L’art rupestre d’Afrique – colloque international
Le colloque international “L’art rupestre d’Afrique” se déroulera du 15 au 17 janvier 2014, à Paris, au centre Panthéon et au musée du quai Branly.
Ce colloque est organisé par :
– le Département de la Recherche et de l’Enseignement du musée du quai Branly
– l’équipe de recherche sur l’Afrique et la direction de la Recherche de l’UMR 7041 du CNRS (ArScAn)
– l’Université de Paris1 Panthéon-Sorbonne,
avec la collaboration de l’UNESCO.
http://mae.hypotheses.org/2844
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la Cappella Sistina della Preistoria : Lascaux
Le grotte di Lascaux
Le grotte di Lascaux si trovano in Dordogna, nella Francia sud-occidentale. Furono scoperte nel 1940 da quattro ragazzi che cercavano il loro cane, scomparso in un buco del terreno. Si calarono con le corde nella cavità e scoprirono quella che viene definita la Cappella Sistina del Paleolitico.
Il pensiero simbolico nella pittura primitiva
Il simbolismo è innegabilmente l’essenza dell’umanità. Se vi è una sola cosa che distingue l’uomo da tutte le altre forme di vita, attuali o estinte, è la capacità di pensiero simbolico: saper generare complessi simboli mentali ed elaborarli in nuove combinazioni.
È proprio questo il fondamento dell’immaginazione e della creatività: la capacità, unicamente umana, di creare un mondo nella propria mente, e di ricrearlo in quello reale che si trova all’esterno. Altre specie possono sfruttare il mondo esterno con grande efficienza, come gli scimpanzé, ma mantengono sostanzialmente il ruolo di soggetti passivi e meri osservatori. Anche i Neandertaliani, per quanto notevoli possano essere stati, con tutta probabilità si erano a malapena liberati da questa condizione.
È nelle manifestazioni artistiche dei Cro-Magnon che si rivela pienamente la singolare capacità umana di questa popolazione. La loro arte fu molto più di un’interpretazione meccanica dell’ambiente che li circondava. Fu invece una complessa ri-creazione del mondo esterno, reso con squisito senso dell’osservazione e con padronanza dei propri mezzi. Non conosceremo mai con certezza il contesto mitico (o i contesti) di quella ri-creazione, ma è evidente che persino le superbe immagini degli animali con cui i Cro-Magnon condividevano il territorio avevano per loro un significato simbolico che trascendeva la semplice identità zoologica. Riconosciamo subito i segni astratti che punteggiano i fregi degli animali di Lascaux indicandoli come “simboli” (quale altro senso avrebbero?), ma è evidente che le immagini degli animali erano per i Cro-Magnon che le dipinsero molto più di semplici raffigurazioni: sono pregne di tutti i significati che popolavano il complesso universo mentale dei loro autori.
Tattersal T., Il cammino dell’uomo, Garzanti, p. 163.
http://gabriellagiudici.it/le-grotte-di-lascaux-la-cappella-sistina-del-paleolitico/