Nancy Cunard : Introduction « L’Atlantique noir » – Parallaxe et autres poèmes

Zeppelins

I saw the people climbing up the street

Maddened with war and strength and thoughts to kill;

And after followed Death, who held with skill

His torn rags royally, and stamped his feet.

The fires flamed up and burnt the serried town,

Most where the sadder, poorer houses were;

Death followed with proud feet and smiling stare,

And the mad crowds ran madly up and down.

And many died and hid in unfounded places

In the black ruins of the frenzied night;

And death still followed in his surplice,, white

And streaked in imitation of their faces.

But in the morning men began again

To mock Death following in bitter pain.

Nancy Cunard

https://allpoetry.com/Zeppelins

Nancy Cunard odiava gli snob e i razzisti

Come tenere insieme nello spazio di un’unica vita, arte, poesia, impegno antifascista e antirazzista e una collezione di bracciali d’avorio? Come trasformare la propria vita in un inno alla libertà, alla ribellione, alla lotta contro le ingiustizie e contro la stupidità umana?

Partiamo dalle sue parole, forse è più semplice lasciare che sia lei a presentarsi :

“ Cunard Nancy. Cosa dire di me stessa? Amo la pace, la campagna, la Spagna repubblicana e l’Italia antifascista, i neri e la loro cultura afroamericana, tutta l’America Latina che conosco, la musica, la pittura, la poesia e il giornalismo. Ho sempre vissuto in Francia da quando mi è stato possibile, nel 1920. Odio: il fascismo [….]. E lo snobismo e tutto quello che gli sta attorno. Due opere : Negro, una grande antologia sui Neri, e Authors Take Side, inchiesta dedicata agli scrittori britannici che si sono occupati della Guerra di Spagna e di Fascismo. Diversi volumi di poesia. “ Nancy Cunard, Poèmes à la France. 1939-1944, Paris, 1947

Conosciamo il volto androgino, lo sguardo glaciale e lo stile invidiabile di questa donna dall’aria mondana grazie alle numerose fotografie scattate da Cecil Beaton, Man Ray, Barbara Ker-Seymer e dai tanti altri artisti che le gravitavano attorno. Bianca di origini americane, nata nel 1896 in una famiglia benestante facente parte del dorato milieu aristocratico inglese, avrebbe potuto passare il tempo andando a cavallo o giocando a golf; ma non è esattamente così che Nancy sognava di vivere; le gabbie dorate non le interessavano affatto.

Cecil Beaton, vintage bromide print, 1929

Negli anni ’20 abbandona il suo paese, l’Inghilterra, per trasferirsi in Francia, alla ricerca di maggiore libertà, diventando così una femme-époque. A Londra frequentava artisti, poeti e studenti universitari del calibro di Ezra Pound, Aldous Huxley e Leonard e Virginia Woolf, tutte persone che come lei volevano mettere in discussione e decostruire le soffocanti tradizioni dell’epoca vittoriana, il puritanesimo anglosassone e l’impero colonialista. Per queste ragioni quindi nel 1920 si trasferisce a Parigi dove inizia a scrivere e a pubblicare poesie e anche a integrarsi nel fermento culturale dell’epoca frequentando i gruppi delle avanguardie artistiche. Entra soprattutto nel giro dei poeti e artisti surrealisti, diventa amica di Tristan Tzara, Georges Sadoul e René Crevel e dal 1926 sarà per qualche anno la compagna, amatissima, del grande poeta Louis Aragon. Lui, che rischierà di togliersi la vita a causa della fine della loro relazione, nelle sue Lettres françaises scrive di lei:

« Conosciamo in Francia Nancy Cunard. Lei ha tarscorso qui gran parte della sua vita e, più tardi, non si potrà parlare della storia intellettuale di questa parte di secolo senza parlare anche di lei».

Ma non è certo destinata a fare l’amabile compagna per sempre. La sua non è una vocazione da groupie anche se, anche all’epoca il talento di una donna veniva attribuito alla magnificenza o “effetto benefico” del compagno (io la chiamo la sindrome del pigmalione  oggi ancora purtroppo persistente). Anche Nancy Cunard fu vittima di queste sottili insinuazioni, come possiamo constatare dalle parole dell’amico Georges Sadoul che dice di lei:

 “ […] In quell’epoca di romanticismo rivoluzionario, in cui la minaccia di un colpo di stato fascista non si poteva escludere in Francia, Nancy Cunard pensava inoltre che un giorno la sua casa editrice di Réanville avrebbe potuto essere utile per delle pubblicazioni illegali antifasciste. Lei era pronta a mettersi a disposizione di organizzazioni clandestine. Questa dichiarazione d’intenti, proveniente da una signora inglese così nobile e ricca, mi sorprese. Ne attribuivo il merito al solo Aragon. Avevo torto. Il seguito della vita di Nancy me lo dimostrò […]“Georges Sadoul, 1968

Nel 1928 Nancy fonda una sua casa editrice, dedicata principalmente alla poesia contemporanea, facendo appello ad artisti come Man Ray e Yves Tangui per la realizzazione delle copertine. Sarà lei la prima in assoluto a pubblicare Samuel Beckett. Nel 1930 partecipa persino alla diffusione del film surrealista L’Âge d’or di Luis Buñuel, film ampiamente ostacolato e censurato, di cui però lei organizzerà con ostinazione addirittura una proiezione a Londra. In quegli anni inizia anche a dare vita alla sua collezione di arte non occidentale; restano celebri i numerosi bracciali africani in avorio, presenze quasi immancabili nelle fotografie che la raffigurano.

Poi succede qualcosa di particolarmente importante. Nel 1931 Nancy scrive alla madre un testo durissimo, testo che verrà pubblicato con il titolo Black Man and White Ladyship : la madre non voleva accettare la relazione della figlia con il jazzista afro-americano Henry Crowder, conosciuto alla Biennale di Venezia nel 1928. Si tratta di un incontro chiave che la sensibilizza e avvicina ulteriormente alle condizioni dei Neri americani; la loro storia viene commentata da conoscenti e dai media con scandalose insinuazioni che rivelano il razzismo insito nella società. Le discriminazioni dirette al suo compagno si riversano anche su di lei, ed è anche attraverso questa esperienza personale che prende forma quell’ impegno politico che la accompagnerà per tutta la sua vita e che la porterà a concepire e pubblicare la sua opera centrale.

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Egalité des races, des sexes, des classes : Negro Anthology, 1931-1934

Negro Anthology è un’opera di importanza epocale in cui per la prima volta nella storia della lotta al razzismo, si lascia diritto di parola e replica alle stesse vittime di discriminazione: i Neri.  Con una ricca raccolta di testi e fotografie, Nancy Cunard riprende l’impegno anti-colonialista iniziato a Londra con Leonard e Virginia Woolf e intraprende un’azione culturale militante, quella cioè di raccontare attraverso un’antologia di approccio documentaristico, la lunga e ricca storia culturale e sociale dei Neri d’America, Africa e Europa, spesso considerati privi di un passato. Lo scopo era quello di “ mostrare, dimostrare che il pregiudizio razziale non poggia su alcuna giustificazione” e decide di farlo mettendo insieme 150 autori di due “razze” per creare un inventario delle lotte del popolo nero, delle persecuzioni subite e dei loro fenomeni di resistenza (come spiega lei stessa nell’introduzione). Gli autori scelti sono neri, bianchi, donne, uomini, più o meno politicamente impegnati, sportivi, giornalisti, antropologi, storici, scrittori, poeti, musicisti, cantati, universitari e militanti e il risultato è un’opera densissima. Consacra un capitolo intero al processo detto dei Scottsboro boys, nel quale 9 giovani ragazzi di colore in Alabama vennero nel 1931 ingiustamente accusati di stupro; un processo emblematico che, visto il clima di crescente razzismo negli Stati Uniti, provocò mobilitazioni su scala internazionale a cui Nancy Cunard prese parte attiva. Negro Anthology era  quindi di un’opera scomoda e incredibilmente coraggiosa. Purtroppo proprio per questo motivo fu oggetto di pesanti minacce e pressioni che ne limitarono la diffusione. Le copie stampate saranno purtroppo pochissime.

Di cose da dire sulla straordinaria vita di Nancy Cunard ce ne sarebbero ancora molte.  Forse anche per questo motivo il Museo Quai Branly di Parigi dedica oggi alla Stella Nera una piccola grande mostra intitolata  “L’Atlantique noir “ .

In povertà e condizioni di salute psichica gravemente compromessa, Nancy Cunard si spegne nel 1965 a Parigi dopo anni di militanza e lotta antifascista e antirazzista. Se passate per Parigi, potete renderle omaggio passeggiando nell’isola di Saint Louis, dove abitava, oppure al cimitero Pére-Lachaise, dove sono conservate le sue ceneri.

Ma soprattutto non dimenticatela.

https://bambolediavole.wordpress.com/2014/04/24/nancy-cunard-odiava-gli-snob-e-i-razzisti/

Parallaxe et autres poèmes Hors-la-loi et Sublunaire (Broché)

Edition bilingue français-anglais

Nancy Cunard

Dorothée Zumstein (Traducteur)

Résumé

Nancy Cunard est une grande oubliée du XXème siècle. Son oeuvre politique bien sûr, son oeuvre poétique davantage encore. Parallax, livre poème, a été édité par Virginia Woolf en 1925. Il n’a jamais été réédité depuis ni traduit en français. Une édition bilingue est donc une nécessité historique, mais aussi contemporaine. Son oeuvre poétique, réduite (4 livres) mais d’une qualité si singulière, est indissociable de son engagement politique pour la cause noire (elle est l’éditrice de la Negro Anthology) et contre le fascisme. Cette imbrication des actions poétique et politique est rendue sensible dans notre édition de Parallaxe : ce texte sera suivi de poèmes extraits de deux autres recueils (Outlaws et Sublunary) mais aussi un long poème publié dans la Negro Anthology.

EXTRAIT – En réponse à un reproche (…). La différence réside Dans la vieille masse des siècles, dans la manière Dont tu as été façonné comme ceci ou comme cela, quand Je ne suis quant à moi ni ceci ni cela – moi la parfaite étrangère, Paria et rebelle aux règles de l’existence, Fidèle à une seule loi, une logique personnelle Qui refuse de se diluer dans quoi que ce soit, ou de se plier Aux lois générales ; inflexible

 

https://www.decitre.fr/livres/parallaxe-et-autres-poemes-hors-la-loi-et-sublunaire-9782858939923.html

Introduction « L’Atlantique noir » de Nancy Cunard, Negro Anthology, 1931-1934

parSarah Frioux-Salgas

https://www.cairn.info/revue-gradhiva-2014-1-page-4.htm


Works

  • Outlaws (1921), poems
  • Sublunary (1923), poems
  • Parallax (1925, Hogarth Press), poems
  • Poems (Two) (1925, Aquila Press), poems
  • Poems (1930)
  • Black Man and White Ladyship (1931) polemic pamphlet
  • Negro: an Anthology (1934) anthology of African literature and art, editor[21]
  • Authors Take Sides (1937) pamphlet, compiler
  • Los poetas del mundo defienden al pueblo español (1937, Paris), co-editor with Pablo Neruda
  • The White Man’s Duty: An analysis of the colonial question in the light of the Atlantic Charter (with George Padmore) (1942)
  • Poems for France, La France libre, London, 1944 and Poèmes à la France, Seghers, Paris, 1947
  • Releve into Marquis (1944)
  • Grand Man: Memories of Norman Douglas (1954)
  • GM: Memories of George Moore (1956)
  • These Were the Hours: Memories of My Hours Press, Réanville and Paris, 1928–1931 (1969), autobiography
  • Poems of Nancy Cunard : from the Bodleian Library (2005),edited with an introduction by John Lucas (1937-
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