A Pino.
Pino Pinelli era un ferroviere.
Anarchico.
Per questo è stato buttato giu’ da una finestra della questura di Milano, nel dicembre del 1969, accusato con altri anarchici di aver messo le bombe alla banca dell’agricoltura di Milano esplose il 12 dicembre dello stesso anno.
Subito individuato come “belva” dall'”Unità” viene arrestato, interrogato e jettato giu’.
Uccidendo Pino si voleva fermare quel formidabile ciclo di lotte che invece non si fermò, e che attraversò tutti gli anni ’70, cercando veramente di cambiare le cose.
Di cambiare la vita!
Oggi, a tanti anni di distanza, di fronte ad “assedi” fasulli ed a movimenti reazionari di massa, di fronte all’anestesia operaia, quelle lotte rimangono solo un ricordo.
E nemmeno per tutti.