MACERATA fascismo in italia by radiondadurto + video per un quadro poco, poco complessivo

Notizia scritta il 03/02/18 alle 15:43. Ultimo aggiornamento: 03/02/18 alle: 17:08

TERRORISMO: A MACERATA UN FASCISTA SPARA A RIPETIZIONE E FERISCE SETTE MIGRANTI.

Un neofascista di 28 anni, Luca Traini, ha sparato ripetutamente nella mattinata di sabato 3 febbraio a Macerata, colpendo con una pistola almeno sette migranti. Una caccia durata ore, a bordo di un’Alfa Romeo 147 nera.

L’uomo – candidato nel 2017 per la Lega Nord al Consiglio comunale di Corridonia (Macerata) ha colpito ripetutamente, con l’esplicito obiettivo di uccidere e ferire cittadini migranti.

I feriti sono sei uomini e una donna, che ha riportato una frattura alla spalla sinistra. Un altro migrante, gravemente ferito a un braccio, è stato trasferito all’ospedale Torrette. Un terzo, colpito alla spalla destra, ha riportato la perforazione del polmone e dovrà subire un’operazione. Tutti i feriti hanno tra i 21 e i 33 anni.

I colpi di pistola sono partiti dall’auto sulla gente, scelta unicamente per il colore della pelle. Spari in corso Cairoli, nei pressi della stazione, in via dei Velini e via Spalato, zone toccate dalle indagini per il femminicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana ammazzata alcuni giorni fa, con il corpo smembrato e abbandonato in due trolley. Un femminicidio per cui è finito in carcere Innocent Oseghale. Lo zio di Pamela, Valerio Verni, ha preso parola spiegando come “quello che sta avvenendo a Macerata è ingiustificato, non si può rispondere a un atto di barbarie con altrettanta barbarie. Non bisogna farsi giustizia da soli”.

Un colpo durante la sparatoria a Macerata ha colpito anche la sede del Pd.

Il fascista è stato bloccato in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai caduti. E’ sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, facendo il saluto fascista prima di essere bloccato. Nelle immagini diffuse dai media mainstream dopo il fermo, sul sopracciglio destro l’uomo ha un tatuaggio con il Wolfsangel, runa utilizzata da numerose unità militari naziste e ripreso, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, da diverse formazioni neonaziste in tutto il mondo.

Traini frequentava, fino a pochi mesi fa, la palestra Robbys di Tolentino (Macerata). Il titolare, Francesco Clerico, intervistato dall’Ansa, ha spiegato: “Abbiamo cacciato dalla palestra a Luca Traini a ottobre, aveva atteggiamenti sempre più estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E poi da tempo so che aveva una pistola. Prima di candidarsi con la Lega Nord Luca Traini negli anni scorsi era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound”.

FERMO – Nel luglio del 2016, a una quarantina di chilometri da Macerata, un altro fascista, Amedeo Mancini, aveva ucciso Emmanuel Chidy Mamdi, 36 anni. Emmanuel e la moglie, Chinyere, erano arrivati in Italia attraverso la Libia. A Fermo i due si erano sposati,. Nel luglio del 2016 Namdi era stato spedito in coma dai colpi di Mancini, che aveva prima insultato lui e la moglie. Dopo 24 ore, era deceduto. Nel gennaio 2017 Mancini aveva patteggiato una pena di quattro anni. Mancini sconterà i quattro anni agli arresti domiciliari con possibilità di uscire otto ore al giorno per lavorare.

Il commento di Nicola Mancini, compagno dei Centri sociali delle Marche. Ascolta o scarica qui

L’intervento di Guido Caldiron, giornalista e studioso di estrema destra. Ascolta o scarica qui

TERRORISMO: A MACERATA UN FASCISTA SPARA A RIPETIZIONE E FERISCE SETTE MIGRANTI.



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