista dell’istituto di ricerca Nomisma.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/14/berlino-frena-e-parigi-ristagna-ecco-che-cosa-cambia-per-gli-italiani/1091325/
dalla sala trader dal 19 al 21 11 2012. …e ALLORA …
Germania locomotiva d’Europa. I salariati gettati nella caldaia
il grafico del giorno, VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE, La teoria marxista della catastrofe
Crisi finanziaria, crisi bancaria e qualcosa d’altro ancora