GRECIA: E’ PARTITO IL PROGRAMMA BUYBACK BOND

GRECIA: E’ PARTITO IL PROGRAMMA BUYBACK BOND

03/12/2012 13:13
L’agenzia nazionale del debito greco, Pdma, annuncia di aver ufficialmente avviato il programma di buyback volontario di titoli del debito pubblico detenuti dai creditori privati. Il programma è propedeutico all’arrivo del nuovo piano di aiuti.Il Pdma precisa che i detentori di titoli del debito sono stati invitati a cedere i bond in cambio del pagamento di un valore tra 32,2% e 40,1% del loro valore facciale, in un’operazione di riacquisto fino a 10mld di euro, che sono un anticipo sui futuri prestiti concessi alla Grecia. L’offerta termina nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/view.jsp?p=130&id=877092&idmenumain=4

Grecia lancia piano buyback da 10 mld, spread verso 300

Di Ilaria Ammendola

 

A pochi giorni dall’intesa raggiunta all’Eurogruppo sulla sostenibilità del debito ellenico, l’agenzia del debito ha annunciato il piano di riacquisto dei titoli di Stato del Paese in circolazione fino a 10 miliardi con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico del Paese. L’agenzia ha dato tempo ai detentori di bond fino al 7 dicembre per formulare le offerte di quanti titoli intendono vendere e a quale prezzo, in linea al modello previsto dalle aste olandesi che il Paese ha scelto di seguire per l’operazione.

L’agenzia deciderà in seguito il prezzo finale e l’ammontare di titoli che intende riacquistare. E’ stato indicato come prezzo minimo per i bond un range compreso tra 30,2 e 38,1 centesimi di euro del valore facciale dei titoli. Per il prezzo massimo il range è compreso tra 32,2 e 40,1 centesimi di euro. Così, se un obbligazionista cerca di ottenere un prezzo vicino al limite superiore, si assume il rischio di non riuscire a vendere seil prezzo di riacquisto viene fissato a un valore più basso.

In base ai termini stabiliti i titoli di Stato non dovrebbero essere ricomprati a un prezzo superiore a quello di chiusura del 23 novembre. Le obbligazioni hanno un valore nominale di 63 miliardi e l’offerta è valida in teoria anche per i possessori dei circa 4 miliardi di vecchi titoli rimasti fuori dal programma di ristrutturazione del marzo scorso. Secondo elaborazioni Reuters, con i prezzi di chiusura del 23 novembre, ad Atene basta un tasso di adesione del 50% per togliere dal mercato 31,5 miliardi con 8,7 miliardi di spesa.

La Grecia offrirà in cambio dei titoli di Stato ellenici, bond emessi dal Fondo salva Stati Efsf. A proposito va rilevato che venerdì Moody’s ha tagliato il rating del fondo Efsf-Esm a Aa1 da Aaa. A detta di IG, probabilmente l’operazione andrà a buon fine dato che molti creditori che hanno acquistato titoli a prezzi più convenienti potrebbero decidere di prendere profitto portandosi a casa titoli più sicuri.

Oggi i ministri delle Finanze dell’area euro si riuniscono a Bruxelles e dovrebbero dare il via libera formale al pacchetto di aiuti alla Grecia e valutare la portata del piano di buy back. Sul versante obbligazionario lo spread tra Btp e Bund è sceso ulteriormente a 305 punti base al tasso del 4,44%, mentre il differenziale calcolato sui bonos spagnoli si attesta a 386 punti base con un rendimento del 5,24%.

Ma l’umore è decisamente migliore ad Atene dove i prezzi dei bond hanno raggiunto i massimi da quando è stata effettuata la ristrutturazione del debito a marzo. Il tasso sui titoli di Stato ellenici a 10 anni si è portato sotto la soglia del 15%, al 14,23%, minimo da luglio 2011, il differenziale Grecia/Germania (decennale) è sceso di 161 punti base a 1.284 e quello a 30 anni di 85 punti base a 921, sotto la soglia psicologica dei mille punti base per la prima volta da settembre 2011, per un rendimento dell’11,48%.

Gli esperti di Websim-Intermonte fanno notare che, mentre il mercato discute sul successo o meno dell’operazione, si registra una serie di conseguenze positive per la zona euro: c’è un’automatica rivalutazione dei bond ellenici, un altro duro colpo alla speculazione anti-euro e un effetto positivo per le banche greche, principali detentrici di titoli di Stato.

In effetti le borse proseguono la seduta in territorio positivo. Milano è la migliore piazza e avanza dello 0,63%, seguita da Parigi che guadagna lo 0,44%. Più contenuti i rialzi a Francoforte (+0,37%), Londra (+0,15%) e Madrid (+0,27%) dopo che, tra l’altro, l’indice Pmi manifatturiero definitivo nell’Eurozona si è attestato a 46,2 punti a novembre, un valore in linea con il consenso e il dato preliminare.

L’indice però resta sotto quota 50 punti e dunque in contrazione, pur mostrando segni di miglioramento. In Germania è a 46,8 dai 46 di ottobre e in Francia è salito da 43,7 a 44,5 punti. In Italia, invece, è arretrato da 45,5 a 45,1 punti. A sorprendere è la Spagna, dove il Pmi manifatturiero è salito di 2 punti a novembre a 45,3 punti dai 43,5 di ottobre.

Annalisa Piazza di Newedge ha sottolineato che il risultato è più forte del previsto e sembra suggerire che il settore manifatturiero spagnolo abbia toccato il punto più basso nel terzo trimestre e che il ritmo del peggioramento inizierà a moderarsi nel quarto trimestre. L’aumento visto oggi “è una notizia relativamente buona”, ha concluso Piazza.

Il dato (dell’Eurozona, ndr) è stato perfettamente in linea con le attese, ma dovrebbe essere destinato a peggiorare nel corso dei prossimi mesi, soprattutto a gennaio e febbraio quando le difficoltà legate alla stagionalità saranno più forti”, ha fatto notare, invece, Vincenzo Longo di IG.

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201212031052316181&chkAgenzie=TMFI&titolo=Grecia%20lancia%20piano%20buyback%20da%2010%20mld,%20spread%20verso%20300

Questa voce è stata pubblicata in ordinario crisi e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.