LE FORZE DELL’ORDINE AL TEMPO DI SALVINI: UNA CONTINUITA’ O UNA DIVERSITA’? by radiondadurto

LE FORZE DELL’ORDINE AL TEMPO DI SALVINI: UNA CONTINUITA’ O UNA DIVERSITA’?

Le Forze dell’Ordine al tempo del ministro dell’Interno Matteo : una continuità o una diversità rispetto ai ministeri precedenti?

Partiamo da un evento tragico: Jefferson Tomalà era il nome del ragazzo di 20 anni che domenica è stato ucciso da un agente in casa a Genova, mentre stava subendo un TSO. Sembra avesse reagito, colpendo con un coltello un agente, e a sua volta raggiunto da almeno cinque colpi di pistola all’altezza del torace, tutti in punti vitali.

Proprio a seguito di questo caso il ministro Salvini ha immediatamente difeso l’agente, esprimendosi pubblicamente con le seguenti parole: “Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega”. Anche il capo della polizia Franco Gabrielli, che ha fatto visita al poliziotto ferito, ha annunciato che presto i poliziotti avranno in dotazione il , la pistola elettrica famosa negli USA: “Così potranno agire in ulteriori condizioni di e potranno non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi”.

Già più di dieci anni fa l’ONU aveva ritenuto il taser uno strumento di tortura e un’indagine di Amnesty International di qualche anno fa, condotta negli Stati Uniti, parlava di centinaia di morti dal 2001 causati dalla complicazioni ad opera della pistola elettrica sopratutto tra le persone che soffrono di problemi cardiaci.

Già con il Governo precedente e con l’allora ministro dell’Interno Minniti, in quota Pd, era stato sperimentato il taser, dato in dotazione alle forze dell’ordine di sei città italiane.

Giovedì 14 giugno, a riportare a dibattito il tema della sicurezza ci pensa nuovamente Salvini con un segreto di Pulcinella: “No al numero identificativo sui caschi dei poliziotti“.

Ma il dibattito attorno al numero identificativo sui caschi dei poliziotti non è un tema nuovo, anzi: è sempre stata una misura chiesta a gran voce, sin dagli inizi del 2000, per evitare casi di abuso ed eccessi da parte della pubblica sicurezza come successo, tra i casi più tristemente famosi, durante il G8 di Genova. Proprio nel periodo delle manifestazioni No Global furono introdotti per la prima volta i “tonfa“, i manganelli estendibili che rientrano ancora oggi nelle dotazioni speciali della Compagnia di Intervento Operativo (CIO) dei Carabinieri.

Dopo il “tonfa” ci sono state una serie di misure e dotazioni che hanno allargato gli spazi di agibilità delle Forze dell’Ordine e ne hanno aumentato la tutela e gli “strumenti” a loro disposizione: negli ultimi anni sono stati reintrodotti gli idranti, prodotti nuovi mezzi corazzati nei servizi di ordine pubblico, fornito lo spray urticante agli agenti e introdotte le pattuglie militari nelle piazze delle città.

Ma c’è un altro dato da registrare: in Italia, nonostante l’ondata d’isteria securitaria antecedente all’epoca salviniana, il numero dei reati continua ad essere in costante calo.

Di tutto questo ne parliamo con Italo di Sabato dell’osservatorio sulla repressione. Ascolta o Scarica.

http://www.radiondadurto.org/2018/06/15/le-forze-dellordine-al-tempo-di-salvini-una-continuita-o-una-diversita/

Questa voce è stata pubblicata in carcere repressione e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.