quella bestia di pianoforte : aforismi; Wittgenstein plays Ravel’s Piano concerto for the Left Hand – Aimard · Boulez · Berliner Philharmoniker

“Tutta la teoria dello stile riposa sull’analogia della musica col linguaggio parlato, sulla necessità di separare le differenti frasi, di punteggiare e di dare gradazione alla forza ed alla celerità dei suoni.”

F. CHOPIN

“La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini.”

L.V. BEETHOVEN

“Qualunque sia l’intensità del suono col quale voi eseguite un passo, forte o fortissimo, piano o pianissimo, tenete conto degli accenti metrici, ritmici, patetici e fateli risaltare. Non bisogna, sotto pretesto di colorire, livellare e distruggere queste bellezze dell’espressione”

M. LUSSY

“Ogni nota più lunga delle altre è al tempo stesso più forte; mentre la nota di minor durata richiede meno forza, appunto come le sillabe lunghe e le brevi dei versi ritmati. La nota più elevata in una melodia o una nota che forma dissonanza è altresì la più forte.”

F. CHOPIN

“Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita.”

W.A. MOZART

   “Non basta consacrare molte ore del giorno alla scale o agli esercizi di agilità; ciò che importa più di tutto è di studiare la sonorità in tutte le sue gradazioni e soprattutto l’arte di legare i suoni fra di loro.”

A. MARMONTEL

“Non si può essere un pianista eminente, che alla condizione di suonar coi  piedi altrettanto bene che con le mani”

J. ROMEU

“Noi dobbiamo riconoscere due categorie di artisti, cioè quelli che producono e quelli che interpretano, e convenire che non passa fra essi che questa differenza materiale.”

F. LISZT

“Ove qualcuno si arrestasse al solo meccanismo, non potrebbe augurarsi di meritare il titolo di artista, perché la tecnica è la parte più facile dell’arte e tutti possono acquistarla.”

P. BOCCACCINI

Dopo aver ascoltato per una mezzora una ragazza suonare il pianoforte, niente mi rilassa di più che farmi trapanare qualche dente dal mio dentista.

George Bernard Shaw

Il Concerto per pianoforte per la mano sinistra in Re Maggiore (Concerto pour la main gauche en ré majeur) fu composto da Maurice Ravel tra il 1929 e il 1930, contemporaneamente al suo Concerto per pianoforte in sol maggiore, dietro una commissione del pianista austriaco Paul Wittgenstein – fratello del filosofo Ludwig Wittgenstein – che perse il braccio destro prendendo parte diretta alla Prima guerra mondiale. Wittgenstein stesso ne eseguì la prima con Robert Heger alla direzione della Orchestra Sinfonica di Vienna il 5 gennaio del 1932. Prima di scrivere questo concerto, Ravel intraprese entusiasticamente lo studio degli études di Camille Saint-Saëns per la mano sinistra.

 

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