PERICOLO alla FIAT_Alfa Romeo di Arese: EVACUATI i 500 lavoratori del Centro Tecnico

Circa 500 lavoratori del Call Center e delle altre aziende Fiat e collegate dell’Alfa Romeo di Arese sono scesi in strada e si sono allontanati dallo stabile.

A detta dei dirigenti FIAT presenti sul posto l’allarme sarebbe scattato per lo scoppio di una tubazione dell’impianto di riscaldamento.

 

1.Il 12 gennaio scorso la FIAT ha staccato il riscaldamento del palazzo del Centro Tecnico dalla Centrale Termica dell’Alfa – la quale da sempre teleriscalda tutto il sito – ed ha messo in funzione una mega caldaia a metano appena costruita, non si sa come, perchè e da chi autorizzata, dato che il palazzo era ad emissioni zero e che ad Arese negli scorsi anni si sono firmati e controfirmati vari accordi sull’energia pulita con proprietari, regione, comuni e provincia.

 

2.Il 14 gennaio lo Slai Cobas ha presentato un esposto penale alla Procura di Milano e ai CC contro la FIAT denunciando che 500 lavoratori erano a rischio avvelenamento perchè i fumi delle caldaie entravano direttamente nelle prese d’aria dell’impianto di condizionamento e dei ricambi d’aria di tutto il palazzo e di tutti i 5 piani.

 

3.I CC e la Procura della Repubblica di Milano sono intervenuti, le nuove caldaie FIAT sono state subito spente il giorno 16 gennaio ed è stato riallacciato il vecchio teleriscaldamento.

 

4.In questo mese la FIAT ha alzato di qualche metro i camini e fatto vari lavori, non sappiamo di quale tipo.

 

5.Il 16 febbraio, esattamente un mese dopo lo STOP, la FIAT -senza alcun preavviso ai lavoratori e ai sindacati- ha di nuovo e di soppiatto riavviato le nuove caldaie e subito c’è stato un nuovo patatrac.

 

Venerdì 17 scorso i lavoratori sono poi stati fatti rientrare al lavoro.

Lo Slai Cobas e le RSU della FIAT e delle altre aziende collegate del Centro Tecnico dell’Alfa Romeo di Arese intimano però alla FIAT di non scherzare con la salute dei lavoratori.

 

La FIAT deve ricollegarsi con la Centrale Termica o, comunque, deve mettere seriamente a norma l’impianto con seri collaudi e con l’eliminazione totale del rischio che i fumi entrino nelle prese d’aria dell’impianto di condizionamento e dei ricambi d’aria del palazzo; attualmente non va bene né l’ubicazione delle canne fumarie né la loro altezza, nonostante un qualche miglioramento a quest’ultimo riguardo, dopo la denuncia dello Slai Cobas.

 

Slai Cobas Alfa Romeo

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