Troops seize TV center in Slavyansk, eastern Ukraine – interior ministry
Edited time: May 04, 2014 09:29
Ukrainian troops, continuing their special operation against anti-government protesters in the city of Slavyansk, have taken a local television broadcasting center under control, the Ukrainian Interior Ministry says, as cited by Itar-Tass.
Meanwhile the Donetsk region self-defense forces say they have managed to regain some of the areas, previously seized by Ukrainian troops. That’s according to Miroslav Rudenko, one of the Donbass self-defense leaders, who was interviewed by Interfax.
While the military operation is currently on in a number of cities and towns in the Donetsk region, the city of Donetsk itself is peaceful and getting ready for a referendum on the region’s status, one of the leaders of the self-proclaimed Donetsk People’s Republic, Denis Pushilin told Itar-Tass over the phone.
“Donetsk is calm,” he said. “We’ve heard no more threats from the authorities in Kiev. We’ve been preparing for the May-11 referendum. We are setting up election committees, printing ballots etc.”
The ballots will only have one question to be answered ‘yes’ or ‘no’: “Do you support the act on independence of the Donetsk republic?”
The storming of Slavyansk is part of a wider military operation in eastern Ukraine, which intensified in the first days of May.
A special operation against pro-federalization activists in Slavyansk in the Donetsk region started early on the morning of May 2, when the city was blockaded by Ukrainian military. Dozens of APCs and 20 helicopters were engaged in the operation.
Fighting erupted between troops and local self-defense squads, which reportedly resulted in three casualties. Two helicopter pilots died, according to Ukrainian military officials, while self-defense forces in Slavyansk said that one of their members was killed.
Later, the People’s Mayor of Slavyansk said over 10 people died and around 40 were injured after members of the ultra-nationalist Right Sector group opened fire on civilians near the city.
On Saturday, Kramatorsk became the hotspot of the stand-off between troops and anti-government activists. The Ukrainian military occupied most of the city of Kramatorsk, with only the center reportedly remaining under the control of the local self-defense, who claim that 10 people died in fighting with the government troops, with two being “killed by snipers.”
On Saturday night, the special operation by government military forces spread to city of Mariupol in southeastern Ukraine, as well as Konstantinovka in the Donetsk region.
http://rt.com/news/156688-ukraine-troops-slavyansk-tv/
Battaglia a Kramatorsk, 10 vittime e città sotto il controllo forze ucraine
Secondo i dati dell’emittente, sono stati presi sotto controllo gli edifici del ministero dell’Interno, dei servizi segreti e della televisione di Stato. I canali russi sono stati oscurati. L’intera città, compreso il centro e fatta eccezione per il municipio, sono controllate dalle forze speciali di Kiev.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_05_04/Battaglia-a-Kramatorsk-10-vittime-e-citta-sotto-il-controllo-forze-ucraine-0834/
“L’Auschwitz” a Odessa
In seguito ai disordini e l’incendio scoppiato in uno degli edifici nel centro della città sono morte oltre 40 persone e circa 200 hanno chiesto l’assistenza medica. Secondo la valutazione della Russia, per i crimini commessi a Odessa sono responsabili le autorità che difatti operano a Kiev. “Chi ritiene legittimi i golpisti di Kiev diventa un criminale”, – ha dichiarato Dmitrij Peskov, addetto stampa del presidente della Russia.
L’incendio nella Casa dei sindacati sulla piazza Kulikovo pole a Odessa scoppiato venerdì scorso è diventato il tragico finale degli scontri che assomigliavano per l’intensità a quelli di Kiev di due mesi fa. Una sfilata per le strade non autorizzata, organizzata dai militanti dei gruppi nazionalisti e dalla tifoseria degli ultras locali con lo slogan “Ucraina unita”, è sfociata in una contrapposizione con i sostenitori della federalizzazione del paese che qualche tempo fa avevano allestito una tendopoli provvisoria sulla piazza Kulikovo pole. Secondo la nuova “tradizione rivoluzionaria” ucraina, sono state utilizzate pietre, mazze da baseball e “cocktail Molotov”. La polizia ha cercato di separare gli schieramenti contrapposti, agendo tuttavia in modo passivo e indeciso. Alla fine i nazionalisti-oltranzisti del cosiddetto “Settore destro” hanno dato alle fiamme la tendopoli e poi la Casa dei sindacati dove si sono rifugiati gli attivisti contrari alla politica delle attuali autorità del paese. Alcune persone sono state bruciate vive, mentre altre sono morte asfissiate dal fumo. Riparandosi dalle fiamme, la gente saltava dalle finestre. Secondo testimoni oculari i vigili del fuoco sono arrivati soltanto mezz’ora dopo lo scoppio dell’incendio.
Secondo la dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri della Federazione Russa, Mosca ritiene che la tragedia a Odessa sia una manifestazione dell’inazione criminale delle autorità di Kiev, “che favoreggiano nazional-oltranzisti smodatamente sfacciati che lanciano la campagna del terrore fisico contro i sostenitori della federalizzazione e modifiche costituzionali reali all’interno della società ucraina”.
Leonid Sluzkij, responsabile del Comitato della Duma di Stato per gli affari della CSI, ha paragonato l’accaduto a Odessa ai crimini nazisti. “E’ un nuovo Auschwitz”, – ritiene il deputato del Parlamento. Anche il primo vice-premier della Repubblica di Crimea Rustam Timergaliev ha fatto ricordare che “l’ultima volta le persone sono state bruciate vive in Ucraina dai nazisti ai tempi della Grande Guerra Patriottica”.
Gli scontri che hanno causato la strage delle persone a Odessa significano che l’Ucraina nel senso proprio della parola si trova sull’orlo di una guerra civile, ritiene Vladimir Zharihin, vice-direttore dell’Istituto dei paesi della CSI. Secondo la sua valutazione, gli oltranzisti della destra ucraini si sentono al margine del processo politico e vogliono attirare una maggiore attenzione verso di sé. Fa comodo a loro che il paese precipiti in una guerra civile. Nello stesso tempo, ne è convinto Zharihin, saranno soltanto contenti per la comparsa nel centro dell’Europa, nelle prossimità dei confini con la Russia, di un “nuovo Somali”.
Dal canto suo Dmitrij Peskov, addetto stampa del presidente della Federazione Russa, ha dichiarato che dopo i tragici avvenimenti a Odessa, la Russia – ma anche qualsiasi altro paese – difatti non sarà in grado di convincere a disarmarsi gli abitanti del Sud-Est dell’Ucraina sullo sfondo di una minaccia diretta alle loro vite.
Nello stesso tempo Peskov ha definito assurda la prospettiva di condurre le elezioni presidenziali in Ucraina fissate per il 25 maggio. “Dopo ciò che è avvenuto a Odessa, sullo sfondo di un’impennata della spirale dello scontro nel Sud-Est del paese, noi non capiamo di quali elezioni si parla a Kiev, nelle capitali europee e a Washington”, – ha accentuato l’addetto stampa del leader russo.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_05_03/LAuschwitz-a-Odessa-8504/
Ucraina, giorni critici per il gas
Secondo il ministro dell’Energia russo Aleksandr Novak, il gas fornito all’Ucraina nel mese di aprile deve essere pagato entro il 7 maggio. In caso contrario, “Gazprom ” il 16 maggio presenterà a Kiev la fattura preliminare per la consegna di giugno. “Di conseguenza fino al 31 maggio la parte ucraina avrà la possibilità di pagare questa fattura e quindi il volume di gas da consegnare nel mese di giugno sarà pari alla somma pagata entro il 31 maggio”, ha sottolineato il ministro. Ha aggiunto: “Questo non significa che la Russia limita la fornitura del gas. “Gazprom” adempie i suoi obblighi, rispettando il contratto del 2009, la cui validità è stata confermata anche da Kiev. Questa non è una restrizione, ma la consegna dei volumi di gas acquistato”.
Mosca invita l’Europa a condividere la responsabilità per la creazione di riserve di gas in Ucraina, perché “l’iniezione del gas in impianti di stoccaggio sotterraneo in Ucraina è critica”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_05_03/Ucraina-i-giorni-critici-di-gas-9289/