Camillo Berneri Umanesimo e anarchismo pdf – Maria Luisa Berneri e Giovanna Caleffi

Camillo Berneri Umanesimo e anarchismo – Oreste Ristori

I comunisti ebbero torto a fulminarci come piccoli-borghesi e come anti-rivoluzionari e hanno torto a persistere in questo atteggiamento di ostilità. Ma se hanno torto nel senso che il nostro programma e tutta la storia del nostro movimento smentiscono nel modo più assoluto le loro accuse,  hanno ragione in quanto è naturale che essi si credano più rivoluzionari, più all’estrema sinistra di noi. Ciò è legittimo, e più che naturale.

Dato che le nostre critiche alla politica bolscevica sono causa di attrito tra noi e i comunisti e pregiudicano l’alleanza rivoluzionaria che, di fatto, esiste tra noi e loro, credo opportuno discutere il nostro atteggiamento di fronte alla politica bolscevica per vedere se vi sono anche da parte nostra eccessi ed errori. Credo che più che di errori si possa parlare di eccessi.

A proposito della politica agraria dei bolscevichi si è caduti, ad esempio, in esagerazioni. Che la politica di requisizione sia stata folle è indiscutibile, che la politica di rifornimento delle campagne sia stata insufficiente è indiscutibile; che il tentativo di nazionalizzazione delle terre con relativi decreti inutili e uniforme programma sia stato un errore colossale è indiscutibile. Ma da questo ad affermare che i contadini russi sono comunisti per natura, e che se la rivoluzione avesse avuto un libero svolgimento avremmo in Russia il comunismo rurale in senso kropotkiniano ci corre. E così pure è per quanto riguarda la nazionalizzazione dell’industria, l’ordinamento dell’esercito, la burocrazia, e via di seguito. La critica anarchica alla politica bolscevica è caduta in eccessi dovuti alla cattiva conoscenza delle condizioni economiche, sociali, psicologiche della Russia. Non si è saputo sempre distinguere quanto era tendenza programmatica dei capi bolscevichi e quanto era necessità contingente, quanto era realizzabile con un indirizzo autonomista e federalista e quanto era non realizzabile anche col trionfo di questo indirizzo. Nella critica alla politica bolscevica s’è avverata quell’eccessiva valutazione dell’azione popolare che è la caratteristica dell’anarchismo di Kropotkin. S’è pensato, cioè, il proletariato russo più capace di realizzazioni comuniste di quello che sia realmente. Un altro errore è quello di non aver tenuto conto del fatto che tra lo scoppio della rivoluzione e l’attuale regime c’è stato un periodo abbastanza lungo di libero gioco di forze politiche e sociali, nel quale il movimento anarchico s’è esaurito e i partiti di sinistra hanno dimostrato di non essere all’altezza della situazione. È inutile sofisticare su quello che la rivoluzione russa avrebbe potuto essere. Essa è quella che è. E nel criticare il suo attuale arresto bisogna tener conto del fatto che alla politica di ripiegamento del governo bolscevico contribuiscono realtà più forti dei principi teorici.

Ott82017
Eretiche. Il novecento di Maria Luisa Berneri e Giovanna Caleffi
articoli

 Giovanna (1897-1962) e Maria Luisa (1918-1949) sono principalmente conosciute come “moglie di” e “figlia di” Camillo , noto intellettuale antifascista e militante anarchico assassinato dai comunisti staliniani durante la guerra civile in Spagna. Le figure e l’opera di queste due donne, il loro tragico percorso umano nell’Europa dei totalitarismi, la loro comune sensibilità politica e culturale, cosmopolita e transnazionale, ci propongono un’inconsueta, profonda visuale femminile e anarchica nel cuore del Novecento. Tra gli anni Trenta e Sessanta, prima con la giovane Maria Luisa esule in Francia e a Londra, poi – dopo la sua prematura scomparsa – nel secondo dopoguerra con la madre Giovanna, redattrice della rivista “Volontà” in Italia, si prospetta una sorprendente linea di continuità di pensiero e di critica antiautoritaria all’esistente di grande spessore, anticonvenzionale.
Esuli, perseguitate, eretiche, vittime e testimoni in apparenza fragili della violenza e della disumanità dispiegate dalla grande Storia, ci lasciano, in continuità fra di loro e in una sequenza innaturale figlia-madre, uno sguardo sensibile e un anelito libertario sullo scenario sofferente della modernità, inseguendo ideali di felicità possibile e un riscatto alla “viltà delle moltitudini”.
*Foto di copertina: Arezzo 1918. Giovanna Caleffi con la piccola Maria Luisa Berneri.(Archivio Famiglia Berneri – A. , Reggio Emilia,Fondo Senninger)*

http://www.umanitanova.org/2017/10/08/eretiche-il-novecento-di-maria-luisa-berneri-e-giovanna-caleffi/

Camillo Berneri, intelectual anarquista

http://www.controappuntoblog.org/2012/05/30/camillo-berneri-intelectual-anarquista/

Questa voce è stata pubblicata in antifascismo, cultura, memoria e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.