Milano: aggressione fascista, accoltellato un compagno

Domenica 02 Dicembre 2012 18:31

Milano: aggressione fascista, accoltellato un giovane

Nuova grave aggressione, questa volta nella stazione centrale di Milano, dove un giovane è stato accoltellato nel pomeriggio da due teste rasate, probabilmente appartenenti al gruppo neonazista degli “Hammer Skin”.

Scriveva nel pomeriggio di oggi il sito MilanoInMovimento:
“Episodio gravissimo avvenuto questo pomeriggio a Milano, sotto la ¨metropolitana di Stazione Centrale.
Un compagno dell’area del ticinese é stato infatti accoltellato da due ragazzi, che dall’abbigliamento e dall’aspetto appartengono molto probabilmente a un gruppo di estrema destra (Hammer Skin).
Verso le 17 infatti, a seguito di un diverbio e di una iniziale colluttazione, i due ragazzi hanno aggredito il compagno colpendolo con un coltello: il ferito si trova ora in ospedale dove i medici stanno accertando la gravità delle lesioni riportate. Le notizie mediche paiono essere per ora incoraggianti ma l’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, essendo stata la coltellata inferta all’altezza del costato.
Ignota l’identità dei due aggressori, anche se l’aspetto e le dinamiche non possono non far pensare che possano appartenere a qualche gruppo di estrema destra, magari basato proprio nella zona dell’accaduto.”

Diverse invece le informazioni sulla dinamica dell’accaduto pubblicate dall’edizione milanese de Il Corriere della Sera:
“Doveva solo prendere il motorino. Parcheggiato in stazione Centrale. Prima di salire sul mezzo, però, aveva deciso di fumarsi una sigaretta. Cinque minuti. Così tra una boccata e l’altra l’uomo, attivista dei centri sociali, ha incrociato lo sguardo di due «Hammer» che si sono avvicinati. Ed è scattata la rissa. Un attimo e i due hanno tirato fuori un coltello, colpendolo per quattro volte al torace.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 17 di domenica. L’uomo è riuscito a rifugiarsi nel bar Motta della stazione. Poi è stato portato all’ospedale San Paolo. «Per fortuna il coltello non ha colpito gli organi vitali», dicono gli amici. Però dovrà essere operato per «ricostruire le fasce muscolari». È stato lui a raccontare la dinamica. E riconoscere i suoi aggressori grazie ai tatuaggi e lo stile nel vestire degli Hammerskin. Teste rasate e bomber.
Il gruppo ha un’ispirazione neonazista, ed è nato negli Stati Uniti dalla scissione del Ku Klux Klan negli anni ’80. Poi si è diffuso anche in Europa, Italia compresa. Presente a Milano in viale Brianza, il gruppo ha anche una sede storica a Bollate, appunto chiamata skinhouse. Alle quali si aggiungono altri due spazi a Lodi e Monza. Tutti aperti con la sigla di Lealtà e Azione, un’associazione «culturale». Gli Hammer sono passati agli onori delle cronache per aggressioni e per apologia del nazismo”.

Informazioni ancora diverse nel pezzo della cronaca milanese de La Repubblica:
“E’ stato riconosciuto mentre camminava nei corridoi della metropolitana, in stazione Centrale, è stato circondato e colpito con una coltellata alla pancia. Il giovane, un militante del vecchio centro sociale Orso, tuttora attivo nella galassia antagonista milanese, S. Z., 35 anni, è stato subito portato all’ospedale San Paolo. Le sue condizioni non sono gravi, ma l’accoltellamento ha fatto salire la tensione in città. Il ferito ha riconosciuto i due aggressori giovani di estrema destra “naziskin per l’aspetto e l’abbigliamento”, ha detto agli uomini della Digos che lo hanno ascoltato in ospedale.
S. Z. stava tornando a casa, quando è stato circondando da due ragazzi che hanno iniziato a insultarlo e spintonarlo, finché non è spuntato il coltello che lo ha colpito alla milza. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi, ma fortunatamente i medici del San Paolo che lo hanno medicato lo hanno dichiarato fuori pericolo.
“Un compagno dell’area del ticinese é stato infatti accoltellato da due ragazzi, che dall’abbigliamento e dall’aspetto appartengono molto probabilmente a un gruppo di estrema destra, gli Hammer Skin”, hanno scritto su un sito di riferimento gli antagonisti Un episodio che però resta grave, e che fa alzare la tensione in città, a pochi mesi dal decennale dell’assassinio di Dax, l’altro militante dell’Orso ucciso da militanti di estrema destra nel marzo del 2003″.

****

Ma su chi sono gli Hammerskin del gruppo Lealtà ed Azione qui di seguito pubblichiano una scheda:

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio……Lealtà Azione si divide

Come noto quasi a tutti dietro la sigla di Lealtà azione opera da tempo in Lombardia il circuito degli Hammerskin, una rete internazionale di ispirazione neonazista, formatosi a metà degli anni Ottanta negli Stati Uniti a seguito di una scissione dal Ku Klux Klan. L’idea di coprirsi dietro questo paravento è stata escogitata per diversi motivi, prima di tutto per evitare di essere immediatamente individuati e tentare qualche aggancio con il mondo giovanile più srpvveduto, ma soprattutto poter usufruire delle indispensabili coperture da parte della destra istituzionale, soprattutto degli ex di Alleanza nazionale, riferimento principale l’onorevole Paola Frassinetti (fascistella della prima ora….).
Alla storica sede di Bollate (MI), la cosiddetta Skinhouse, che rivendica senza infingimenti la propria natura Hammer, si sono così aggiunte nel giro di poco più di un anno altre tre sedi (a Milano, Monza, Magenta e Lodi), tutte aperte come Lealtà azione.
«I lupi sono arrivati», questo era il titolo della locandina pensata per l’inaugurazione della sede di Monza, il 22 settembre 2011, in via Dante 5, in pieno centro, a pochi metri dalla sede della Cisl, salutata con favore dal presidente della provincia Dario Allevi (Pdl). Sarà un caso, ma l’idea dell’“uomo lupo” rimanda all’organizzazione del “lupo mannaro” (Werwolf), costituita sul finire della seconda guerra mondiale dalle SS e animata dai giovani della Hilterjugend per condurre azioni di sabotaggio e guerriglia nei territori occupati dagli Alleati. Un piccolo tragico mito tutto interno all’immaginario dell’estrema destra nazionalista.
Ma da qualche mese all’interno di Lealtà azione, questa la novità, si sono prodotte alcune profonde spaccature. Da una parte, stante la crisi del Pdl, si è schierata (dopo la “cacciata” di Stefano Del Miglio) la maggioranza del nucleo milanese favorevole ad allacciare rapporti più stretti con la Skinhouse, dall’altra chi vorrebbe invece proseguire la propria attività sotto “la cappella” degli ex An.

I primi si riconoscono in Alpha, ovvero Giacomo Pedrazzoli, il loro leader, ripetutamente condannato per lesioni gravi e porto illegale di armi. Qualche esempio? Questo neo-nazista ha aggredito e ferito a coltellate, nell’aprile 2002 in un’area di servizio a Pero, un giovane “colpevole” di leggere il quotidiano «il manifesto» (cosa avrebbe fatto se avesse visto me con “Il Bolscevico” e “Scintilla” sotto il braccio???). Il 7 agosto 2004 poi, sui Navigli a Milano, ha assaltato insieme a una banda di una trentina di teste bacate (oops…rasate!), un gruppo di giovani dei centri sociali. Nel corso di questa ignobile impresa di chiara matrice fascista (del tanti contro pochi), infatti, il Pedrazzoli (da bravo deficiente) perse sul posto la sua patente e la carta d’identità. I feriti, tutti da arma da taglio, furono sei. Uno rimase a lungo in prognosi riservata subendo due delicati interventi chirurgici.

Il secondo schieramento all’interno di Lealtà azione, tra loro la gran parte dei monzesi, si sta mostrando, invece, più attento alle evoluzioni politiche. Guarda alle scelte de La Destra, ma soprattutto a quelle degli ex An. Stefano Del Miglio (lunghissimo anche il suo curriculum criminale), dal canto suo, dopo essere stato emarginato, ha raccolto una ventina di seguaci (con lui Giuseppe Locatelli) e ha fondato una nuova associazione, apparentemente ambientalista con accenni di finta solidarietà, I lupi delle vette. Da ridolini, in questo caso, il tentativo di mimetismo. Una foto, alla loro prima uscita, li ha ritratti addirittura in posa con golfini da impiegati, giacca e cravatta!

Finito subito anche l’approccio tentato con Casa Pound Milano. Non sono stati presi neanche in considerazione come possibili interlocutori, nonostante la propaganda fatta a favore della manifestazione nazionale del 24 novembre scorso e il nuovo profilo da sinceri escursionisti sul modello delle associazioni collaterali tanto care a Casa Pound. I lupi delle vette ostentano, infatti, un logo con tanto di lupo sullo sfondo di cucuzzoli tricolori. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda che, e ne siamo sicuri, ci lascierà a bocca aperta e nel contempo ci farà fare un sacco di risate per questa ennesima tragi-comica impresa neo-nazista!

28 novembre 2012

Linea Rossa

 

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/13007-milano-aggressione-fascista-accoltellato-un-giovane

 

Lunedì 03 Dicembre 2012 11:07

Milano: assaltata sede nazista, oggi pomeriggio presidio

di  Luca Fiore

Non sono gravi per fortuna le condizioni dell’attivista del centro sociale Orso accoltellato ieri. Durante la notte blitz antifascista e scontri con la polizia davanti a una sede degli Hammer Skin. Oggi pomeriggio presidio a Piazzale Loreto.

Leggi anche
MILANO: AGGRESSIONE FASCISTA, ACCOLTELLATO UN GIOVANE

Le condizioni di Stefano, il militante 35enne del centro sociale Orso di Milano accoltellato ieri pomeriggio in un corridoio della metropolitana della stazione centrale, sono stazionarie. Dopo l’intervento chirurgico subito ieri d’urgenza il ragazzo è ancora ricoverato all’ospedale San Paolo. Tre le coltellate inferte all’addome di Stefano Z. da due teste rasate, evidentemente con l’intento di ucciderlo dopo averlo notato e riconosciuto in strada, a poca distanza dalla Stazione.
Il 16 marzo 2003 un altro giovane del centro sociale Orso, Davide Cesare, ‘Dax’, venne accoltellato e ucciso da due neofascisti, in via Brioschi, a Milano.

L’aggressione di ieri è avvenuta nello stesso giorno in cui l’estrema destra, con la Fiamma tricolore, ha realizzato nel capoluogo lombardo una manifestazione contro un insediamento rom.
E ieri in tarda serata un centinaio di militanti dei centri sociali e attivisti antifascisti ha tentato di prendere d’assalto, una sede in Viale Brianza dei cosiddetti ‘hammer skin’, una formazione apertamente ispirata al neonazismo della quale farebbero parte i due accoltellatori. Con il volto coperto gli antifascisti avrebbero prima tentato di entrare nella sede, e poi hanno affrontato le forze dell’ordine, che invece di chiudere la sede e arrestare i responsabili delle continue e gravi aggressioni erano arrivate per difenderla.

Sempre ieri il movimento antifascista milanese ha lanciato un appello alla mobilitazione per mettere in campo una prima risposta ai gravissimi fatti di ieri: l’appuntamento è fissato per le ore 18 di oggi in piazzale Loreto.

Di seguito il comunicato di indizione dell’iniziativa:

A quasi 10 anni dall’omicidio di Dax, oggi, domenica 2 dicembre, a Milano un compagno antifascista è stato accoltellato al torace da due nazisti. 
In tempi di crisi e austerity non possiamo permetterci pericolosi “ritorni al passato” e non possiamo tollerare questi personaggi pericolosi e ignoranti in una città, Medaglia d’oro alla resistenza, che ha saputo cacciare i fascisti e costruire anticorpi al fascismo e razzismo. 
A pochi giorni dal 12 Dicembre, in piena crisi economica, non concediamo spazi di agibilità politica a queste fecce. Non passeranno. Nè oggi nè in futuro. 
Chiudere subito tutti i covi neri! A cominciare da quelli generosamente assegnati da parte dell’Aler a questi personaggi pericolosi e disgustosi. Non possiamo tollerare che provino a uscire dalle fogne per aggredire e uccidere, come successo un anno fa a Firenze con l’omicidio di Modou e Mor, e come successo nel 2003 a Dax e oggi. 
Milano è una città meticcia e solidale, che ripudia fascisti e razzisti!

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/13021-milano-assaltata-sede-nazista-oggi-pomeriggio-presidio

Questa voce è stata pubblicata in antifascismo e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.