va molto male : Torino scappano dal cinema, in sala c’è una famiglia marocchina.

 

Torino, parla la donna scambiata per terrorista al cinema: “Una vergogna così non l’avevo mai provata”

La signora marocchina scambiava messaggini con la figlia sorda: la sala si è svuotata e sono intervenuti i carabinieri. “Ci guardavano tutti, che imbarazzo”

di CARLOTTA ROCCI

05 gennaio 2017

Souad Ghennam 

“Una vergogna simile non l’ho mai provata. Ci guardavano  tutti”. Souad Ghennam, 45 anni, marocchina, racconta il fuggi fuggi dal cinema The Space di via Livorno, a Torino, la sera del primo dell’anno, quando tutti gli spettatori si sono precipitati fuori dalla sala spaventati dalla famiglia nordafricana che si stava scambiando messaggi al cellulare.

Un caso di psicosi terrorismo che, in questi tempi di eventi tragici, rischia ormai di scatenarsi con poco. Tutto è nato dalla presenza in sala di una famiglia marocchina con una ragazza sorda che, durante la proiezione del film “Passengers” di Morten Tyldum, si è scambiata qualche messaggio su whatsapp con i genitori seduti a qualche poltrona di distanza per via di una scena un po’ osé che la stava imbarazzando. Messaggi e qualche gesto con le braccia tra i componenti della famiglia – la signora Souad, il marito Moustapha, la figlia con il fidanzato italiano – seduti poco lontano sono bastati a far nascere il sospetto negli altri spettatori che hanno iniziato a uscire in massa dalla sala 5 del cinema, lasciando la famiglia sbigottita e spaventata.

Solo Souad portava il velo, ma chi ha chiamato il “112” convinto di essere in pericolo ha parlato di “burqa”. “Vorrei sapere chi è e denunciarlo – dice ora Souad, sconcertata e arrabbiata – Nessuno ci ha chiesto scusa, solo i carabinieri ci hanno detto di non preoccuparci”. Non è servito più di un minuto, infatti, ai militari per capire che si era trattato di un enorme equivoco segno di un clima di tensione alimentato dagli ultimi attentati.

L’episodio ha però lasciato sconcertata e arrabbiata la signora marocchina: “Il film si è interrotto, ho pensato che fosse un guasto. Poi sono arrivati i carabinieri: che imbarazzo… Non abbiamo mai fatto del male a nessuno. Io e mio marito viviamo qui da 15 anni e Torino è la nostra seconda casa”.  Il biglietto del cinema era un regalo della figlia. “Lei e il suo fidanzato sono sordi, ma hanno voluto venire al cinema con noi. Ora – commenta amara – ho paura persino  ad uscire di casa”.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/01/05/news/torino_parla_la_donna_scambiata_per_terrorista_al_cinema_una_vergogna_cosi_non_l_avevo_mai_provata_-155451317/

Torino, psicosi al cinema: “Guardavo il film, poi sono arrivati i …

Questa voce è stata pubblicata in documenti politici, Senza categoria e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.