America Latina: decolla l’alleanza anti-Alba ; Dall’Iran al Perù..Alba e viale del tramonto, forse: sito archivio 23 giugno 2009

America Latina: decolla l’alleanza anti-Alba

America Latina: decolla l'alleanza anti-Alba

Colombia, Cile, Messico e Perù hanno firmato nei giorni scorsi un accordo che elimina, con azione immediata, i dazi sul 92% dei prodotti commerciali al fine di aumentare gli scambi e conquistare i mercati della regione Asia-Pacifico, attraendo gli investimenti esteri. Liberalizzazione in vista anche per i capitali e libero accesso alle persone che potranno quindi viaggiare senza visto di ingresso.

L’intesa sul libero scambio è stata siglata nel corso di una cerimonia, nella città di Cartagena, in presenza dei presidenti della Colombia, Juan Manuel Santos, del Cile, Sebastián Piñera, del Perù, Ollanta Humala, e del Messico, Enrique Peña Nieto.

L’accordo, parzialmente in controtendenza con il protezionismo di altre economie della regione, segna un passo avanti decisivo per la “Alianza del Pacìfico’ formata un anno fa a Lima dai quattro paesi che mantengono e vogliono incrementare accordi di libero scambio con alcune delle principali economie del mondo come gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Cina in concorrenza con altre alleanze continentali.

“Questo protocollo renderà le nostre economie più competitive, le farà crescere più velocemente e creerà più posti di lavoro” ha dichiarato Santos, aggiungendo che l’accordo permetterà ai quattro paesi di affrontare la crisi finanziaria internazionale “con rischi minori”.

La ‘Alianza’ – che prevede inoltre l’eliminazione progressiva del restante 8% delle tariffe doganali – raggruppa allo stato attuale una popolazione di 212 milioni di persone e rappresenta il 36% del Prodotto interno lordo della regione dell’America Latina e dei Caraibi, esportatrice di materie prime come petrolio, minerali e prodotti agricoli.

“Questo protocollo costituisce il meccanismo di integrazione più innovativo che il Messico abbia firmato dalla firma dell’accordo di libero scambio con il Nord America” ha detto il presidente messicano Peña Nieto (destra). Altri piccoli paesi, anch’essi vicini o interni ad un’area di influenza statunitense sempre più esigua – Costa Rica, Panama e Guatemala – hanno già espresso il desiderio di aderire al nuovo blocco, che ha sospeso i visti di immigrazione per agevolare il transito dei cittadini dei paesi partner.

I fautori della ‘Alianza’ rimarcano che non si tratta di un accordo ideologico e tanto meno di una contrapposizione agli altri blocchi regionali formati negli ultimi 15 anni. Ma appare chiaro a tutti che si tratta di una contromisura nei confronti dell’approfondimento del Mercosur (Mercado comun del Sur), i cui soci sono Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Paraguay (quest’ultimo sospeso negli scorsi mesi), e soprattutto dell’Alba (Alianza bolivariana per i popoli delle Americhe) fortemente voluta dall’ex presidente venezuelano Hugo Chavez, a cui hanno aderito, oltre al Venezuela, Bolivia, Cuba, Ecuador e Nicaragua.

http://www.contropiano.org/internazionale/item/22131-america-latina-decolla-l-alleanza-anti-alba

23 Giugno 2009
Dall’Iran al Perù……Alba e viale del tramonto, forse

Chi cerca di sorgere e chi sulla via del tramonto.

Mentre seguiamo quel che succede in Iran non scordiamo il Perù e dintorni, dato che di uno scontro globale si tratta che rende palese l’insufficienza del  gendarme degli USA.

ALBA sorse nel dicembre 2004 : Chavez e Fidel Castro: Venezuela fornitura di barili ad un prezzo molto conveniente, Cuba in cambio 20.000 medici ed insegnanti in Venezuela.
Nell’aprile del 2006 ingresso della Bolivia (Morales), scannati i boliviani ma ricchi di gas, del resto scannati per questa ricchezza.
Nel dicembre 2006 Ecuador;
Nel gennaio 2007 aderisce il Nicaragua (Ortega)
Nel gennaio 2008 la Dominica, che non va confusa con la repubblica Dominicana
Nell’Aprile 2009 Saint Vicent e Grenadine, 125 isole che fanno parte delle Piccole Antille: paesi agricoli: banane. pesca e turismo.Ma guarda un po’ nelle piccolo Antille ci sta la Guadalupe o Gadeloupe alla francese!
ALBA , lo sapete tutti, sorge in risposta alla ALCA, cortile di casa degli USA, ed è  un tentativo di sottrarsi a questo dominio: si parla sempre di libertà e di indipendenza più o meno nazionale, dei diritti dei poveri, ma in un mercato che in prospettiva vuole porsi in competizione con chi è più forte, poi chi conta realmente non sono quelli che hanno le banane, i pesci e le palme ma quelli che hanno il petrolio e le materie prime e quelli sono i veri capi dell’ALBA, loro hanno il carburante per farla marciare.
Gli USA, quindi, si trovano: con delle guerre che li vedono impegnati ,come al solito, lontano da casa, con il cortile di casa che gli dice:ora basta!, con una crisi economica e finanziaria che è quella che sappiamo.Altro che missili alle torri!
Come si intreccia la rivolta sociale iraniana con l’ALBA…… cari prussiani cresciuti?
Il 5 giugno 2009 L’Ecuador annuncia la sua adesione all’ALBA, l’Ecuador non ha solo i gamberetti, l’Ecuador ha anche risorse energetiche di petrolio, rafforza quindi l’asse dei paesi che contano con in testa il Venezuela ,ora per capire come la crisi sia veramente sistemica basta osservare alcune cose: Si cerca di creare un mercato che possa liberare dalla predominanza USA si fa ALBA ed anche e pure c’è UNASUR E pure MERCOSUR: UNASUR è un mercato,  una entità sovranazionale di dodici stati in cui ci trovi Ecuador, Bolivia e Venezuela che giocano su due tavoli da biliardo: UNASUR ed ALBA; in UNASUR ci trovi anche Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Guyana, Paraguay, Uruguay, Perù e Suranime: alcuni paesi IMPORTANTI che stanno in ALBA :  ci stanno e intanto sono in competizione con UNASUR: qui trovate lo stesso una spaccatura come si trova nella leadership iraniana, quale ala della borghesia vincerà questa partita di biliardo in cui il proletariato i popoli, per ora! girano come palle di bilie dove i giocatori con le stecche li mandano?
Chi vincerà la partita sarà in grado di essere un punto di riferimento per il variegato e diffuso movimento antioccidentale in Iran, in Americacentrale e latina, Asia: ovunque! nei paesi in cui c’ è la merce delle materie prime, non a caso ho fatto riferimento ad uno scritto di Marx che parlava del 1789 in cui la borghesia si sollevò, perché qui le stecche, in queste rivolte, in mano non le ha certo il proletariato;  non della COMUNE DI PARIGI stiamo parlando ma di rivoluzioni sociali, di cui, in questo mondo globale, non si sa che strade poi possono prendere il proletariato e le masse.
Intanto le varie frazioni in questo scontro intercapitalistico cercano alleanze. E qui una osservazione va fatta: se si tratta di uno scontro globale tra capitalismo ancienne régime capeggiato dagli USA, e nuovo capitalismo rampante la media borghesia nei due confliggenti schieramenti ha un ruolo e un peso diverso: in via di estinzione residuale nel capitalismo vecchio, proprio perché vecchio; giovane e agguerrita nel capitale in ascesa, proprio perché nuovo.
Che la media e piccola borghesia in occidente non conti nulla credo sia sotto gli occhi di tutti, parecchi di noi che adoperano la rete sono medi e piccoli borghesi: è evidente come siamo messi: male a livello economico, politico, culturale; di contro la media borghesia nei paesi emergenti conta perché è un tassello importante nel processo di avanzata del sistema verso il…. progressivo.
Infatti a cosa assistiamo? ad un regresso in direzione razzista , xenofoba, oscurantista dei medi borghesi che si porta dietro ceti più o meno popolari verso questo regresso, un qualunquismo diffuso che nel nostro paese, per esempio si sostanzia con: voti a Lega e Di Pietro, che le stesse cose dicono in finale, nei paesi dell’est dove la crisi è più acuta e dove a questa crisi si sommano questioni di confini con zone “calde” di paesi IMPORTANTI per lo scontro intercapitalistico: revanscismo nazionale, nazismo, pulizie etniche più che le baracche date a fuoco come da noi: LA PICCOLA E MEDIA BORGHESIA nei paesi ancienne régime HA PAURA si sente alla fine, è in crisi e nelle crisi “epocali” sempre in questo modo reagisce, che la terra sotto i piedi si sente franare! , tascinandosi dietro i ceti popolari. Di contro nei paesi emergenti la BORGHESIA, come sempre; chiede la LIBERTA’: libertà per le donne, per gli studenti, libertà di pensiero, libertà di espressione…..libertà di mercato come sempre. E fa bene a farlo, è giusto! è il suo ruolo!

I senza scarpe in questo scontro sono tagliati fuori dai giochi o dai giocatori che contano, loro potranno contare solo quando giocheranno da sé, per sé soli, per ora: o con mullah in medioriente, in Africa, in Pakistan….., o con i maoisti in Perù; per ora fanno i raccoglitori di mondezza ai margini delle metropoli, i senza scarpe; per ora crepano nei cpe e nel deserto libico, i senza scarpe; quelli con le scarpe sfondate crepano nella fabbriche, per ora.
Questa non è la rivoluzione dei senza scarpe o di chi ha le scarpe sfondate. Questa è una rivolta sociale dove i giocatori sono LA NUOVA BORGHESIA, e saranno pure guidati da capi tribù di tutte le etnie e di tutte le religioni, ma conta solo per portarsi a rimorchio i senza scarpe come…nel 1789 , sai quanto contano per loro le etnie e le religioni!, contano i capitali investiti e i profitti da estrarre dalla e sulla pelle dei senza scarpe.
Che di uno scontro di mercati e per il mercato si tratta è evidenziato dal fatto che una nuova moneta è nata il 16 aprile 2009 IL SUCRE

http://www.internationalia.net/2009/04/16/una-moneta-unica-per-i-paesi-dellalba/
e che l’Iran ha i suoi alleati in Sud America è un dato di fatto, del resto deve aggirare le sansioni economiche dell’ONU.
http://www.rinascita.info/cc/RQ_Mondo/EkFlZyVyZVoGFNKogi.shtml

La partita si gioca su tutto il tavolo verde.

http://www.resistenze.org/sito/os/mo/osmo7g06-001795.htm

e non da ora

http://www.unimondo.org/Notizie/Petrolio-accordi-Cina-Iran-e-in-Sudamerica2

http://it.peacereporter.net/articolo/8315/La+strana+coppia

Ora è la crisi sistemica che sta portando i nodi al pettine: Stati sinistri, destri, teocratici o no, avanzati o meno, di vecchio o nuovo capitalismo, tutti stanno nella crisi sistemica, in vario gradi, a diversi livelli, ma tutti ci stanno.
Più si restringe il bacino sociale della BORGHESIA nei paesi di ancienne régime, mentre si rafforza la GRANE BORGHESIA,contemporaneamente si indebolisce, perché, appunto, la sua base sociale è debole e può prendere direzioni distorcenti: la paura è cattiva consigliera, per la sua grande paura può spingersi oltre limiti tollerabili, può arrivare ad uno scontro frontale, senza ritorno con un proletariato multietnico per di più; e così si capisce l’annaspare anche della GRANDE BORGHESIA, la sua insufficienza a controllare l’evolversi degli accadimenti: In Italia, tutti annaspano di fronte alla crisi, nessuno ha la ricetta magica, destri e sinistri si rimbalzano la palla a suon di cocaina ed orge, i referendum massima espressione di democrazia! vengono disertati, alle elezioni locali si presentano accoppardonsi con schieramenti destri e sinistri mischiati, risultato: ma perché debbo votare? bene dicono: aboliamo i referendum? aboliamo il quorum? facciamo ancora più leva sulla paura e se non andate a votare qui passa la legge; Solo in Italia? In Inghilterra stessa debolezza, in Giappone idem….
Il GENDARME DEL MONDO : DEBOLISSIMO, TIMIDISSIMO E PRUDENTE il più possibile, finché ce la fà! perché la situazione reale è questa

http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=4151

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/06/obama-riforma-mercati.shtml?uuid=b84051fe-5b67-11de-be87-6caca1264ef2&DocRulesView=Libero

OBAMA STA CERCANDO DI TAMPONARE UNA CRISI COME QUELLA DEL 29.

E per quanto forte e rampante sia il nuovo capitale rampante, non tanto più rampante è nemmeno lui, per quanto la sua BORGHESIA sia più giovane e più aggressiva, perché la crisi è globale e tutti in un  mondo globale di capitali globali e globalizzati sono legati a filo più che doppio: può la Cina che ha in mano il debito statunitense chiedere agli USA ora paga i tuoi debiti e quindi veder crollare anche la sua economia per questa richiesta? Non lo può fare.

QUELLO CHE UN COMUNISTA SA E CHE IL CAPITALE ALLA FINE E’ UN SISTEMA DESTINATO A FALLIRE PER LA SUA NATURA.

Gli altri poi sono “uomini e donne”, fratelli e sorelle e questo magari non lo sanno o se lo sono dimenticato.
QUELLO CHE UN COMUNISTA SA

O COMUNISMO O BARBARIE

e ai senza scarpe e a chi ha le scarpe sfondate sempre la stessa parola d’ordine
PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!

BASTA MORIRE PER IL LAVORO E LE GUERRE
BASTA MORIRE PER GLI STATI E IL CAPITALE

O RIVOLUZIONE O GUERRA

vittoria
L’Avamposto degli Incompatibili

http://www.controappunto.org/documentipolitici/alba.html

Chavez e la rivoluzione bolivariana, Chavez e Putin, una mappa …

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