Ho letto “Le morti concentriche” di Jack London e anche Assassini S.P.A. – Assassination Bureau film 1969

Ho letto “Le morti concentriche” di Jack London

Posted on by riccardo

Cinque splendidi racconti compongono questo volumetto pubblicato nella preziosa collana La Biblioteca di Babele stampata da Franco Maria Ricci nel lontano 1979. Allora avevo acquistato l’intera collezione, letto qualcosa e poi l’avevo lasciata impolverare in uno scaffale. Dopo tanti anni ne riscopro tutte le chicche a cominciare da questa di London.
“La casa di Mapuhi” ci porta negli incantati mari del sud, dove tempeste improvvise possono cancellare in un batter d’occhio interi villaggi.
“La legge della vita”, ambientato tra gli indiani d’America, mi ricorda il film capolavoro di Imamura, “La ballata di Narayama”, in cui la tradizione vuole che la morte di un vecchio consenta ad un giovane di sopravvivere. Così è per l’anziano capovillaggio Koskoosh, abbandonato dalla tribù che deve spostare l’accampamento con l’arrivo dell’inverno.
“Faccia perduta” è una inquietante parabola sulla sopravvivenza tra i ladri di pelli dell’Alaska e della Kamchatka.
“L’ombra e il baleno” è un curioso apologo sul tentativo di raggiungere l’invisibilità. Due amici ci provano: uno attraverso la rifrazione dei colori, l’altro attraverso l’assorbimento, l’eterna lotta tra il bianco e il nero.
In “Le morti concentriche” che dà il titolo al volumetto Jack London lascia trapelare le sue ingenue idee socialiste. Togliere ai ricchi e ridistribuire ai poveri.
Come schiavi salariati, faticando dalla mattina alla sera e vivendo sobriamente, non potremmo risparmiare in sessanta anni – e neppure in venti volte sessanta anni – una somma di denaro sufficiente a competere con successo con le grandi aggregazioni di capitali che già esistono.
Di qui la necessità di delinquere. Attuale, non è vero?
Cinque piccoli tesori che si leggono in poco tempo e fanno meditare per molto.

http://www.riccardocaldara.net/?p=322

Jack London (Las Muertes Concéntricas) –

Assassination Bureau

Quarta di copertina

Un gruppo di distinti studiosi (ebraisti, sociologi, filosofi) si è riunito intorno al misterioso signor Dragomiloff per un nobile scopo: eliminare – dietro pagamento, e su richiesta degli interessati – individui indiscutibilmente dannosi al la società. Capitalisti cattivissimi, sindacalisti venduti, poliziotti brutali scompaiono grazie all’esemplare efficienza dell’organizzazione guidata da Dragomiloff. Gli affari dell’Anonima vanno a gonfie vele, finché un giorno il capo stesso è costretto ad ammettersi colpevole e a denunciarsi ai propri collaboratori… comincia così una lotta senza esclusione di colpi fra la vittima designata ma, questa volta, consapevole, e gli astutissimi inseguitori. Questa vicenda, sia pure sotto il segno di un paradossale umorismo, riprende i temi cari a Jack London; l’ingiustizia sociale, la lotta dell’ individuo per la sopravvivenza, il gusto dell’avventura. Il romanzo rimase incompiuto alla morte dello scrittore, nel 1916, e fu completato con sorprendente mimetismo stilistico da Robert L. Fish, già noto come autore di libri polizieschi.. feltrinelli



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