Syrie : destruction de l’hôpital Al Quds à Alep par des bombardements aériens MSF

Syrie : destruction de l’hôpital Al Quds à Alep par des bombardements aériens » Gaziantep, Turquie, 28 Avril 2016

Mercredi soir, le bombardement de l’hôpital Al Quds soutenu par MSF et situé à Alep, dans le nord de la Syrie, a fait au moins 14 morts, y compris au moins deux docteurs.

Contact

Pierre Borelle
pierre.borelle@paris.msf.org
+33 (0)1 40 21 27 25

Un hôpital du district d’Azaz, dans le gouvernorat d’Alep, le 17 mars 2016. © Mahmoud Abdel-rahman

D’après le personnel soignant sur place, l’hôpital a été détruit par au moins un bombardement aérien qui a directement frappé le bâtiment, le réduisant en ruines. Une autre frappe aérienne dans le quartier a également touché des zones proches de l’hôpital.La situation dans la ville d’Alep, constamment en première ligne de ce conflit violent, était alarmante avant même cette attaque. Environ 250 000 personnes sont restées y vivre, tandis que les niveaux de bombardements, de combats et de morts ont considérablement augmenté ces dernières semaines. Seule une route reste accessible parmi les zones contrôlées ou non par le gouvernement. En cas de fermeture, la ville deviendra assiégée.Ces dernières semaines, d’autres structures médicales ont été attaquées et détruites à Alep, et cinq secouristes de l’Organisation syrienne de défense civile ont été tués.

MSF fournissait des équipements médicaux à l’hôpital Al Quds depuis 2012, et avait noué de fortes relations de travail avec le personnel sur place.

Cet hôpital, qui comptait 34 lits, offrait plusieurs services, dont une salle d’urgence, des soins obstétricaux, un service ambulatoire et hospitalier, une unité de soins intensifs et un bloc opératoire. Huit docteurs et 28 infirmières travaillaient à temps plein dans cet hôpital, qui était le principal centre pour les soins pédiatriques à Alep.

MSF gère six structures médicales dans le nord de la Syrie et soutient plus de 150 centres de soins et hôpitaux dans le pays, dont la plupart se trouvent dans des zones assiégées. Plusieurs hôpitaux du nord et du sud de la Syrie ont été bombardés depuis le début de l’année : sept étaient soutenus par MSF, et 42 personnes avaient été tuées dont 16 faisant partie du personnel médical.

http://www.msf.fr/presse/communiques/syrie-destruction-hopital-al-quds-alep-bombardements-aeriens

Siria: attacchi aerei distruggono l’ospedale di Al Quds ad Aleppo. Almeno 14 morti.

28 Aprile 2016
Nel bombardamento dell’ospedale di Al Quds ad Aleppo, supportato da MSF, sono morte almeno 14 persone tra cui almeno due medici. Secondo quanto riferito dallo staff sul posto, l’ospedale è stato distrutto ieri notte da almeno un attacco aereo che ha colpito direttamente l’edificio riducendolo in macerie. Ulteriori attacchi aerei hanno colpito diverse aree vicine all’ospedale.
“MSF condanna nel modo più assoluto questo vergognoso attacco, che colpisce un’altra struttura sanitaria in Siria” ha dichiarato Muskilda Zancada, capomissione di MSF in Siria. “Questo devastante attacco ha distrutto un ospedale vitale per Aleppo, che era anche il principale centro pediatrico dell’area. Dov’è l’indignazione di chi ha il potere e il dovere di fermare questo massacro?”
La situazione nella città di Aleppo, da tempo sulla linea del fronte del brutale conflitto siriano, era critica anche prima di questo attacco. Circa 250.000 persone si trovano ancora nella città, che ha visto un drammatico aumento di bombardamenti, attacchi e vittime nelle ultime settimane. C’è solo una strada ancora aperta per entrare e uscire dalle aree non controllate dal governo. Se anche questa venisse interrotta, la città sarebbe sotto assedio. Nell’ultima settimana, diverse altre strutture mediche sono state attaccate e distrutte ad Aleppo e cinque soccorritori della Difesa Civile Siriana sono stati uccisi.
MSF dona forniture mediche all’ospedale di Al Quds dal 2012 e ha costruito una stretta collaborazione professionale con il suo staff medico: “A rafforzare questa tragedia si aggiunge la dedizione e l’impegno dello staff di Al Quds, che lavorava in condizioni inimmaginabili, senza mai vacillare, dall’inizio di questo sanguinoso conflitto” continua Zancada di MSF.
L’ospedale, dotato di 34 posti letto, forniva servizi di pronto soccorso, cure ostetriche, terapia intensiva, aveva una sala operatoria, un ambulatorio e un reparto di degenza. Vi lavoravano a tempo pieno 8 medici e 28 infermieri. Era il principale centro pediatrico della zona.
MSF gestisce sei strutture mediche nel nord della Siria e supporta oltre 150 centri sanitari e ospedali in tutto il paese, di cui molti in aree assediate. Diversi ospedali nel nord e nel sud della Siria sono stati bombardati dall’inizio del 2016, tra cui 7 supportati da MSF, dove sono morte almeno 42 persone di cui almeno 16 tra il personale medico. 
Aggiornamenti in tempo reale su twitter @MSF_ITALIA

#NotATarget

Leggi  la scheda di approfondimento:  Attacchi contro gli ospedali 2015-2016 (Siria, Yemen, Afghanistan, Sudan, Ucraina)

http://www.medicisenzafrontiere.it/notizie/news/siria-attacchi-aerei-distruggono-l%E2%80%99ospedale-di-al-quds-ad-aleppo-almeno-14-morti?codiceCampagna=16.ZZW.SP.1.SOC&codiceCausale=517

Siria, Onu: quasi 50 morti in raid su ospedali e scuole , comunicato MSF

Questa voce è stata pubblicata in EFFETTI COLLATERALI e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.