L’odore del pane &co

L’odore del pane &co


Se la notte fai tardi, a sballarti per lo più e vedi l’alba , ancora a girare per strade e piazze, sia inverno o  sia estate ti arriva l’odore dei cornetti: la giornata che incomincia per alcuni, per altri finisce.

Un tempo per strade e per piazze l’odore di pane dal fornaio che ti inebriava:

l’odore più buono, più saporito che c’è al mondo.

Buono, penetrante e invitante, come l’odore del sesso appena fatto; l’odore della vita.

I compagni non sono più compagni perché non conoscono più l’odore del pane.

Non conoscono l’essenziale della vita.

Storia lunga per avere l’odore del pane.

Lunga più o meno  cinquemila anni.

Dapprima era una poltiglia senza forma, cereali soltanto, poi si imparò a macinarlo e ci si accorse che a lasciarlo vicino al fuoco era più saporito e più digeribile; ancora non era pane, ancora niente odore del pane; venne l’odore del pane quando si scoprì il lievito, per caso, pare, avvenne fra gli egizi che si scoprì il lievito, per caso, come tutte le cose veramente importanti: per caso nacque l’odore del pane, e da allora fu un odore compagno nella vita dell’uomo.

Ci vuole l’acqua, la farina, il lievito e il fuoco.

Manca una di queste cose? niente odore di pane.

Si, senza lievito puoi fare anche il pane azzimo, le piadine, la tortilla, il carasau, tutte cose ottime certo… ma non ci sarà l’odore del pane, è un altro odore.

Per l’odore del pane il lievito occorre: il lievito è l’anima dell’odore del pane.

Che gioco di squadra, compagni, per avere l’odore del pane!

Semina prima: e il seme sotto terra pare che dorme, poi insieme al sole sorge la spiga: e allora mietitura, battitura, trebbiatura, mulino e farina e alla fine, fornaio col suo fuoco: e giù l’impasto  che esce, tenero e sodo  al punto giusto, come un bambino che nasce,

dal fornaio è lo stesso, tra farina, pale e fuoco che veder nascere un bambino, la stessa emozione, e allora il fornaio per l’entusiasmo di quella creatura che vive e da vita, con la sua fantasia, via  a dare forma e forme di tutti i tipi all’impasto.

Un tempo il lievito si chiamava lievito madre, un tempo, perché il bambino pane doveva nascere, un tempo nelle case dei poveri ed anche in quelle  dei meno poveri c’era  la madia, questa Arca Magica, Sacra: la culla dove nasceva il bambino pane.

Un tempo si facevano le Rivolte del Pane, e in certi posti nel mondo ancora si fanno, ancora.

Da noi si facevano un tempo: l’odore del pane & Co facevano le Rivolte del Pane.

1898 6-9 Maggio: il regio commissario Fiorenzo Bava Beccaris. 80 morti e 450 feriti per l’odore del pane: il pane costava 45 centesimi al chilo, un operaio guadagnava meno di 2 lire al giorno; le operaie tessili della Pirelli che diedero il via alla “Protesta dello Stomaco”: 11 ore di lavoro per una paga da 80 centesimi ad 1 lira.

I compagni non sono più compagni perché non conoscono più l’odore del pane.

Non conoscono l’essenziale della vita.

Per avere l’odore del pane un giuoco di squadra compagni.

Quando dico giuoco di squadra subito mi piglia sgomento,  e i compagni sempre giuochi di squadra fanno! ma sono squadre che non portano all’odore del pane:ossia alla schiettezza, alla semplicità, alla fantasia delle tante forme dell’odore del pane.

Niente gesti semplici, canti e risa: avanti march!

Parli di giuoco di squadra? e subito esce l’organizzazione! è logico si per avere l’odore del pane bisogna organizzarsi, bisogna coordinarsi, ma in effetti poi scopri che non di organizzazione logistica si tratta ma del….PARTITO.

Parli di spighe? e subito esce…la falce, quando veramente, ma veramente! qui chi sa più cosa è una falce? e chi conosce più il gesto antico e semplice di arrotarla?

QUI SOLO LA FALCE DELLA MORTE IMPERA.

La falce della morte di lavoro, la falce della morte delle coscienze.

QUI SOLO LA FALCE DELLA MORTE IMPERA.

PERCHÉ?

perché non c’è più l’odore del pane & Co: la semplicità difficile a farsi. IL COMUNISMO.

Ci sono i soliti…sacerdoti che custodiscono il segreto del…lievito.

Ma diciamo proprio la PROPRIETA’ DEL LIEVITO:

Il lievito ce l’ho io! io sono il padrone del lievito, io so come dosarlo, decido io, come, quando, in che modo si adopera! te stai agli ordini stai!

E che ci sono solo i preti quelli con la tonaca? no il mondo è pieno di sacerdoti pure della rivoluzione!

IL MONDO E’ PIENO DI PADRONI!

Se la notte fai tardi, a sballarti per lo più e vedi l’alba , ancora a girare per strade e piazze, sia inverno o  sia estate ti arriva l’odore dei cornetti: la giornata che incomincia per alcuni, per altri finisce.

Il pane lo trovi al supermercato per lo più incellofanato, senza odore…sfilatini, baghette, ciriole….senza l’odore del pane,  oppure mammina te lo fa a casa senza madia colla macchinetta sfornapane.

Compagni una volta significava dividere il pane.

il gesto semplice di spezzare la pagnotta e dividersela:
CONDIVISIONE.

24 Luglio 2009

vittoria

L’Avamposto degli Incompatibili

http://www.controappunto.org/documentipolitici/odore-pane.html

Questa voce è stata pubblicata in stranezze mie e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.