La storia emblematica dell’acqua all’arsenico di Talete nel viterbese e del movimento di lotta che non c’è!

 

NON PAGARE LA BOLLETTA E’ ANCHE UN OBIETTIVO MINIMO RISPETTO AL DANNO! VEDIAMO SE ALMENO SI RAGGIUNGE

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L’Avamposto degli Incompatibili

 

http://www.controappuntoblog.org/2013/01/05/liscia-gassata-o-avvelenata/

Viterbo, dal 1 gennaio 2013 acqua pubblica vietata: troppo arsenico

http://www.controappuntoblog.org/2013/01/01/28251/

Arsenico nell’acqua, lo studio nascosto

http://www.controappuntoblog.org/2012/10/21/arsenico-nell%E2%80%99acqua-lo-studio-nascosto/

liscia, gassata o avvelenata?

http://www.controappuntoblog.org/2013/01/05/liscia-gassata-o-avvelenata/

Acqua all’arsenico, il Lazio tra eccessi di mortalità e code “da Terzo mondo”

http://www.controappuntoblog.org/2013/02/02/acqua-allarsenico-il-lazio-tra-eccessi-di-mortalita-e-code-da-terzo-mondo/

QUESTI I PRECEDENTI ORA GLI ULTIMO SVILUPPI NEI LINK RIPORTATI : SICCOME NON HO  AVUTO NOTIZIE IN MERITO AD  INIZIATIVE DA PARTE DI COMBAT DI VITERBO: COSA DOVRO’ FARE PER NON FARMI STACCARE L’ACQUA? ANDARE DALLE CINQUE STELLE?

PERCHE’ NON BASTA DIRE CHE “CITTADINI LUNGIMIRANTI HANNO GIA’ SCELTO DI NON PAGARE LA BOLLETTA”, POI BISOGNA ANCHE PORSI IL PROBLEMA E QUANDO FANNO I DISTACCHI DI ACQUA COSA FACCIAMO IN MERITO? CHE INIZIATIVE DI LOTTA?

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L’Avamposto degli Incompatibili

Viterbo – Nel primo trimestre 2013 – Il presidente Talete replica alle polemiche: “La società non se la prende con la povera gente”

Bolletta dell’acqua, la morosità balzata dal 10 al 44%

 “Talete non se la prende con la povera gente e non stacchiamo brutalmente le utenze”.

Parola del presidente Marco Fedele.

Ma la società le bollette deve pur riscuoterle e alla notizia che partiranno avvisi, è scoppiato il finimondo. In gran parte da politici. Ai quali, va un consiglio: anziché fare campagna elettorale (finita da un pezzo), s’informassero oppure acqua in bocca.

“Non ce la prendiamo con la povera gente – precisa Marco Fedele – e non è vero che solo oggi ci accorgiamo della morosità. Non appena siamo stati nominati, abbiamo visto subito che c’erano oltre sette milioni di crediti verso utenti e solo lo scorso anno siamo riusciti a recuperare due milioni e 900mila euro del pregresso.

Senza panico, che forse altri vorrebbero creare. Nessuno se n’è accorto”.

E se il problema delle bollette salta fuori ora, la ragione è semplice: “Perché è esploso nella fatturazione del primo trimestre 2013 – spiega il presidente – per i mesi di gennaio, marzo, aprile, dei quali noi abbiamo contezza a maggio.

Siamo passati da una morosità fisiologica del dieci per cento, al 44 per cento. Su un totale di bollette pari a sei milioni e 200mila euro, ha pagato il 56 per cento, ovvero tre milioni e mezzo circa.

E’ evidente per chiunque che una quantità simile di crediti non riscossi, farebbe crollare pure la Microsoft”.

Una morosità generalizzata e non legata in particolare a territorio o tipologie d’utenza: “Abbiamo analizzato il fenomeno, che risulta diffuso sul territorio in modo generalizzato.

Lo attribuiamo in parte alla crisi e in parte all’arsenico. Forse una forma di protesta.

Ma pure qui, il problema non può essere addebitato a Talete. Talete semmai lo subisce. La problematica arsenico c’era prima che Talete nascesse. Stiamo ancora aspettando dalla regione i dearsenificatori promessi per il 2012”.

Per il recupero dei crediti la società idrica non si è rivolta a realtà come Esattorie o Equitalia. “Abbiamo impiegato un numero importante di dipendenti. Abbiamo spedito 1746 raccomandate di sollecito in cui abbiamo dato venti giorni di tempo per regolarizzare la situazione, un termine congruo.

Abbiamo riscontrato che il 30 per cento ha pagato non appena ricevuto il sollecito, il 40 per cento, invece, ci ha contattati, segnalando d’avere problemi e abbiamo concesso la possibilità di rateizzare. E’ rimasto un 30 per cento di morosi”.

Per i quali: “Dopo venti giorni – precisa Fedele – i nostri dipendenti vanno dall’utente e non è che gli staccano il contatore. Gli preavvisano solo il distacco.

Se la persona in questione ci chiede d’aspettare, vuole rateizzare il pagamento, si bloccano ovviamente le procedure.

Solo in caso di rifiuto a pagare si procederà. Non aggrediamo l’utente. Non è come per il servizio elettrico, che con una bolletta saltata si diminuisce la tensione e poi si stacca”.

Nel descrivere Talete come un mostro disumano, forse si è esagerato, giusto un po’. “Le procedure scattano comunque solo per morosità grave. Dopo tre o quattro bollette non pagate. Come prevede la legge.

Se non si paga la prima, c’è l’avviso sulla seconda, poi sulla terza. Ma non solo.

A particolari utenze come ospedali, scuole, case di cura, asili, il distacco non avviene. Noi chiamiamo i servizi sociali dei comuni e chiediamo di farci presenti eventuali casi critici. E ci comportiamo di conseguenza.

Anche se ce lo segnala direttamente l’utente, noi ci rivolgiamo sempre ai servizi e valutiamo la situazione. Caso per caso”.

Insomma, prima d’arrivare a portarsi via il contatore, di acqua ne deve passare e parecchia.

Intanto stanno per partire altre ottomila lettere a utenti che non hanno pagato.

“Ma io vorrei anche dire che a chi ci critica per presunti costi eccessivi, che appena insediati ci siamo resi conto che per salvare Talete servivano più entrate e minori uscite.

Ecco perché dal bilancio abbiamo tagliato un milione e mezzo di euro di spese, con accordi sindacali, assegnando ai dipendenti funzioni che prima erano affidate all’esterno e riducendo fortemente il parco mezzi, razionalizzando l’uso.

A chi vorrebbe chiudere Talete, ricordo che è una società pubblica, i soci sono tutti i comuni della Tuscia e non è il consiglio d’amministrazione a decidere.

Ci lavorano 154 persone e io sono orgoglioso di loro, per quello che fanno. Ci dedicano la vita e hanno accettato accordi sulla retribuzione per garantire il futuro dell’azienda.

E’ la politica che deve dare risposte. Non si può scaricare tutto addosso a Talete, compreso il problema arsenico.

Talete è il gestore, ovvero gestisce quanto altri decidono. Non sento nessuno che dice d’essere andato in regione o al ministero per risolvere la situazione.

Una volta buttato il problema addosso a noi, tutto a posto.

A tutti vorrei dire che la campagna elettorale è finita e un po’ più di collaborazione sarebbe utile per risolvere i problemi dei cittadini.

Dal canto mio, dico che i dati sono pubblici e a disposizione di gruppi movimenti, associazioni. Li invito a venire, prendiamo un caffè e mostro loro tutta la documentazione che vogliono.

Non ci sono stati ritardi e non c’è niente da nascondere”.

 

http://www.tusciaweb.eu/2013/07/bolletta-dellacqua-la-morosita-balzata-dal-10-al-44/

Viterbo – Il Movimento 5 stelle contro la decisione di Talete

“Stop alla campagna di distacchi”

Riceviamo e pubblichiamo – In seguito alle numerose segnalazioni di distacco delle utenze idriche da parte di Talete il Movimento 5 Stelle della Tuscia  si schiera in prima linea per difendere i diritti dei cittadini ed il rispetto della dignità umana.

In un territorio particolarmente colpito dalla crisi economica, la Talete non riesce più a riscuotere le carissime bollette applicate e ricorre con leggerezza ai tagli indiscriminati delle utenze!

Nessuna pietà per le famiglie in difficoltà, pensionati, disoccupati, cassaintegrati, invalidi e famiglie con bambini. Tutti i morosi rischiano di passare l’estate senza acqua, bene che la stessa Talete definisce nell’art. 4 della propria Carta dei servizi  “un diritto fondamentale, irrinunciabile ed inviolabile dell’individuo”.

Lunedi 8 luglio  alle ore 17.00 presso la galleria d’Arte Itinerart ina via San Pellegrino 20, il Movimento 5 stelle, con il portavoce deputato Bernini Massimiliano, il consigliere regione Lazio Silvia Blasi e i consiglieri comunali Gianluca De Dominicis e Cesare Celletti, terranno una conferenza stampa nella quale verranno presentate  una serie di iniziative volte ad illustrare  la situazione ai cittadini di Viterbo e della Tuscia, e  chiedere  l’immediato stop alla campagna di distacchi messa in atto da Talete su tutto il territorio provinciale.

I nostri portavoce illustreranno inoltre le iniziative che si adopereranno a porre in essere presso i Comuni, la regione Lazio e il Parlamento.

Tutti i cittadini coinvolti  da questo problema, le associazioni ed i comitati per l’ambiente sono invitati a partecipare in difesa di questo bene fondamentale.

L’acqua è pubblica, è libera, è un diritto! Non facciamoci portare via l’acqua!

Chi volesse segnalare la propria situazione può farlo all’indirizzo mail grilliviterbesi@gmail.com (la segnalazione rimarrà anonima ma servirà per avere un quadro più preciso della situazione).

Stefano Scatena

Movimento 5 Stelle

6 luglio, 2013

http://www.tusciaweb.eu/2013/07/stop-alla-campagna-di-distacchi/

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