Il romanzo dei rapporti di forza – Edizioni Atlas
Italo Calvino
“Un mondo senza Provvidenza e una religione priva di consolazione”
I. Calvino (1923-1985) è stato uno dei narratori più importanti della seconda parte del XX secolo, di cui ha attraversato tutte le fasi letterarie (dal Neorealismo del “Sentiero dei nidi di ragno”, al fantasy della trilogia de “I nostri antenati”, sino al post-moderno de “Le città invisibili”). Intellettuale di ispirazione marxista, ha scritto saggi penetranti sulla fiaba e ha prodotto una riscrittura in prosa dell’ “Orlando Furioso” di L. Ariosto, oltre a dedicare sporadici interventi critici su alcuni grandi autori della nostra tradizione letteraria.
È una natura abbandonata da Dio, quella che Manzoni rappresenta; altro che provvidenzialismo! E quando Dio vi si manifesta per mettere le cose a posto, è con la peste. C’è oggi chi tende a vedere in Manzoni una specie di nichilista, sotto la vernice dell’ideologia edificante, di quel nichilismo che ritroveremo piu radicale solo in Flaubert […].
Da parte degli uomini, non c’è che guasti: malgoverno, mala economia, guerra, calata dei lanzichenecchi. Libro di storia involto in pagine di romanzo (e di storia come la si intende adesso, in cui la parte evenementielle delle battaglie di Wallenstein e della successione del ducato di Mantova è confinata tra le chiacchiere alla tavola di Don Rodrigo e ciò che occupa il campo sono le crisi dell’agricoltura, i prezzi del frumento, la domanda di mano d’opera, la curva delle epidemie). I Promessi Sposi propongono una visione della storia come continuo fronteggiamento di catastrofi.
Il bersaglio è sempre uno: la vanità del volontarismo umano di fronte all’inesorabilità e alla complessità delle forze in atto. E queste forze in atto possono essere identificate tanto nel volto d’una severa trascendenza, quanto nelle forze naturali indagate dalla scienza. In Manzoni piu d’una volta il linguaggio d’un’aspra teologia si confonde con quello d’una scienza che si tiene solo ai fatti. La “Colonna infame” non è l’opera d’un Manzoni illuminista precedente o parallelo al Manzoni provvidenzialista: i due sono uno; la persecuzione dei presunti untori è un errore esecrabile tanto al lume delle conoscenze scientifiche sul propagarsi delle epidemie batteriche, quanto al lume della teologia manzoniana secondo la quale un flagello come la peste non può dipendere da un atto di volontà umana, dalle azioni di pochi uomini, ma solo dalla mano di Dio, ossia dalla catena delle colpe umane che muovono il castigo di Dio e gli estremi rimedi della sua Provvidenza.
La stessa linea seguono nei Promessi Sposi le discussioni sulla carestia, che già durante il banchetto di Don Rodrigo al cap. V s’appuntano sull’errore di credere che il pane manchi per la volontà degli incettatori e dei fornai, fino al cap. XII in cui il Manzoni storico ed economista spiega la complessità di cause climatiche, sociali, militari e di cattiva amministrazione che portano alla carestia: le ragioni della scienza, anche qui, sono anche le ragioni d’una nozione dell’incommensurabilità di Dio, d’una religiosità che nel suo nocciolo profondo non è piu ottimista dell’ateismo di Leopardi.
Alla crisi della cultura settecentesca, questi due poeti ancora così imbevuti di Settecento reagiscono, sui due opposti versanti ideali, in un modo in cui oggi possiamo riconoscere gli aspetti paralleli e non solo quelli contrastanti su cui si polarizzarono le scelte morali e stilistiche della nostra giovinezza: piu drastico Leopardi nel rifiutare quanto la fede nel progresso umano e nella bontà della natura aveva di facile illusione; più contraddittorio e cauto Manzoni nel rifiutare una religiosità consolatoria, dissimulatrice della spietatezza del mondo. Per entrambi, solo partendo da un’esatta cognizione delle forze contro cui deve scontrarsi, l’azione umana ha un senso.
(da I promessi sposi: il romanzo dei rapporti di forza,
pubbl. in Una pietra sopra, Einaudi, Torino 1980)
http://promessisposi.weebly.com/calvino.html
La storia de I promessi sposi raccontata da Umberto Eco
Descrizione
Grandi classici, raccontati da grandi nomi della letteratura così come potrebbero raccontarli ai figli o nipoti, una sera, nel loro salotto. “Save the story”: frutto della collaborazione tra Scuola Holden e Gruppo Editoriale L’Espresso, è anche un ciclo di reading affidati a grandi scrittori presentato all’Auditorium Parco della Musica e coprodotto con la Fondazione Musica per Roma. Non un’operazione di riscrittura, ma un appassionato omaggio ai libri che più abbiamo amato. Umberto Eco, Alessandro Manzoni: un matrimonio che s’ha da fare. Il racconto di Umberto Eco traghetta il romanzo più studiato e ingiustamente odiato della storia della letteratura italiana alle nuove generazioni. Le disavventure di Renzo e Lucia, in una Lombardia dominata da un’oligarchia di prepotenti, e sballottata dalle forze incontrollabili della peste, della rivoluzione, e da quelle imperscrutabili della provvidenza. Il tutto, utilizzando parole come bullismo e mafia, per traghettare quella storia nel tempo, e farla cadere con precisione dentro l’oggi dove viviamo coi nostri figli. Età di lettura: da 8 anni.https://www.ibs.it/storia-de-promessi-sposi-raccontata-libro-generic-contributors/e/9788883713118