Natale ‘magro’ per gli italiani.
Spese a picco per i regali
Lunedì 8 Dicembre 2014
ROMA – Si prospetta un Natale difficilissimo per gli italiani che, fra le scadenze di IMU e TASI, che cadono alle porte delle festività, ed un bilancio familiare sempre più inadeguato, si apprestano a dare un pesante taglio alle consuete spese per il cenone e per i regali. Secondo una stima della Confcommercio questo sarà un Natale di crisi per le famiglie, che a causa del peso delle imposte, avranno una tredicesima del 3,6% più leggera dell’anno scorso. E’ anche più drammatica la visione di Confesercenti, secondo la quale 1 italiano su 2 non arriverà a fine mese (51%), mentre un terzo (36%) arriverà solo alla terza settimana ed un 13% alla seconda. A fronte di questa situazione reddituale, l’associazione di rappresentanza dei commercianti stima che chi riuscirà ad incassare la tredicesima spenderà il 2,6% in più della media. Se 9 italiani su 10 dichiarano che faranno dei regali, c’è sempre un 13% degli italiani, circa 6 milioni di persone, che dichiara che non comprerà doni natalizi. Allarme anche dal Codacons. L’associazione dei consumatori ha infatti stimato che la spesa natalizia crollerà anche quest’anno e stima che negli ultimi 7 anni le vendite si sono quasi dimezzate (-45,5%) rispetto al periodo pre-crisi, perdendo oltre 8 miliardi. Quest’anno, la spesa degli italiani nel periodo natalizio per i vari settori (alimentare, viaggi, regali, casa, ecc.) non supererà i 9,8 miliardi di euro.
Il pianeta degli alberi di Natale
Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l’ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d’argento
che si dondola al vento.
In piazza c’e’ il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l’inchino e dice:”Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…” Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s’intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c’è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?
Gianni Rodari
Il paese degli alberi di Natale
Marco, bambino terrestre, era andato a trovare Marcus, bambino spaziale.
Si incontrarono alla stazione interplanetaria. Lì cominciava la città
spaziale, che assomigliava alle città terrestri, con strade, case e piazze.
Ai lati di un viale crescevano due lunghissime filedi abeti. Sui loro rami
brillavano stelle, lampadine e palloncini lucenti, rossi, gialli e blu. Erano
alberi di Natale.
-Scusa – domandò Marco – ma che giorno è oggi?
– È Natale – rispose Marcus allegramente.
Intanto si erano avvicinati a un deposito di cavalli a dondolo: Marcus ne
scelse uno, con una sella a due posti e invitò Marco a montare in groppa.
– Questi sono i nostri “robot” e servono per i trasporti pubblici, come i
taxi spiegò Marcus. Il cavallo a dondolo partì senza scosse e senza rumore.
Centinaia e centinaia di alberi di Natale grandi e piccoli spuntavano
dappertutto, persino sui tetti e nei vasetti da fiori che stavano sui balconi.
A Marco venne un dubbio e chiese: – Marcus, ieri che giorno era?
-Natale – rispose Marcus senza esitare.
-E che giorno sarà domani?
-Natale, Marco, Natale: te l’ho già detto.