IL CINEMA DI OZU : VERITA’ POESIA : Viaggio a Tokyo, Tokyo monogatari – 1953

Trama del film

Due coniugi, intorno ai settant’anni d’età, decidono di passare qualche giorno dai figli che abitano a Tokyo e non vedono da molto tempo. L’accoglienza è tiepida: i figli, cresciuti, hanno i loro impegni, un ritmo di vita che non riuscirà ad integrarsi con la presenza dei genitori. La vacanza sarà breve, allietata in parte dalla benevolenza della nuora Noriko, vedova da otto anni. Il viaggio consente loro di fare il punto della propria vita per affrontare serenamente l’uno la vecchiaia, l’altra la morte.

Recensione “Viaggio a Tokyo”

a cura di Glauco Almonte

Con Viaggio a Tokyo Ozu raggiunge il vertice della sua evoluzione cinematografica: lasciata (momentaneamente) da parte la poesia delle sue opere del primo dopoguerra, si concentra sul messaggio senza intervenire in prima persona, lasciando lo spettatore da solo ad assistere all’essenza della solitudine.

Il tema dei rapporti familiari è ormai centrale nella cinematografia di Ozu: il binomio genitore-figlia viene esteso al nucleo familiare, lo scompenso è, come sempre, provocato dalla maturazione tanto dei figli quanto della società.

Con l’occidentalizzazione imperante, anche i vecchi valori della cultura giapponese lasciano il campo a nuovi stili di vita; i genitori, prima rispettati ed onorati quali fondamenti della famiglia, passano in secondo piano: la bilancia inizia a pendere dalla parte dei figli.

Il processo interno è più drastico di quello sociale: una volta indipendenti i ragazzi si chiudono, i genitori diventano per loro una seccatura da scaricare l’uno sull’altro.

In Shukishi e Tomi c’è comprensione per questo processo, amarezza non tanto per il comportamento dei figli, quanto per essere ormai così vecchi da subire quest’emarginazione. Non condividono ma accettano, comprendendone l’ineluttabilità ed accontentandosi di ciò che ricevono.

Solitamente motore di scoperte e cambiamenti, il viaggio rappresenta questa volta un bisogno inconscio di Tomi: tirare le somme della propria vita, controllare che tutto vada bene prima di morire. Il suo funerale non fa che confermare il disinteresse dei figli più grandi, al quale si contrappongono gli ardori giovanili della figlia minore e la bontà della nuora; emblematico, in questa direzione, il passaggio, da Noriko che fa vento ai suoceri, ai due figli che si fan vento da soli: è in germe la solitudine a cui il loro egoismo rischia di portarli, senza una Noriko a confortarli quando sarà il momento.

Setsuko Hara, nel migliore ruolo che le sia mai capitato, tira fuori un’interpretazione splendida, interamente giocata sui cambi d’espressione: non ha ancora il sorriso forzato di Tarda Primavera, ma è già in grado di comunicare con lo sguardo l’intera gamma dei sentimenti. Sul suo viso s’alternano gioia e sofferenza, così come nel film, con una pacata dolcezza mista a rassegnazione. La società e le persone cambiano, nel bene, nel male. Sia.

http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?mod=film&id=1614


Directors’ vote: Yasujiro Ozu’s 1953 ‘Tokyo Story’ greatest film ever made

Kyodo

LONDON – The 1953 film “Tokyo Story” by Yasujiro Ozu has been voted “the greatest film ever made” in a poll of movie directors conducted once a decade by a British magazine, the BBC said Thursday.

In the British Film Institute’s monthly publication Sight and Sound, Ozu’s work was the top choice of 358 directors, including Woody Allen, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Mike Leigh and Quentin Tarantino.

The Japanese classic also came third in another poll by the magazine that asked 846 movie distributors, critics and academics to name one film as “the greatest of all time.”

In the two previous polls, “Tokyo Story” came in fifth in 2002 and third in 1992.

In the poll of distributors, critics and academics, Alfred Hitchcock’s 1958 film “Vertigo” replaced Orson Welles’ 1941 work “Citizen Kane” as the greatest film ever, dethroning the top choice of the past 50 years

http://www.japantimes.co.jp/news/2012/08/04/national/directors-vote-yasujiro-ozus-1953-tokyo-story-greatest-film-ever-made/#.VhAaoW53KiE

Sono nato ma…- Mi sono laureato, ma… :Yasujiro Ozu

Fiori D’equinozio – Yasujirō Ozu – Film Completo Sub Ita .

Era uma vez um pai / Chichi Ariki (pt, br, en, esp, fr ) Yasujiro …

Late Spring(1949)-Yasujirō Ozu – Tarda primavera .

No Regrets for Our Youth (1946) – Non rimpiango la mia

Giappone : essere Burakumin ; films : Mille anni di piacere .

Wakamatsu Kōji – 海援ホテルブルー, Petrel Hotel Blue …

Japan Launches New Aircraft Carrier “Kaga”; Spirito più …

per voi il cinema | controappuntoblog.org

Questa voce è stata pubblicata in cultura e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.