addio alla commovente Rosetta , la diretta dello schianto repubblica it..

Chissà quante avventure  avrà ancora Rosetta col suo amico Philae, chissà che incontri di cui non sapremo nulla, di certo troverà qualcuno a cui raccontare il suo lungo viaggio e a cui confiderà quello che agli scenziati non interessa : cioè che  alla fine l’hanno rottamata, questo la rende ancora più simile ad un umano….perché alcuni  di noi si sentivano come lei soli nello spazio profondo con voci e comandi che giungono   da lontano;  dirà io vengo da un posto in cui non si tende la mano neppure ad un essere umano, figurati quanto può interessare un “rosetta”  (nemmeno de pane!), giusto per un pò di circo mediatico e solo per i dati scientifici che inviava,  e tutti quelli strani come me si sentiranno più soli senza le notizie di Rosetta.

Spero che Rosetta incontri degli esseri, su cui tutti noi  innamorati di fantascienza  favoleggiamo , magari quelli di Star Trek ,  che si prendano cura di lei.

vittoria

30 settembre 2016

ROMA – La sonda Rosetta è “atterrata” lentamente sulla sua cometa. Gli ordini inviati dalla Terra le hanno chiesto di fare il più lentamente possibile, in modo da regalarci le immagini ravvicinate della sua superficie. A impatto avvenuto, sono stati spenti per sempre. A poche centinaia di metri d’altezza Rosetta ha fotograto paesaggi lunari, rocce sparse, un suolo di colore metallico che sembra il fondale di un mare. L’avvicinamento “al rallentatore” è stato importante anche per evitare rimbalzi sulla superficie della cometa, che ha una forza di gravità troppo debole per trattenerla.

Dopo dieci anni di viaggio per avvicinare la cometa 67P, 7 miliardi di chilometri percorsi e due anni trascorsi orbitandole intorno, la sonda conclude così la sua storia, quasi d’amore, con la roccia spaziale: raggiungendola in un abbraccio che sarà eterno, o quasi. E le immagini Esa, insieme al materiale che la sonda è riuscita ad inviare, sono immediatamente disponibili su Repubblica.it.

Mentre noi oggi saremo costretti a dire addio alla sonda dell’Agenzia Spaziale Europea, costata 1,4 miliardi di euro, per Rosetta e 67P inizierà un lungo viaggio in una zona fredda e buia del cosmo, dove il Sole non riesce più a scaldare e alimentare i pannelli della sonda e le comunicazioni con la Terra sono diventate impossibili. Le ultime gocce di energia, a 700 milioni di chilometri da qui, serviranno per inviarci le immagini della discesa e del”’atterraggio”.

Giovedì sera i motori di Rosetta sono stati accesi per pochi minuti e la discesa da 19 chilometri di altezza è gradualmente iniziata, prima alla “velocità” di 30 centimetri al secondo, poi fino a 90 (l’equivalente di una camminata tranquilla), man mano che la forza di gravità di 67P, sia pur debole, si farà sentire. La sonda nelle sue fasi finali di vita esplorerà una zona poco conosciuta della cometa (lunga appena 4 chilometri), analizzerà le tracce di gas presenti. Misurerà la temperature e la forza di gravità, inviando i dati all’Esoc (Centro europero per le operazioni spaziali) di Darmstadt.

“Rosetta e Philae”, ha commentato Jean-Pierre Bibring, lo scienziato responsabile del lander, “ci hanno dimostrato che la cometa coniene gli ingredienti che potrebbero aver aiutato la nascita della vita sulla Terra”. Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, ha spiegato che “con la missione abbiamo dimostrato di aver trasformato in realtà un’idea originale e coraggiosa: inviare cioè non solo una sonda, ma anche un lander a studiare da vicino il nucleo di una cometa. Mai nessuno prima lo aveva fatto. L’Italia, con l’istituto Nazionale di Astrofisica, l’ASI e varie industrie nazionali, ha giocato un ruolo di primo piano in questa missione europea”.

Roberto Battiston, astrofisico di fama mondiale e presidente dell’Agenzia spaziale italiana, ha commentato: “Chissà se un giorno qualche turista spaziale non troverà le tracce di questa incredibile missione portata a termine dall’Europa, con un grande ruolo della tecnologia italiana. Oggi si parla di miniere sui corpi celesti minori. Un giorno forse, se andremo su Marte, potremmo sfruttare queste risorse per approvvigionarci di acqua o carburante”.

“Addio Rosetta, hai concluso la tua missione” ha salutato Patrick Martin, lo scienziato manager della missione. Per il momento alla sonda e alla cometa resterà tutto il tempo per esplorare insieme l’universo al riparo dagli occhi umani. Gli scienziati sulla Terra spenderanno anni, invece, ad analizzare la miniera di immagini che ci stanno arrivando proprio in questo momento.

http://www.repubblica.it/scienze/2016/09/30/news/rosetta_in_diretta_lo_schianto_sulla_cometa-148822012/



Rosetta : Oggi si trapana , commovente rosetta | controappuntoblog.org

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