“Le Cosmicomiche” di Italo Calvino : James Erber Qfwfq – Cosmofonia – L’ultimo teorema di Fermat di Simon Singh – The Last Question by Isaac Asimov e Ingmar Bergman

“Lo so bene! – esclamò il vecchio Qfwfq, – voi non ve ne potete ricordare ma io sì. L’avevamo sempre addosso, la Luna, smisurata: quand’era il plenilunio – notti chiare come di giorno, ma d’una luce color burro –, pareva che ci schiacciasse; quand’era luna nuova rotolava per il cielo come un nero ombrello portato dal vento; e a luna crescente veniva avanti a corna così basse che pareva lì lì per infilzare la cresta d’un promontorio e restarci ancorata. Ma tutto il meccanismo delle fasi andava diversamente che oggigiorno: per via che le distanze dal Sole erano diverse, e le orbite, e l’inclinazione non ricordo di che cosa; eclissi poi, con Terra e Luna così appiccicate, ce n’erano tutti i momenti: figuriamoci se quelle due bestione non trovavano modo di farsi continuamente ombra a vicenda.”

In quel periodo, Qfwfq cadeva. Ma non era una caduta così come la intendiamo noi adesso, innanzi tutto perché non c’era nessun punto di riferimento e quindi non si sapeva se si cadeva o si era fermi, oppure se si stava salendo. In ogni modo l’impressione era di cadere.

Nella sua caduta era “accompagnato” da due persone, Ursula H’x e il tenente Fenimore. Tutti viaggiavano alla stessa velocità lungo linee parallele, senza toccarsi mai.

Qfwfq amava osservare Ursula H’x, ed era geloso quando la osservava il tenente. Ursula H’x, però, non guardava nessuno ma solo se stessa. I due uomini cercavano sempre di attirare la sua attenzione, ma senza successo.

Il problema più grande, per Qfwfq, consisteva nel fatto che le linee da loro percorse non si avvicinavano mai. Concentrandosi, però, capì che queste erano sì linee rette, ma attorcigliate fra di loro come una scrittura in corsivo. Riuscì allora ad entrare in contatto con il tenente cercando di ucciderlo, ma soprattutto riuscì a sovrapporsi alla linea di Ursula H’x, appartandosi con lei in una nicchia dello spazio.

itchiavari.it, Calvino Italo, Le cosmicomiche

La fantascienza del passato remoto: “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino

La fantasia di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, 1923 – Siena, 1985) si è sbizzarrita anche sul passato remotissimo dell’universo, con Le cosmicomiche. La prima edizione, contenente dodici racconti, venne pubblicata nel 1965; ne sarebbero seguite altre, ampliate con l’inserzione di nuove narrazioni.

L’autore si diverte a lasciare la parola ad un narratore interno proteiforme, il misterioso Qfwfq: egli esiste dalla notte dei tempi e rievoca i momenti salienti della nascita dell’universo, della Terra e delle specie viventi attraverso i suoi ricordi personali.
Come ha evidenziato lo stesso Calvino in un’intervista uscita in occasione della prima edizione delle Cosmicomiche, i suoi racconti si discostano dal genere fantascientifico tradizionale proprio perché sono ambientati nel passato più remoto del cosmo e non in un ipotetico futuro.
L’ispirazione viene comunque dalla scienza: partendo dalle ipotesi o dai dati dell’astronomia, puntualmente citati ad introdurre ogni racconto, Calvino lascia poi sciolte le briglie della sua fervida fantasia realizzando, in alcuni casi, dei piccoli gioielli di narrativa, senza mai tralasciare un aggancio con i problemi della società contemporanea.

Si può citare ad esempio il racconto poetico e suggestivo Senza colori, in cui Qfwfq ricorda la formazione dell’atmosfera intorno alla Terra e conseguentemente la nascita dei colori. A quel tempo lui era perdutamente innamorato di Ayl e proprio la nascita dei colori lo divise per sempre da lei: Ayl infatti non sopportò il cambiamento e preferì restare sepolta dietro una frana, nel grigiore che la faceva sentire protetta.
Una sorte non molto diversa da quella di G’d(W)n, la sorella di Qfwfq di cui si parla in Sul far del giorno: rimasta imprigionata nelle viscere della Terra, forse di sua volontà, quando la crosta terrestre si era solidificata.
Ironico e divertente è poi il racconto Lo zio acquatico, in cui si descrive l’evoluzione degli esseri viventi da acquatici in terrestri attraverso la storia di una giovane terricola che sceglie però di seguire il percorso inverso, tornando all’acqua.
Se i primi due personaggi femminili sembrano rappresentare la paura i fronte al nuovo e all’ignoto, il terzo sceglie il ritorno al passato in uno scatto entusiastico di vitalità, come piena realizzazione di sé. In ogni caso, però, il loro sguardo è rivolto all’indietro.
Il tema ritorna anche, declinato in maniera diversa, nel racconto I dinosauri, che racconta le peripezie dell’ultimo dinosauro (che altri non è che Qfwfq, che ha attraversato tutti gli stadi dell’evoluzione): unico sopravvissuto all’estinzione della sua specie, si mescola ai nuovi abitanti del pianeta senza essere riconosciuto, portando con sé la coscienza della sua diversità ma in fondo pronto a nuovi cambiamenti.
Meritano infine una menzione Tutto in un punto e Gli anni-luce, in cui il Big-Bang e la velocità di fuga delle galassie diventano il pretesto per parlare di apparenze e di pregiudizi.
Altri racconti, meno felici sul piano narrativo, illustrano la mancanza di certezze di cui soffre l’uomo moderno.

La scrittura calviniana si distingue come sempre per la sua limpidezza e nei racconti migliori si ammira l’estro dello scrittore capace di trasformare in immagini surreali, poetiche, fantastiche la realtà prosaica della scienza e i dilemmi della società umana.
Si insinua però sempre anche l’impressione, e non è una sensazione piacevole, che qualcosa continui a sfuggire, che il messaggio che l’autore ha inteso trasmettere rimanga fumoso.

http://vocelibera2011.over-blog.it/article-la-fantascienza-del-passato-remoto-le-cosmicomiche-di-italo-calvino-95234337.html

·  Qfwfq

·  Ti con zero



Le città invisibili : Italo Calvino

http://www.controappuntoblog.org/2013/05/22/le-citta-invisibili-italo-calvino/

Calvino, Galileo e la luna – MEDITATION-J.MASSENET

http://www.controappuntoblog.org/2013/05/22/calvino-galileo-e-la-luna-meditation-j-massenet/

“Mr. Palomar” by Italo Calvino – Dmitri Shostakovich – WaltzNo. 2

http://www.controappuntoblog.org/2013/05/22/mr-palomar-by-italo-calvino-dmitri-shostakovich-waltz-no-2/

L’ultimo teorema di Fermat di Simon Singh – The Last Question by Isaac Asimov e Ingmar Bergman

http://www.controappuntoblog.org/2012/09/16/l%E2%80%99ultimo-teorema-di-fermat-di-simon-singh-the-last-question-by-isaac-asimov-e-ingmar-bergman/

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