Pensa ad un viandante che nel cuore di una notte nuvolosa… con risposta di Marx, Beethoven, Overture “The Creatures of Prometheus”

Pensa ad un viandante che nel cuore di una notte nuvolosa, dopo un lungo cammino sulla strada sbagliata, finisca sulla via principale di una città sconosciuta. Per ore e ore ha camminato nel buio desolato della brughiera, avendo come suo unico presente le piante secche. Adesso il viandante si trova in un buio diverso, riempito fino alle sue estremità da una vita estranea e minacciosa. Le case si ergono come mostri dai contorni vaghi, con gli occhi sbarrati e con un perfido desiderio di vendetta racchiuso in sé. Tra le cose si estende l’incerto, e le luci, che tremolano sullo sfondo nebbioso, sono come i segnali irrequieti di una banda di assassini.Nessun rumore di passi per la strada, nessun suono; eppure il silenzio della strada sembra fedigrafo e il suo apparente abbandono pare come una persona in agguato. Dietro i contorni del visibile, che lentamente sfumano, il pericolo si addensa, si trascina, si rotola nella pienezza dell’invisibile.

E nel cuore spaurito del viandante cresce con forza una pretesa – la sicurezza. E a quale sicurezza mira, di quale sicurezza più di ogni altra ha bisogno? Orientarsi. Che città è questa? Dove porta la strada? Come posso venir fuori da tutto questo orrore?

Martin Buber

Religione e religiosità

 

La miseria religiosa è insieme l’espressione della miseria reale e la protesta contro la miseria reale. La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l’oppio del popolo.

Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigerne la felicità reale. L’esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l’esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione, dunque, è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui la religione è l’aureola.

Lutero, in verità, vinse la servitù per devozione mettendo al suo posto la servitù per convinzione. Egli ha spezzato la fede nell’autorità, restaurando l’autorità della fede. Egli ha trasformato i preti in laici, trasformando i laici in preti. Egli ha liberato l’uomo dalla religiosità esteriore, facendo della religiosità l’interiorità dell’uomo. Egli ha emancipato il corpo dalle catene, ponendo in catene il cuore.

Per la critica della filosofia del diritto di Hegel. Introduzione:

Karl Marx (1844)

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