La relazione nascosta – LAVORO SALARIATO E CAPITALE, K.Marx – Wage Labour …

La relazione nascosta – Maurizio Donato – Sulla natura materiale del salario e dello sfruttamento

“La maggiore divisione del lavoro rende capace un operaio di fare il lavoro di cinque, di dieci, di venti; essa aumenta quindi di cinque, di dieci, di venti volte la concorrenza fra gli operai. Gli operai si fanno concorrenza non soltanto vedendosi più a buon mercato l’uno dell’altro; essi si fanno concorrenza nella misura in cui uno fa il lavoro di cinque, di dieci, di venti, e la divisione del lavoro, introdotta dal capitale e sempre accresciuta, costringe gli operai a farsi questo genere di concorrenza. [..] Noi vediamo dunque che, se il capitale cresce rapidamente, cresce in modo incomparabilmente più rapido la concorrenza fra gli operai, cioè sempre più diminuiscono proporzionalmente i mezzi di occupazione, i mezzi di sussistenza per la classe operaia e ad onta di ciò il rapido aumento del capitale è la condizione più favorevole per il lavoro salariato.” (K. Marx – Lavoro salariato e capitale)
 La concorrenza tra i lavoratori, funzione crescente del tasso di disoccupazione e di precarietà, influenza negativamente il livello del salario favorendo comportamenti e dispositivi istituzionali che, nell’illusione di creare situazioni più favorevoli a un ampliamento dell’occupazione, finiscono inevitabilmente per ampliare la contraddizione per cui lo stesso elemento che da un lato costituisce un costo da ridurre è contemporaneamente domanda da ampliare. Questa contraddizione, tipica del modo capitalistico di produzione, rivela i suoi effetti in maniera più eclatante nei periodi di crisi.

Il punto centrale è quello relativo all’analisi del particolare scambio che si compie tra i possessori di forza-lavoro e i proprietari dei mezzi di produzione e che dà luogo, in cambio del potere di disporre per un determinato lasso di tempo della forza-lavoro alienata, alla corresponsione di un salario.

Che si tratti di uno scambio particolare è chiarito in più occasioni da Marx, già a partire da alcuni articoli precedenti all’edizione del Capitale e poi raccolti assieme in un opuscolo – Lavoro salariato e capitale- destinato a una notevole celebrità; tuttavia, nella sua introduzione del 1891 alla riedizione del testo, Friedrich Engels introduce alcune “modifiche” che lui stesso così descrive: “Le mie modificazioni si aggirano tutte attorno ad un sol punto. Secondo l’originale, l’operaio vende al capitalista, per un salario, il suo lavoro; secondo il testo attuale egli vende la sua forza-lavoro.

Aproposito di questa modificazione devo dare una spiegazione. Una spiegazione agli operai, perché essi vedano che non si tratta di una pedanteria verbale, ma piuttosto di uno dei punti più importandi tutta l’economia politica . Una spiegazione ai borghesi, perché essi possano convincersi della enorme superiorità degli operai incolti, ai quali si possono rendere facilmente comprensibili i problemi più difficili dell’economia, sui nostri presuntuosi uomini “colti”, cui tali questioni intricate restano insolubili per tutta la vita.”

http://ilcomunista23.blogspot.it/2014/08/la-relazione-nascosta-maurizio-donato.html

LAVORO SALARIATO E CAPITALE, K.Marx – Wage Labour …

buon 1 maggio dal comunista di di Treviri !

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