Call center, si inaspriscono le vertenze del comparto – La divisione mondiale del lavoro….

Call center, si inaspriscono le vertenze del comparto

Oggi notte bianca dei call center organizzata da Cigl, Cisl e Uil. Presente a Roma anche una delegazione di operatori dei tre call center Almaviva, Accenture e 4U.

(21 novembre 2014)

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Si inaspriscono le vertenze del comparto dei call center in particolare per quanto riguarda i lavoratori di Almaviva e Accenture.

ALMAVIVA, a rischio 3mila posti di lavoro a Palermo
A Palermo la crisi investe il call center Almaviva. E domani tornano in piazza infatti i duemila operatori del call center Almaviva per la protesta unitaria indetta da Cigl, Cisl e Uil, che hanno organizzato un corteo con partenza da piazza Marina a Palermo.
L’azienda in una lettera inviata al comune di Palermo, annuncia per il primo semestre del 2015 il rischio di esuberi strutturali per oltre 3 mila lavoratori, 2 mila a tempo indeterminato e oltre mille a progetto, che operano nel capoluogo siciliano. Alla base dell’annuncio dell’azienda, la crisi del settore aggravata “da un mercato – scrive Almaviva – sempre più in contrazione, con costi sempre meno compatibili, il tutto aggravato da un ricorso alla delocalizzazione sia per le attività svolte con personale dipendente sia con personale a progetto”. “Sulla crisi dell’azienda incide di certo anche la scadenza della commessa con Wind prevista entro marzo 2015, ma c’è molto altro. Non finiremo mai di ripeterlo – spiegano Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi Segretario Fistel Cisl Palermo Trapani – il settore è totalmente privo di regole, la delocalizzazione con il sistema delle scatole cinesi per aprire nuove aziende e usufruire dei contributi regionali e statali, ormai non fa altro che portare ad un continuo elenco di posti persi, crisi aziendali, che la nostra città come tutta la Sicilia, non possono permettersi”. Almaviva a Palermo conta 3500 lavoratori a tempo indeterminato e 1200 a progetto. Da qui l’appello alle istituzioni. “Dobbiamo evitare che accada, al Mise chiediamo innanzitutto regole certe, che impediscano l’utilizzo della defiscalizzazione dell’Irap come incentivo per aprire crisi aziendali, licenziare lavoratori già assunti e creare aziende abbattendo il costo del lavoro. Servono inoltre regole sull’appalto e i subappalti dell’intero settore”. “Alla Regione chiediamo di dotarsi di regole e principi da imporre a chi opera nelle telecomunicazioni in Sicilia che impediscano questo continuo massacro degli operatori del settore”. La vertenza Almaviva insieme alle altre, 4U, Accenture e lo sciopero nazionale dei call center con la notte bianca che si terrà il 20 e 21 novembre a Roma, saranno al centro domani del consiglio regionale della Fistel Cisl che si terrà nella sede della Cisl Sicilia in piazza Castelnuovo dalle ore 10 alla presenza del Segretario nazionale Vito Antonio Vitale.

ACCENTURE, si inaspriscono le proteste
Bloccata l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo dai lavoratori del call center Accenture che chiedono al prefetto di Palermo di mediare con il ministero del Lavoro per convocare in tempi rapidi un incontro sulla
vertenza. La protesta non si fermerà fino a che i 262 operatori della società e coinvolti da procedure di mobilità che diventeranno esecutive a metà gennaio non avranno risposte. “I lavoratori sono esasperati – dice Michele Giordano Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani dopo l’incontro con il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo – Il governo nazionale deve intervenire con maggiore determinazione per riportare al tavolo delle trattative Bt”. Per Mimmo Milazzo e Francesco Assisi della Cisl, “bisogna mettere regole in un settore esposto alla
concorrenza sleale e alla delocalizzazione, oltre che alla defiscalizzazione dell’Irap che può diventare strumento per chiudere società e crearne di nuove”. Oltre ai 262 lavoratori di Accenture, coinvolti dalla crisi del comparto ci sono i 130 lavoratori del call center 4U in cig a zero ore e i 750 lavoratori di Almaviva addetti alla commessa Wind che scadrà all’inizio del 2015. “Tutte vertenze – concludono i sindacalisti – che porteremo in piazza il prossimo 20 e il 21 novembre a Roma in occasione della notte bianca dei call center”.

ARCHIVIO. CALL CENTER, protesta il 21 e “notte bianca”

(aggiornato 20 novembre 2014)

http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Archivio_notizie/2014/Novembre/info-1346698284.htm

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