Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio
Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio: analisi completa del quadro
di Dario Mastromattei ·
Torniamo ancora una volta tra i quadri di Caravaggio, e lo facciamo analizzando uno degli ultimi quadri che realizzò nella sua carriera pittorica, ovvero “Decollazione di San Giovanni Battista”.
Questo quadro è molto complesso ed ha molte delle caratteristiche dello stile dell’ultimo Caravaggio, e all’interno di questo articolo scopriremo tutti i dettagli inerenti a quest’opera d’arte.
“Decollazione di San Giovanni Battista” Michelangelo Merisi da Caravaggio
Data di produzione: 1608
Dimensioni: 361 x 520 cm
Dove si trova: Oratorio di San Giovanni Battista
L’opera è stata realizzata Caravaggio si trovava presso l’isola di Malta per entrare a far parte dell’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, affinché la condanna a morte voluta dal Papa nei suoi confronti non avesse più effetto. Per dimostrare la propria gratitudine verso l’oratorio che ospitò l’artista quell’anno, egli realizzò questo quadro di cui andremo a parlare oggi.
Nella scena viene rappresentato l’episodio che viene narrato tradizionalmente all’interno dei Vangeli di Matteo e Marco, durante il quale il re Erode richiede la morte di Giovanni Battista, per rispettare la richiesta della danzatrice Salomé.
Usualmente, come abbiamo già visto in altri quadri, Giovanni Battista viene rappresentato già con la testa mozzata e poggiata su un vassoio offerto a Salomé, mentre è meno rara la rappresentazione della scena che propone Caravaggio, ovvero il momento in cui la testa del Battista sta per essere tagliata.
Anche se i dettagli sono relativamente pochi, la scena è ambientata all’esterno, e quello che si vede sullo sfondo è un edificio, e attraverso i pochi dettagli che si vedono sembrerebbe essere la prigione in cui il Battista era tenuto prigioniero. Proprio in questa prigione si intravedono degli uomini dietro le grate che stanno assistendo alla scena.
In primo piano, sull’estrema sinistra della tela, possiamo trovare il carnefice con torace scoperto e con il pugnale in mano, il quale sembra già aver ferito il Battista poiché c’è già del sangue che fuoriesce dalla testa di quest’ultimo, mentre viene trattenuto a terra con forza sempre dal carnefice.
Andando ancora più a sinistra è possibile notare un’ancella che sta porgendo un bacile dove andrà a finire la testa di San Giovanni Battista: a questo proposito, non è ancora ben chiaro se l’ancella che viene rappresentata da Caravaggio fosse una donna qualsiasi oppure la stessa Salomé.
Accanto all’ancella, sulla destra, possiamo notare la presenza di una donna anziana inorridita da questo efferato omicidio, e procedendo ancor più a destra si vede invece un uomo che sta indicando il bacile dove andrà a finire la testa del martire.
I personaggi rispetto all’intera composizione sono volutamente piccoli, lasciando vuota gran parte della tela, aggiungendo maggior dramma a tutta la scena. I soggetti risaltano sulla tela perché quest’ultimi sono investiti dalla luce, mentre tutto il resto della composizione giace in penombra; bisogna segnalare, inoltre, che i soggetti coinvolti nell’esecuzione del Battista (compreso quest’ultimo) formano una struttura a forma di piramide.
Infine, c’è un elemento molto curioso e non comune alle opere di Caravaggio: il fiotto di sangue che fuoriesce dal collo del Battista forma l’autografo del pittore; probabilmente Caravaggio sceglie di inserire la propria firma per collegare la scena alla propria vita e alle sue sventure.
http://www.arteworld.it/decollazione-di-san-giovanni-battista-caravaggio-analisi/
Derek Jarman “Caravaggio” | controappuntoblog.org
Caravaggio Maria Maddalena in estasi – GERMAINE LUBIN “SALUT …
CARAVAGGIO – Música Händel – Concerto Grosso
MARTA E MMADALENA, cultura….. | controappuntoblog.org
CCCP-Madre