Schoenberg – Verklärte Nacht, op.4-1 – The Emerson Quartet: Schoenberg Complete Verklarte Nacht . Das Buch der Hängende Gärten, Op. 15

Verklaerte Nacht: tracce di analisi.

4 ottobre 2010 di D.

Tracce e spunti di analisi di Verklaerte Nacht di Arnold Schoenberg.
L’articolo è rivolto a direttori e strumentisti che studiano questo brano ed ha lo scopo di facilitarne lo studio.
L’approccio è musicale e tecnico e non ha nessuna velleità estetica o filosofica.

Consiglio anche la lettura degli articoli:
– Verklaerte Nacht: testo e traduzione
– Verklaerte Nacht: versioni a confronto

Il brano è composto di 418 battute.
Riporto qui di seguito la corrispondenza fra le lettere-guida della prima edizione, la Dreililien-Birnbach di Berlino, ed i numeri di battuta delle altre edizioni: A13, B22, C34, D55, E63, F115, G144, H161, J175, K188, L212, M240, N255, O283, P299, Q316, R320, S330, T353, U370, V378, W401, X407.

Il brano è tonale al 100%: ogni sua nota ha una sua precisa funzione armonica e contrappuntistica.
[Per approfondimenti non esitate a cotattarmi per e-mail o lasciano commenti a questo articolo: sarò lieto di rispondervi, tempo permettendo]

Per l’analisi di questo brano esistono diverse scuole di pensiero: ciascuna di esse dà qualche spunto interessante per lo studio.
Ecco qui riassunte le principali in ordine cronologico.

Webern, 1912.
Definisce il brano “frei phantasierend” [di libera fantasia], cioè senza struttura, durchkomponiert. Non sono assolutamente d’accordo con Webern, ma trovo molto interessante che uno dei principali allievi di schoenberg abbia detto una cosa simile.

Wellesz, 1921
Mette in luce la stretta relazione fra le cinque strofe dell’omonima poesia di Dehmel e i “cinque movimenti” [parlerei più volentieri di “sezioni”] della composizione. Descrive le sezioni 1, 3, 5 come epico narrative (il “ritratto dei sentimenti delle due persone che camminano nella notte”), associa alla sezione 2 il pianto dela donna, alla 4 la comprensione e risposta dell’uomo. Non fissa in maniera netta l’inizio delle scene, che secondo me potrebbe essere alle battute 1, 29, 202, 229, 370(?).

Schoenberg, 1950.
Schoenberg, che aveva già parlato di Verklaerte Nacht nel suo trattato di armonia del 1922 (ma non dal punto di vista formale), nella sua autobiografia del 1950 parla solo di “temi associati al poema”, e vaneggia una relazione più stretta con i sentimenti profondi della natura…

Pfannkuch, 1963
Dice che la composizione è in forma sonata. Le forme sonata, si sa, sono come le sezioni auree: basta volerle trovare e si trovano dappertutto, anche dove non ci sono.
La proposta però è interessante:
– 1-49 esposizione dei due temi principali
– 50-104 transizione
– 105-131 temi secondari
– 132-180 sviluppo
– 181-187 breve ripresa
– 188-228 transizione-ripresa-transizione
– 229-369 inserzione di un adagio
– 370-418 ripesa-coda.
Mi verrebbe da chiedergli se secondo lui c’è qualcosa nell’universo che non è in forma sonata…

Riflessioni conclusive.
La partitura è densissima di difficoltà tecniche e musicali che ne rendono spesso ardui e faticosi sia lo studio che l’esecuzione.
Con un lavoro lungo ed attento è però possibile scoprire e trasmettere la grande semplicità ed unitarietà che sta alla base di questo brano.
[Per avere un’idea della lunghezza di questo lavoro posso riportare la mia esperienza personale: nonostante la dimestichezza che ho con l’armonia “estrema” del tardo Romanticismo, con le partiture “dense” e con i contrappunti più complessi, ho impiegato più di un centinaio di ore per raggiungere questa “comprensione”! E purtroppo non è sempre possibile dedicare così tanto tempo allo studio di una composizione…]
Questa “comprensione” del brano coprirebbe decine di pagine se scritta per esteso, ma è possibile trasmetterla per intero in meno di tre ore a un sestetto o un’orchestra in fase di prova.
Questo vuol dire che basterebbero tre ore di prova, se fatta in modo efficiente e intelligente, seguite dallo studio individuale dei passaggi tecnicamente ardui (che si scoprirà essere veramente pochi dopo la “comprensione”) per arrivare ad un’interpretazione musicale e cosciente di questo brano.
Il fatto che anche sestetti di ottimo livello propongano purtroppo esecuzioni dal gusto quasi atonale per questo brano deriva proprio dalla mancanza di “comprensione” del brano stesso.
La “comprensione” di cui parlo riguarda:
– Piano formale, tonale ed armonico
– Funzione armonica e contrappuntistica di ciascuno strumento in ciascun passaggio
– Piano del materiale tematico, delle sue dinamiche e trasformazioni.

A questo punto credo sia inutile dire che Verklaerte Nacht è una delle mie partiture preferite e che sono ben disposto a concertare… quindi non esitate a contattarmi se vi serve!

http://www.davidelorenzato.it/2010/10/04/verklaerte-nacht-tracce-di-analisi/

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